Era da un anno esatto che Lorenzo Musetti non prendeva parte a un torneo Challenger, lâoccasione per questo tuffo nel passato gli è stata (purtroppo) offerta dallâeliminazione al secondo turno del Master 1000 di Indian Wells in cui ha ceduto, per la terza volta nella sua giovane carriera, al âbig serverâ Reilly Opelka contro cui evidentemente deve ancora trovare le giuste contromisure. A quel punto il suo staff ha pensato che un allenamento agonistico fosse molto meglio di una settimana di normali, e talvolta noiosi, allenamenti. Aiutava ovviamente la perfetta collocazione in calendario del Challenger 125 di Phoenix, che, tra lâaltro si trova proprio di strada per un viandante che dalla California viaggia con le sue racchette verso la Florida. Al primo turno gli è toccato Alexei Popyrin (n.89 ATP) e non era proprio un match scontato perchĂŠ il 22enne australiano non è giocatore banale e i precedenti dicevano 2-1 per lâazzurro, dunque lasciavano un margine dâincertezza.
Il 6-2 6-2 con cui Lorenzo ha portato a casa lâincontro è stato autoritario, a cominciare dal break nel primo game che ha fatto subito capire a Popyrin come non fosse aria. Stesso trattamento in apertura di secondo set e allâaustraliano lâinseguimento deve essere sembrato talmente improbabile che gli è passata la voglia di provarci.
Abbiamo contattato telefonicamente coach Tartarini per avere qualche impressione. âĂ stata una sensazione strana rituffarsi nel circuito Challenger dopo cosĂŹ tanto tempo, il timore era di sottovalutare lâimpegno e di andare incontro ad una delusione. CosĂŹ non è stato, anzi Lorenzo ha forse giocato il miglior match dellâanno. Del resto è da un poâ di tempo che si sta esprimendo piuttosto bene, ed è stato un peccato a Indian Wells aver trovato ancora una volta sulla nostra strada Opelkaâ.