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WTA

Miami: Sloane travolge Angie Kerber, Azarenka è tornata davvero

Stephens lascia 3 giochi alla tedesca. Da lunedì sarà top 10. A tratti sembra essere quella degli US Open. Vika non lascia scampo a Pliskova, è tornata definitivamente grande

Last updated: 28/03/2018 19:04
By Redazione Published 27/03/2018
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7 Min Read

[13] S. Stephens b. [10] A. Kerber 6-1 6-2 (Antonio Ortu)

La storia d’amore tra Sloane Stephens e i campi del Nord America continua. E questo è un giorno particolarmente dolce per lei. Sulla scia dell’ultimo precedente a Toronto, ha passeggiato su Angelique Kerber, sconfitta 6-1 6-2, conquistando la sedicesima vittoria negli ultimi diciotto incontri giocati negli Stati Uniti (uniche due sconfitte a Cincinnati 2017 contro Halep e qualche giorno fa contro Kasatkina a Indian Wells). Soprattutto però, avendo raggiunto le semifinali, miglior suo risultato a Key Biscayne, approda per la prima volta in carriera in top 10. E’ anche la prima semifinale che Stephens raggiunge dopo il trionfo agli US Open 2017, forte segnale di ripresa sopo il periodo nero vissuto dopo la gloria newyorchese. Il match tra le ultime due campionesse di Fulshing Meadows ha tuttavia deluso le aspettative della vigilia e il vento che ha soffiato per tutti i sessanta minuti sul centrale di Miami c’entra ben poco.

La 30enne di Berna, non nelle migliori condizioni dopo le 2 ore e 51 impiegate per battere Yafan Wang ieri, ha offerto il destro all’offensiva di Stephens, che ha controllato la partita sin dalle prime battute, impattando in totale 22 colpi vincenti. Kerber ha infatti concesso un break a inizio match, un’iniezione di fiducia per il dritto della giocatrice di Plantation, una sentenza sui colpi inerti e corti della sua avversaria. Se poi Angie sbaglia anche due banali conclusioni al volo, la frittata è servita: 6-1 Stephens in 23 minuti. Un chum jetzt dell’ex numero uno WTA apre il secondo set, ma nel quinto game la sua grinta non è sufficiente per sopperire alla quantità industriale di errori non forzati (addirittura 25 a fine incontro), che permettono a Sloane, alla sesta palla break, di mettere l’ipoteca sul primo quarto femminile di giornata. Con qualche altra soluzione vincente col dritto si porta avanti 5-2 e dopo 1 ora e 1 minuto centra la quarta vittoria in cinque incontri contro Kerber (tutte giocate in USA, neanche a dirlo). In semifinale affronterà o Azarenka o Karolina Pliskova.

[WC] V. Azarenka b. [5] K. Pliskova 7-5 6-3 (Raffaello Esposito)

Un paio di anni fa fu la semifinale di Indian Wells e vinse Vika, questa volta…pure. Victoria Azarenka (186 WTA) stende Karolina Pliskova (6 WTA) in due set e si affaccia così ai quarti di finale a Crandon Park. Ad attenderla c’è Sloane Stephens (12 WTA), che l’ha appena battuta a Indian Wells per la prima volta dopo tre sconfitte. La bielorussa è ancora alle prese con vicende ben più importanti del tennis – fortunatamente in via di risoluzione – ma la via sembra quella giusta. La fiducia sta tornando, manca solo un poco di continuità ed è fatta.

Giornata di ventaccio, il peggio per giocare a tennis. Azarenka è più pronta a fare di necessità virtù, adatta il suo gioco alle difficili condizioni e si preoccupa di tenere la palla dentro le righe. Sa bene che i colpi piatti della ceca hanno poco margine, e stasera ancor meno. Si tratta di una tattica intelligente che dà frutti immediati, Pliskova perde il servizio d’avvio perché non trova il tempo sui colpi e per lei è subito rincorsa. Vika per parte sua scambia tenendo alta la parabola sia in lift che in back e in questo modo manda fuori tempo l’altra. Certo, il vento fa il suo. Nel secondo gioco un dritto in controbalzo di Azarenka si trasforma per magia in una smorzata. Molto corta per giunta. Al servizio, mirando al corpo, e in risposta la bielorussa domina il gioco, un secondo break la lancia sul 5-2 poi la luce si spegne. Perde un servizio, manca quattro set point in ribattuta sul 5-4 e Pliskova le è addosso, la ceca adesso si sporca le mani in difesa e ottiene punti pure con la seconda palla. Ancora una volta però, quando è a un passo dall’assestare la spallata decisiva e sorpassare, sono gli errori a condannarla. Serve sul 5 pari, sale 40-15 ma si fa trascinare ai vantaggi e perde il game con una stecca di dritto seguita da doppio fallo chilometrico. Azarenka, brava a stare lì con la testa e coraggiosa nell’ attaccare la rete nei momenti finali, si porta a casa il set con pieno merito nell’istante in cui l’ennesimo dritto avversario esce lungo.

Quando inizia il secondo parziale nessuna delle due è più in grado di tenere il servizio. Inizia ancora Pliskova e cinque break si susseguono in rapidità. Quando Vika si presenta in battuta nel sesto gioco e perde il primo quindici sembra la solita solfa e invece un altro attacco a rete chiuso da uno smash sbilenco cambia l’inerzia della situazione. Azarenka scappa facile 4-2, si concentra sulla difesa e contro l’erratico dritto avversario e lo strappo non si ricuce più. Karolina prova un paio di discese a rete con esiti spaventevoli e si scava la fossa con tre errori di dritto nel nono gioco che le costano servizio e partita. “Viktoria Azarenka è veramente tornata!” afferma il giornalista che la intervista poco dopo il match point. Confermiamo.

Risultati:

[13] S. Stephens b. [10] A. Kerber 6-1 6-2
[WC] V. Azarenka b. [5] Ka. Pliskova 7-5 6-3

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TAGGED:Sloane StephensVictoria AzarenkaWTA Miami 2018
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