La repentina salita del ranking mondiale da parte di Carlos Alcaraz non fa che superare record di precocità da parte del tennista spagnolo. Con la vittoria del Challenger 125 di Oeiras in finale contro Facundo Bagnìs, il ragazzo di El Palmar è entrato per la prima volta in top 100, precisamente alla 94° posizione. Un traguardo che lo rende il tennista più giovane tra i primi 100 del mondo, seguito solamente da Jannik Sinner (19) e Lorenzo Musetti (76). Più indietro nella Race to Milan, in cui il tennista spagnolo è sesto a sole 28 lunghezze dall’argentino Juan Manuel Cerundolo, una delle sorprese dello swing sudamericano. Nonostante la distanza in classifica, la sua qualificazione – a meno di imprevisti – appare già molto probabile, visti i 100 punti che lo separano dal settimo posto occupato dall’altro argentino Sebastian Baez, che come Alcaraz quest’anno sta facendo incetta di Challenger (ben tre).
Proprio a livello Challenger il tennista spagnolo ha raggiunto un’ottima compagnia. Alcaraz con la vittoria di Oeiras sale a quota quattro Challenger vinti in carriera all’età di 18 anni o meno, pareggiando tennisti come Felix Auger-Aliassime, Mario Ancic e Guillermo Coria. Solo due tennisti sono riusciti a fare meglio a quest’età: Tomas Berdych e un campione di precocità come Richard Gasquet, il primo con cinque Challenger vinti e il secondo addirittura con sette.
Il nuovo status di Alcaraz gli renderà difficile poter superare questo record, dal momento che ora avrà meno bisogno di giocare tornei di categoria Challenger e potrà iniziare a frequentare le qualificazioni dei tornei ATP. Quasi certamente non raggiungerà mai il record detenuto dal taiwanese Lu Yen-hsun, che nella sua lunga carriera ha vinto 29 Challenger, l’ultimo nel 2017 a Jinan. Alcaraz si dedicherà ora alle qualificazioni del Roland Garros, in cui è atteso al primo turno dallo slovacco Lucas Lacko.
