Cosa hanno in comune Tsonga e Gaston? In primo luogo le sei lettere del cognome, in secondo sono gli unici due giocatori francesi che sono riusciti a battere Stan Wawrinka sui campi dell’Open di Francia (ne ha affrontati 11 in tutto). La vittoria di venerdì di Hugo Gaston, wild card alla prima partecipazione Slam, sullo svizzero è tra le più sorprendenti del Roland Garros maschile 2020. Il campione dell’edizione 2015 ha ceduto 6-0 al quinto set dopo 3 ore e 10 minuti di lotta, ma in avvio era stato lui a dominare l’avversario, vincendo 6-2 il set d’apertura. Qualche sbavatura ha concesso al gagliardo Gaston di pareggiare i conti, prima di una lunghissima interruzione per pioggia a metà terzo set (quasi due ore e mezza).
Alla ripartenza Gaston ha seguito lo stesso spartito, mentre Stan ha continuato ad essere troppo altalenante e ha ceduto 6-3 anche il terzo parziale. La reazione dello svizzero è arrivata in un bellissimo quarto set, dove prima conduceva 3-0 ma è riuscito a chiudere solo con un break nel decimo game. Nessuno si aspettava che il quinto sarebbe finito così male per Wawrinka, che dopo aver mancato tre palle del controbreak nel secondo game ha mollato totalmente la presa e ha lasciato andare un dirompente Gaston.
Il francese prima di questo torneo non aveva mai vinto una partita nel Tour. “Scendo in campo pensando di poter vincere la partita” ha detto in conferenza stampa. “So che posso farlo, ma è difficile. Ma voglio giocare più partite, dunque devo vincere. Per me è fondamentale scendere in campo con la vittoria in testa“.
Stan non aveva mai perso negli Slam contro un giocatore classificato così in basso nel ranking ATP (è numero 239). Inoltre Gaston è anche il giocatore col ranking più basso a raggiungere gli ottavi a Parigi dal 2002, quando ci arrivò il numero 283 Arnaud di Pasquale, wild card francese proprio come Hugo. Ad attenderlo ora c’è Dominic Thiem, campione allo US Open e imbattuto da 10 partite. “Ho iniziato a giocare a tennis perché mio padre era direttore di un tennis club” ha raccontato. “Adoravo giocare, perciò ho continuato. Ora sto giocando al Roland Garros, che prima d’ora guardavo solo alla televisione. Oggi invece posso giocare su questi campi. È incredibile”.
