Zverev: "Il mio piede è abbastanza sano per competere, ma c'è ancora tanta strada da fare"

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Zverev: “Il mio piede è abbastanza sano per competere, ma c’è ancora tanta strada da fare”

Il ritorno in campo dopo sette mesi, nell’esibizione araba, lascia buone sensazioni al tedesco

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Alexander Zverev - Miami 2022 (foto @MiamiOpen)
 

Più di sei mesi sono passati, tra il tardo pomeriggio di venerdì 3 giugno e la prima mattinata di giovedì 8 dicembre 2022, il giorno che ha segnato il ritorno in campo (seppur solo per un’esibizione) di Alexander Zverev. Il tedesco, com’è noto, ha vissuto un lungo periodo di recupero dopo il brutto infortunio occorsogli nella semifinale del Roland Garros contro Rafa Nadal, e ha dovuto saltare tutta la seconda parte del 2022, complice anche un nuovo infortunio, collegato al primo, occorso a pochi giorni dagli impegni di Davis dello scorso settembre. La sua travagliata stagione è stata raccontata su Ubitennis da un approfondito articolo del nostro Carlo Galati: lo potete leggere a questo link.

L’ex n.2 del mondo ora è tornato e ha accettato l’invito della Diriyah Tennis Cup 2022 in Arabia Saudita. Ha vinto il primo match contro il caro amico Thiem, in due long tie-break, prima di arrendersi a Daniil Medvedev abbastanza nettamente (6-0 6-4) nei quarti di finale. Ma naturalmente il risultato è secondario in questo momento, rispetto alle sensazioni in campo di Sascha.

Sono contento di aver giocato due partite ieri“, ha raccontato il tedesco nel secondo giorno di torneo (venerdì 9), “ero felice di essere capace di competere a questo livello e giocare con Daniil. Naturalmente, il primo set non è stato un granché, ma c’era da aspettarselo. Ma poi ero felice per il livello e anche per come mi stavo muovendo nel secondo set. Mostra che sono sulla strada giusta, anche se so che c’è ancora tanto cammino da fare“. Grazie alla formula del torneo di esibizione, Zverev ha potuto inoltre scendere in campo anche in doppio, insieme a Dominic Thiem. Una bella sensazione personale, oltre che un’ulteriore occasione per testare le condizioni: “Condividere il campo è sempre bello, è diverso rispetto al singolare. Abbiamo giocato un sacco di incontri in singolo, quindi è bello condividere il campo per il doppio, per un cambio“.

In fin dei conti, dunque, l’esperienza di Zverev in Arabia Saudita, oltre che un piacere e oltre ad avergli portato in dote un discreto gruzzolo come a tutti gli altri partecipanti, è stata comunque importante. Ha potuto ritrovare il campo, riprendere un minimo di confidenza e misurare le sensazioni, certamente positive: “È un paese storico, e ci sono molte cose da vedere; quelle che ho visto sono affascinanti e speciali. Quindi, in generale, è stato un buon viaggio. Anche dal punto di vista sportivo, perché mi ha mostrato il livello in cui mi trovo e che il mio piede è abbastanza sano per competere. Ma mi ha anche mostrato che ho molto lavoro davanti. In generale, sono contento di com’è andata. Sono felice di andare avanti, guardare a cosa mi aspetta“. Zverev, dunque, sarà ai nastri di partenza all’Australian Open, ma probabilmente non sarà tra i favoriti della vigilia.

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