Da Roma, il nostro inviato

Flavio Cobolli fa il suo esordio nel main draw di un Masters Series affrontando l’emergente tennista americano Jenson Brooksby, attualmente n. 38 del ranking. Cobolli, figlio d’arte (il papà Stefano è stato n. 236) è entrato in tabellone grazie ad una wild card ed è attualmente n. 150 ATP.

Cobolli vince il sorteggio e decide di ricevere. Il tennista toscano (ma romano d’adozione) rompe subito il ghiaccio con un bel diritto vincente e si procura subito una palla break che però Brooksby annulla. Cobolli colpisce molto bene sia di diritto che di rovescio (bimane) e mostra un’ottima attitudine alla terra, reggendo senza problemi i primi scambi lunghi del match che il suo avversario gli propina. Tiene con autorità il suo servizio e nel terzo gioco va 15-40 procurandosi altre due palle break. Scambio lungo, ottima palla corta che Brooksby recupera, ma Cobolli lo passa e centra il break facendo esultare la Grand Stand Arena. Nel parterre anche il capitano di Coppa Davis Filippo Volandri. Brooksby prova a reagire, arrivano tre palle per il controbreak che però Cobolli annulla con 3 vincenti. Alla fine al tennista italiano riesce l’allungo sul 3-1 grazie a due ottime prime.

Nel sesto gioco arriva però il controbreak americano. Cobolli va 30-0, ma Brooksby recupera grazie anche a un prodigioso recupero su una palla deviata dal nastro. L’americano si vede annullare tre palle break (sulle prime due Flavio mette due ace, il primo a 205km/h, il secondo a 212!), Cobolli non sfrutta 3 palle per il 4-2 e cede il servizio sulla quarta palla break subendo un passante di diritto dopo un improvvida discesa a rete. Match durissimo, 41 minuti e siamo 3-3. Brooksby ora mostra maggiore continuità, Cobolli cala d’intensità e subisce un altro break nell’ottavo gioco ancora una volta dopo essere andato sul 30-0. L’americano serve per il set, spreca due set point consecutivi sul 40-15 ma trasforma il terzo grazie ad un gratuito di rovescio del suo avversario. 6-3 Brooksby dopo 55 minuti, le nuvole fanno capolino (per i colori azzurri anche in campo) e attenuano il gran caldo sulle tribune.

Cobolli riparte benissimo, servizio tenuto a zero in apertura e poi due palle break. Il Grand Stand spinge gridando “Cobo, Cobo” ma il tennista di casa spreca le due opportunità e Brooksby si salva. Doppio fallo iniziale nel terzo gioco, Cobolli sprofonda e cede il servizio a zero, complice una gran risposta del suo avversario sullo 0-40. Troppa discontinuità da parte del tennista italiano, così è difficile fare partita con il numero 38 del mondo. L’americano però qualcosa concede, doppio fallo anche per lui, un paio di gratuiti e con un bell’angolo di diritto in contropiede Cobolli trova il controbreak e rianima il pubblico. Quinto gioco combattuto, palla break annullata a Brooksby e con un ace l’italiano mette il naso avanti sul 3-2, gran bella reazione. Si seguono i servizi e sul 4-3 Italia arrivano ben 6 palle break per Flavio che si gasa e cerca l’aiuto del pubblico che non si fa pregare. Ma Brooksby riesce ad annullarle tutte e con l’aiuto del servizio tiene la battuta.

Gol sbagliato, gol subito. L’americano capisce che è il momento di “ammazzare” l’incontro, due vincenti pregevolissimi lo aiutano nel centrare il break, 5-4 e al cambio di campo il n. 38 del mondo andrà a servire per il match. Servizio tenuto a zero e dopo un’ora e 51 minuti finisce l’avventura di Flavio Cobolli agli Internazionali d’Italia. Purtroppo nei momenti decisivi è venuta fuori la maggiore esperienza del giocatore con classifica migliore. Per Brooksby (quest’anno finalista a Dallas e ottavi a Indian Wells e Miami) al prossimo turno il vincente del match Hurkacz-Goffin.