Mondo Futures: Bonadio e Lavagno firmano la doppietta italiana

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Mondo Futures: Bonadio e Lavagno firmano la doppietta italiana

I due azzurri inaugurano la nuova stagione con un successo

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Bonadio - Premiazione Antalya
 

M25 ANTALYA (TUR, terra rossa) – VINCITORE: Riccardo Bonadio
La notizia più bella della settimana è senz’altro il ritorno alla vittoria, dopo due anni esatti, di Riccardo Bonadio (n.276 ATP), peraltro nella stessa località di Antalya. Per il friulano, che finora in stagione aveva già raccolto tre semifinali su tre, raggiunge finalmente la cifra tonda parlando di trofei in bacheca, essendo questo il decimo successo in una carriera che non gli ha ancora dato le soddisfazioni che il suo gioco meriterebbe, sempre elegante, soprattutto dalla parte del rovescio (giocato rigorosamente ad una mano). La scelta di diventare vegano sembra iniziare a pagare dividendi, e chissà se il 28enne riuscirà finalmente quest’anno ad entrare nel tabellone di qualificazione di uno Slam ,da sempre un suo obiettivo. Battuto in finale Martin Cuevas (n.440 ATP), alla seconda sconfitta consecutiva in finale, che proverà a rifarsi nella settimana corrente. Bonadio è difatti l’unico italiano a ben figurare in tabellone, considerata l’ecatombe al primo turno che ha visto l’eliminazione dei fratelli Tabacco, Manuel Mazza e Giovanni Fonio: unica eccezione è Andrea Picchione, che si ferma al secondo turno per mano di un giocatore al momento fuori dalla sua portata come la tds numero 2 Duke Ajdukovic (n.261 ATP).

M15 PUNTA CANA (DO, terra rossa) – VINCITORE: Edoardo Lavagno
Il secondo portacolori azzurro a festeggiare questa settimana è Edoardo Lavagno (n.430 ATP), che raggiunge inoltre il suo best-ranking a seguito della vittoria a Punta Cana. Gran tennis quello sciorinato dal mancino sui campi dominicani, che lo portano a vincere tutte le partite in straight-sets, un risultato che assume una certa rilevanza se guardiamo la qualità degli avversari affrontati, come il secondo favorito del seeding Francisco Comesana (n.351 ATP). Finalmente il futuro sembra arridere al torinese, frenato dagli infortuni nelle passate cinque stagioni, che l’anno scorso si è reso protagonista di una scalata di oltre 600 posizioni nel ranking, diventando il secondo azzurro in questa speciale statistica (ad onor di cronaca, va ricordato che Lavagno ha giocato però un numero minore di tornei). Può sorridere anche il sempreverde vivaio ungherese, che sulla scia dei grandi risultati del 2021, produce un nuovo finalista da tenere d’occhio come Matyas Fuele, determinato a occupare il vuoto lasciato nel circuito ITF dai magiari che stanno provando il salto nei Challenger (su tutti, Zsombor Piros). Ne sa qualcosa Marco Brugnerotto, eliminato ai quarti dal 23enne in rapida ascesa: l’altro habitué di mete esotiche, Gianluca Acquaroli, si ferma al secondo turno per mano di Comesana.

M15 SHARM EL SHEIKH (EGY, cemento) – VINCITORE: Duck-hee Lee
Anche Duck-hee Lee (n.389 ATP) torna a sorridere dopo oltre due anni nel resort di Sharm El Sheikh. Il sudcoreano da sempre gode di notorietà nel circuito ATP, in quanto un caso più unico che raro di giocatore professionista affetto da sordità. Tutto ciò spesso distoglie l’attenzione dal fatto che il ragazzo in realtà è un ottimo giocatore, come testimonia il titolo numero 13 appena conquistato dopo una pausa dal mondo del tennis, dovuta alla pandemia, durata un bel po’ di mesi. Il miglior piazzamento in classifica è ancora lontano (nel 2017 era persino arrivato a ridosso della Top-100), ma speriamo che questa vittoria possa servirgli da trampolino: la netta vittoria in semifinale contro Mate Valkusz (n.439 ATP), uno dei giocatori più vincenti del 2021, è sicuramente un buon biglietto da visita. Tanti gli italiani in tabellone, ma è solo Daniele Capecchi ad arrivare ai quarti, eliminato proprio dall’ungherese Valkusz; deludono Sorrentino e Galoppini, mentre sorprende Federico Iannaccone, che strappa un set all’esordio alla tds numero 1 Nicholas Ionel.

M15 OBERHACHING (GER, cemento – indoor) – VINCITORE: Marvin Moeller
Come detto per Martin Cuevas, anche Sascha Gueymard Wayenburg (n.712 ATP) perde la seconda finale consecutiva e deve assistere alla premiazione di Marvin Moeller (n.441 ATP), ma il ragazzo è forte e si farà. Va detto che rispetto a sette giorni fa il compito era più alla portata, in quanto il tedesco era a secco di vittorie dal 2017. A ciò aggiungiamo una situazione piuttosto drammatica per Moeller, brillantemente ribaltata: il nativo di Amburgo infatti ha dovuto fare i conti con una dolorosa storta alla caviglia ad inizio terzo set, che lo ha visto così scivolare indietro nel punteggio. Ma proprio al momento di chiudere per Gueymard, si è palesata tutta l’inesperienza del francese, che si fa annullare un match-point nonostante il servizio, finendo per perdere tre giochi di fila per il 7-5 conclusivo. Moeller, che nel lontano 2016 ha persino esordito nel torneo ATP 250 di casa sua grazie ad una WC, ringrazia sentitamente e torna quindi alla vittoria dopo una lunga attesa. Applausi anche per Giovanni Oradini, che si fa strada fino alla semifinale con Moeller partendo dalle qualificazioni, concedendosi anche una vittoria nel derby con Alexander Weis al secondo turno. La tds numero 7 Riccardo Balzerani invece perde ai quarti contro il finalista francese Gueymard. Per completare la rassegna settimanale segnaliamo la vittoria di Alastair Gray (n.361 ATP) a Glasgow, che in un solo mese di competizioni ha già raggiunto il numero di titoli conquistati nella scorsa stagione. Sale a quota due anche Dane Sweeny (n.407 ATP), che completa il back-to-back a Canberra. Alberto Barroso Campos (n.597 ATP) a 25 anni si regala il primo trofeo della carriera a Monastir, mentre Keegan Smith (n.487 ATP) fa suo il torneo di Cancun. Infine, Jonathan Mridha (n.450 ATP) trionfa a Naples.

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