Com’era prevedibile, sarà Carlos Alcaraz il quarto incomodo e soprattutto scomodo semifinalista del Plava Laguna Croatia Open Umag, accerchiato dagli azzurri Jannik Sinner, Franco Agamenone e Giulio Zeppieri. Il suo avversario sarà proprio il ventenne romano, uno che in sala stampa ti aspetti che si trattenga a malapena dal mettersi a saltellare sul tavolo e invece se ne sta tranquillo, quasi dispiaciuto. Nel match serale sul Goran Ivanišević Stadion, Carlitos si è liberato in due set dell’argentino Facundo Bagnis, n. 120 ATP: 6-0 6-4 il punteggio dopo ottantaquattro minuti.
L’incontro ha avuto due momenti di punta: uno di sollievo quando Facundo è riuscito a mettere a referto il suo primo game e uno di preoccupazione per l’orario della cena quando il mancino di Rosario ha avuto la palla per riaprire tutto in extremis. Perché, tra quello che faceva bene Alcaraz e quello che sbagliava Bagnis, i primi otto giochi sono andati al classe 2003. Il rischio del secondo bagel è stato scongiurato salvando due palle del doppio break nel secondo, una con un pregevole serve&volley, l’altra con il serve e basta. E così è rimasto in scia, Facundo, continuando a non impensierire troppo in risposta – anche perché sul 30 pari dell’ottavo game Carlitos si allunga felino sulla rete – ma giocando bene e senza più offrire occasioni al numero 1 del seeding.
Servendo sul 5-4, Carlos inizia con uno smash a rimbalzo lungo di metri e allora Bagnis ci crede e arriva addirittura all’unica palla break della sua serata, peraltro annunciata da alcune altrettanto inaspettate gocce di pioggia. Evaporano in fretta l’una per il dritto spagnolo inside-in e le altre per gli spalti ancora caldi. E allora Alcaraz, il campione in carica, può chiudere al secondo match point.
