Da anni ormai si parla di ‘cambio della guardia’, ‘fine di un’era’ e via dicendo, e a quanto pare la città di New York sembra la più adatta a questo tipo di circostanze. Per la seconda volta nel giro di tre anni infatti il tabellone maschile degli US Open presenta otto giocatori ai quarti di finale che non hanno mai vinto uno Slam; l’ultima volta era successo nel 2020 con Carreno Busta, Shapovalov, Coric, Zverev, Rublev, Medvedev, de Minaur, e Thiem. Quest’ultimo poi vincitore in finale sul tedesco Zverev dopo un tiebreak memorabile. Quest’anno invece a contendersi la vittoria del major saranno, leggendo il tabellone dall’alto verso il basso, Kyrgios, Khachanov, Berrettini, Ruud, Sinner, Alcaraz, Rublev, e Tiafoe.
Il dominio del tennis europeo sul resto del mondo è ancora evidente ma molto meno marcato rispetto agli anni passati. Le nazioni con due rappresentanti sono l’Italia e la Russia, mentre le altre sono Australia, Spagna, Norvegia e USA. Per quanto riguarda i colori azzurri, è certamente un risultato straordinario avere due giocatori tra i migliori otto di uno Slam… ma pian piano sta diventando una piacevole abitudine. Già quest’anno a Melbourne infatti erano stati in grado di raggiungere questo obiettivo sempre Jannik e Matteo, il primo sconfitto da Tsitsipas, il secondo sconfitto da Nadal in semifinale. Dunque per due Slam su quattro abbiamo avuto due italiani nei quarti di finale, un’eventualità che prima del 2022 non capitava dal Roland Garros del 1973 con Panatta e Bertolucci. Inoltre – come segnalato da un lettore nei commenti – Sinner è il primo tennista nato negli anni 2000 a raggiungere i quarti di finale in tutti gli Slam, mentre l’unico nato negli anni ’90 ad avercela fatta è proprio Berrettini. Si tratta infine anche del primo Slam dal 2003 che, giunto ai quarti di finale, è privo sia dei Big 3 (Federer, Nadal e Djokovic) che di Serena Williams
