Corrispondenza a cura di Vanni Gibertini
Naomi Osaka è pronta per fare il suo ritorno al Masters 1000 di Indian Wells. Il torneo, che l’ha vista alzare il primo trofeo della carriera nel 2018, inizierà per lei con la sfida tra ex campionesse Slam. Opposta a lei ci sarà la statunitense Sloane Stephens (n. 38 WTA), vincitrice in entrambi i precedenti tra le due. Osaka, che nella passata stagione ha aperto il proprio cuore parlando dei problemi legati alla salute mentale, aveva rinunciato a partecipare allo scorso BNP Paribas Open perché aveva perso la gioia di stare su un campo da tennis: “Rispetto all’anno passato ho imparato a godermi di più il tempo e ad apprezzare di più ogni torneo, dal più grande al più piccolo“- ha esordito nella conferenza pre-partita la quattro volte campionessa Slam – “Indian Wells e Miami per me rappresentano un periodo rinfrescante, un momento speciale nel calendario. Adesso penso partita dopo partita, sono in pace con me stessa“.
Quindi, Osaka ha raccontato un piacevole aneddoto per descrivere il momento che sta vivendo: “Camminando per l’impianto di solito ci sono persone che mi dicono ‘Vinci il torneo’ oppure ‘Ho i biglietti per la finale, ci vediamo lì’. Quest’anno stavo guardando le qualificazioni e tutti mi dicevano cose tipo: ‘Spero che ti divertirai’. So che non fa una grande differenza ma ha significato molto per me, a un livello più personale“.
Durante la propria assenza dai tornei, Osaka è scesa fino alla posizione n. 78 del ranking, lei che era arrivata alla vetta della classifica nel 2019: “C’è sempre stato quel dubbio nella mia testa, tipo: ‘Sarò mai in grado di giocare così? Così, in questo modo o in qualsiasi altro’. Ma le giocatrici contro cui sto giocando stanno cambiando“- ha dichiarato la ventiquattrenne giapponese -“Sento che tutti stanno migliorando. E non posso necessariamente dire di essere regredita come giocatrice. Penso che ci siano cose in cui sono migliorata molto, quindi non lo so. Penso che la vita sia una costante evoluzione“.
LE PAROLE DI CORI GAUFF – Da una ex teenager prodigio, a una giocatrice già ampiamente affermata nonostante debba ancora raggiungere la maggiore età. Cori Gauff, che compirà 18 anni la prossima domenica, ha parlato alla vigilia del match contro Claire Liu (n. 87): “Sono contenta di compiere finalmente 18 anni, così i miei genitori non dovranno più compilare i documenti al posto mio (ride)“. Sull’aspetto mentale con cui si prepara ad affrontare il Masters 1000 californiano: “Sono due persone diverse, ovviamente tra come sono a casa e nel tour. Quando gioco i tornei sono più sicura di me, questo è il mio mondo. Credo sia qualcosa per cui sto ancora cercando un equilibrio, ma penso che sto facendo un buon lavoro nel concentrarmi su di me e sul momento che vivo. Indian Wells, per il suo clima è uno dei tornei più rilassanti del tour, nonostante il periodo del calendario, e nelle due volte in cui ho partecipato anche il pubblico è stato molto carino ed accogliente“.
Infine, Gauff ha avuto modo di commentare una notizia di attualità legata al proprio Paese. Nel suo Stato, la Florida, è stata approvata dal Senato una legge, formalmente chiamata “Parental Rights in Education“, che proibisce le discussioni in classe sull’identità di genere e sull’orientazione sessuale per i bambini tra i 5 e i 9 anni. “Sono contraria” – ha commentato la n. 17 WTA – “Penso che queste conversazioni siano importanti e, per me che ho amici nella comunità LGBTQ+, credo sia difficile pensare che qualcuno non possa parlare della propria identità. Mi sembra qualcosa molto normale. Per loro penso sia importante parlarne a scuola, che si suppone sia uno spazio sicuro in cui poter discutere di qualsiasi cosa“.
