[17] N. Kyrgios b. [15] F. Fognini 6-3 6-3 (da Miami, il nostro inviato)
Da più parti il match tra Nick Kyrgios e Fabio Fognini era stato definito come il “match popcorn” della giornata; invece gli spettatori sono rimasti quasi a metà dei popcorn (e per poco non li tiravano in campo) dopo i 66 minuti di partita e, al di là di qualche lampo, non hanno visto il gran tennis che probabilmente si aspettavano.
Un match che non c’è stato, perché Kyrgios è andato avanti di un break all’inizio di entrambi i set e poi si è limitato a controllare il gioco con la battuta, senza concedere palle break e senza essere impensierito più di tanto da un Fognini troppo falloso per poter lasciare un’impronta indelebile nella partita. L’australiano ha servito poco più del 50% di prime palle, ma ha variato molto anche con la seconda, sparando alcuni missili oltre i 200 orari anche con il secondo servizio. I suoi cinque doppi falli (tanti quanti quelli di Fognini) sono dovuti più che altro a questi tentati exploit, che hanno fatto da corollario all’atteggiamento “disinvolto” con cui Nick ha giocato sui turni di servizio avversario una volta ottenuto il vantaggio di un break.
Deve far poco o nulla Kyrgios per andare subito avanti 3-0, approfittando di un primo game di battuta di Fognini giocato senza la sufficiente attenzione. Il primo parziale poi scorre via rapido in 29 minuti per un 6-3 di Kyrgios che rende palpabile la delusione sugli spalti per lo spettacolo che non c’e stato.
Nel secondo set si spera in una maggiore resistenza dell’azzurro quando Fabio salva una palla break nel game iniziale (dopo aver commesso due doppi falli), complice un rovescio lungo di Kyrgios, un po’ pigro ad andare sulla palla sul 30-40. Ma la speranza va in fumo pochi minuti dopo, quando sull’1-1 Fognini commette un altro doppio fallo, spedisce un rovescio lungo e mette un rovescio in corridoio per concedere il break a Kyrgios. Al cambio di campo il DJ suona la canzone che sembra essere l’inno dei due protagonisti in campo (“Born this way” di Lady Gaga) e l’unico sussulto del match viene dato da un “falco” che allunga un turno di battuta di Kyrgios, non contento della decisione di dare il punto direttamente a Fognini a seguito della chiamata sbagliata.
La partita si chiude subito dopo, con un ultimo game quasi di fastidio di Fognini: due doppi falli, un ace, un rovescio sbagliato di un metro, ed una risposta di Kyrgios che pone fine alle ostilità e manda l’australiano agli ottavi dove incontrerà Sascha Zverev.
https://soundcloud.com/ubitennis/fognini-nessuna-scusa-ho-giocato-malissimo
“Ho giocato malissimo oggi, non ci sono scuse – ha spiegato un mesto Fognini dopo il match – è stato troppo facile per lui giocare. Non ci sono state situazioni in cui potessi avere chance”. Il prossimo impegno per Fabio ora è il quarto di finale di Coppa Davis con la Francia: “Dipenderà molto dalla formazione della Francia, sicuramente non partiremo favoriti, però in Davis può succedere qualunque cosa. Noi ci presenteremo lì e lotteremo nel migliore dei modi. È bello per me giocare a Genova, perché ci ho vissuto da pendolare fino a quando ho avuto 14 anni. Speriamo di lottare fino in fondo, perché la Francia con la formazione al completo è molto favorita”.
Risultati:
[31] F. Verdasco b. [Q] T. Kokkinakis 3-6 6-4 7-6(4)
[16] P. Carreno Busta b. S. Johnson 6-4 6-4
D. Shapovalov b. [11] S. Querrey 6-4 3-6 7-5
[17] N. Kyrgios b. [15] F. Fognini 6-3 6-3
[6] K. Anderson b. [32] K. Khachanov 4-6 6-2 6-3
[29] B. Coric b. [8] J. Sock 5-7 7-6(4) 6-3
[4] A. Zverev b. [28] D. Ferrer 2-6 6-2 6-4
[10] T. Berdych vs F. Tiafoe 7-6(2) 2-6 4-5 sospesa
