Mondo Futures: la prima volta di Roncalli

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Mondo Futures: la prima volta di Roncalli

Pronto riscatto per il lombardo, che ad El Cairo si toglie la più grande soddisfazione in carriera

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M15 CAIRO (EGY, terra rossa) – VINCITORE: Simone Roncalli

Dopo aver sfiorato il successo soltanto sette giorni fa, Simone Roncalli (n.614 ATP) si riscatta nel torneo di El Cairo e conquista il primo trofeo in carriera, a discapito del connazionale Edoardo Lavagno, battuto nettamente in finale. A 25 anni compiuti, questo può essere l’acuto del quale aveva bisogno per rilanciare le proprie ambizioni; di certo, il lombardo avrà da migliorare ancora diversi aspetti del proprio gioco, su tutti il servizio che appare troppo leggero per il livello superiore. Bravo anche Gabriele Maria Noce, che perde la semifinale contro Roncalli, ma sarà soddisfatto per essersi spinto così lontano per la prima volta in carriera. Passando alle note dolenti, il seed numero 1 Davide Galoppini è sconfitto al primo turno da Valerio Aboian; Francesco Passaro invece, tds numero 2, perde ai quarti dal modesto Billy Harris.

M15 ULCINJ (MNE, terra rossa) – VINCITORE: Rrezart Cungu

Prima affermazione per il montenegrino Rrezart Cungu (n.860 ATP), che fa felici i tifosi di casa e regala una gioia al suo Paese natale, partendo dalle qualificazioni ed aggiudicandosi la vittoria finale; non sarà dello stesso umore il nostro Samuel Vincent Ruggeri, che a 19 anni gioca la prima finale in carriera e di certo sperava in un esito diverso. Il percorso del bergamasco risulta però ugualmente di rilievo, complici le vittorie sulle tds numero 3 e 5 del tabellone, rispettivamente l’esperto Alexis Musialek (n.610 ATP) e Mariano Navone, un giocatore che negli ultimi tempi è avversario ostico da battere. Fuori al secondo turno Ferrari, Serafini e Massara, costretto al ritiro.

M25 JONKOPING (SWE, cemento – indoor) – VINCITORE: Otto Virtanen

Il tabellone più prestigioso della settimana è appannaggio della “città dei fiammiferi”, Jonkoping: a vincere è il finlandese Otto Virtanen (n.373 ATP), che festeggia il secondo titolo dell’anno ed il nuovo best-ranking. Rinfrancato dalla vittoria in Coppa Davis della sua Finlandia sull’India, sfida nella quale lui stesso ha giocato un ruolo decisivo, sui velocissimi campi svedesi il 20enne dimostra di trovarsi a proprio agio e concede agli avversari solo un set, prima di battere in semifinale il grande favorito Evgeny Karlovskiy (n.283 ATP). Prosegue il momento nerissimo per la tds numero 2, Johannes Haerteis, che sembra aver dimenticato come si vincono le partite, dal momento che la sua ultima vittoria ufficiale risale addirittura al primo turno del Challenger di Ortisei dello scorso novembre: la striscia di sconfitte consecutive sale quindi a 15. 

M25 PARDUBICE (CZE, terra rossa) – VINCITORE: Filip Misolic

Uno dei tennisti più vincenti di questa annata è senza dubbio Filip Misolic (n.407 ATP), che in Repubblica Ceca fa suo il trofeo numero cinque del 2021: eguagliato il nostro Franco Agamenone (il quale ha ormai intrapreso la strada dei Challenger, peraltro con discreto successo) in cima a questa speciale classifica. Fresco di debutto nel circuito Challenger due settimane fa, nel quale ha raccolto lo scalpo del nostro Marco Cecchinato e non solo, l’allievo di Gunter Bresnik è tornato a macinare gioco e vittorie al piano di sotto: ne sa qualcosa l’azzurro Luca Nardi, sconfitto nettamente ai quarti. L’obiettivo dichiarato dal classe ‘01 è di disputare le qualificazioni Slam nel 2022, ed osservando il suo ruolino di marcia viene da credergli. Peccato per Alexander Weis, sconfitto in semifinale da un avversario alla sua portata come il tedesco Henri Squire, che avrebbe potuto misurare le sue ambizioni a lungo termine in finale contro un avversario come Misolic. Giacalone e Giacomini perdono all’esordio.

M15 VYSHKOVO (UKR, terra rossa) – VINCITORE: Gergely Madarasz

Se per il tennis italiano il 2021 è stato un anno da ricordare, bisogna ammettere che anche l’Ungheria non è stata da meno: a dispetto di soli due giocatori nei primi 300 al mondo, i magiari si difendono benissimo nel circuito ITF, e lo dimostrano gli atleti dei quali ci ritroviamo a parlare nella rubrica ogni settimana. Stavolta tocca a Gergely Madarasz (n.616 ATP), che in meno di un mese vince due tornei e ritocca il suo miglior piazzamento in classifica. Nulla ha potuto in finale il veterano Ivan Nedelko (n.420 ATP), plurivincitore di tornei Futures nella sua lunga carriera, che deve arrendersi nel terzo set. Applausi per Tommaso Compagnucci, autore di un ottimo torneo, concluso soltanto in semifinale contro Nedelko, mentre per Catani e Bocchi l’avventura finisce al secondo turno. Il qualificato Campana infine, saluta subito al primo turno.

Per completare la rassegna di questa settimana ITF ricca di azione, segnaliamo le vittorie di Alex Marti Pujolras (n.525 ATP) a Melilla e della promessa cinese Jungcheng Shang a Fayetteville. Alastair Gray (n.590 ATP) sorprende ancora e bissa il successo a Johannesburg, mentre Li Tu (n.685 ATP) fa ancora meglio e completa la tripletta di titoli a Monastir. I giovani francesi Luka Pavlovic (n.874 ATP) e Jaimee Floyd Angele (n.692 ATP) vincono il primo alloro in carriera, rispettivamente a Pirot e Cancun; infine, Gustavo Heide (n.768 ATP) è profeta in patria a Recife.

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