Travaglia vince il derby nelle quali di Umago. Ma che caos per il sorteggio!

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Travaglia vince il derby nelle quali di Umago. Ma che caos per il sorteggio!

Stefano vince un match tiratissimo contro Moroni. Klizan si salva in extremis, confusione tra i giudici a causa di… Wimbledon

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I DUE ITALIANI – Al primo turno di qualificazioni dell’ATP 250 di Umago, servono due tie-break e oltre due ore e mezza di battaglia a Stefano Travaglia, n. 137 ATP, per superare Gian Marco Moroni che paga a caro prezzo alcune disattenzioni nei momenti decisivi. Si comincia alle dieci del mattino, forse per evitare di togliere pubblico alla finale di Wimbledon e a quella con la Croazia in campo. Nella prima partita, “Steto” sembra in controllo degli scambi, abile a salire sui topponi che il ventenne romano scaraventa dai teloni (che, sul campo 4 di Umago, non sono poi lontanissimi dalla linea di fondo). Recuperato lo svantaggio iniziale regalato con tre doppi falli, Moroni non sfrutta due set point in risposta al dodicesimo gioco; un altro doppio fallo è probabilmente decisivo nel tie-break. Travaglia allunga anche all’inizio del secondo, ma i suoi colpi sembrano accusare un po’ di stanchezza, mentre la maggiore fisicità del romano inizia a fare la differenza. Il n. 255 del ranking fallisce però sei palle break per un vantaggio che sarebbe stato determinante nel parziale e, di nuovo, subisce la maggior tenuta mentale dell’avversario nel tie-break. Al prossimo turno, Travaglia ha una buona chance di conquistarsi il main draw contro il serbo Pedja Krstin, 209° del ranking.

Grande lotta anche per Martin Klizan: il numero 1 delle qualificazioni vince recuperando da 2-6 e 2-5 contro Danilo Petrovic che non chiude il secondo parziale nonostante i due break di vantaggio. C’è un pubblico relativamente numeroso e attento sul Grand Stand per la wild card croata Admir Kalender, classe 2001, ma il veterano Rogerio Dutra Silva non ha alcuna intenzione di farsi sorprendere da un diciassettenne ancora privo di classifica ATP e passa il turno senza problemi.

INCONVENIENTI – Con il supervisor del torneo Jerry Armstrong ancora impegnato come giudice arbitro assistente a Wimbledon, fino a lunedì il ruolo avrebbe dovuto essere ricoperto da Damian Steiner. Anch’egli all’opera in Church Road, venerdì scorso Damian potrebbe aver pensato “appena finisce Anderson-Isner, arbitro la semi di Nole e Rafa e volo a Umago”. Non è andata proprio così e l’ATP ha mandato in tutta fretta Cedric Mourier mentre Steiner era ancora sul seggiolone. E allora, con il suo forte accento e l’ausilio di Goran Ivanisevic e Mansour Bahrami, il gold badge francese ha portato a termine la cerimonia del sorteggio non senza difficoltà tecniche, visto che l’addetto a inserire i nomi nel tabellone non voleva saperne di infilare Laslo Djere nella riga giusta. Minuti che devono essere sembrati un’eternità a una delle hostess che, probabilmente provata dalla sua prima giornata di lavoro, si è accasciata al suolo. Pochi secondi per riprendersi, Djere va al suo posto e tutto finisce bene.

Risultati:

[1] M. Klizan b. D. Petrovic 2-6 7-6(2) 6-4
[3] A. Vatutin b. N. Razborsek 6-2 6-3
[4] S. Travaglia b. G.M. Moroni 7-6(3) 7-6(1)
P. Krstin b. [6] E.Lopez Perez 3-1 (rit.)
[7] A. Martin b. R. Quiroz 6-2 7-6(0)
[8] K. De Schepper b. [WC] Z. Piros 6-2 7-6(5)
[2] R. Dutra Silva b. A. Kalender 6-3 6-2
M. Trungelliti b. [5] F. Bagnis 7-6(4) 6-3
Michelangelo Sottili

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