Zverev in stampelle a Parigi: l'ultimo di una lunga lista di infortuni sul campo da tennis

Flash

Zverev in stampelle a Parigi: l’ultimo di una lunga lista di infortuni sul campo da tennis

Da Sampras a Mary Pierce, da Mattek-Sands a Peng Shaui: sono tanti i momenti drammatici dei tennisti accompagnati in sedia a rotelle dopo un match

Pubblicato

il

Gli appassionati di tennis ricorderanno a lungo quanto accaduto nel pomeriggio di venerdì 3 giugno al Roland Garros. L’immagine di Alexander Zverev che torna in campo in stampelle per salutare Rafa Nadal e il pubblico fa già storia: il tedesco è stato vittima di un doloroso infortunio nel dodicesimo game del secondo set, che ha portato il punteggio sul 7-6 6-6 in favore del suo avversario. Quando, dopo le lacrime e l’immediato intervento dei medici che l’hanno accompagnato negli spogliatoi in carrozzina per verificare le sue condizioni, Sascha è tornato in campo, la caviglia destra era già gonfia. Lo stop sarà piuttosto significativo, anche perché la stagione su erba e Wimbledon sono dietro l’angolo.

Per quanto l’infortunio sia singolare, soprattutto perché avvenuto in un match di grande importanza, Sascha non è il solo che ha dovuto lasciare il campo in sedia a rotelle, senza poter finire il match. Nell’augurargli un tempestivo e completo recupero (come hanno fatto prontamente i suoi colleghi Nadal e Ruud in conferenza ), vi proponiamo una lista di altri momenti infelici sul campo da tennis – in epoca recente – in cui uno dei protagonisti in campo non è riuscito ad abbandonare il rettangolo di gioco sulle sue gambe (oltre ad alcuni esempi già citati nell’editoriale del Direttore Scanagatta).

Nel primo caso non si tratta di un vero e proprio infortunio. Si torna indietro al 1995, in un match storico di Coppa Davis tra Pete Sampras e Andrei Chesnokov sulla terra battuta di Mosca. Sul match point Pistol Pete tirò un dritto da metà campo che il russo non riuscì a rimandare dall’altro lato della rete: crollò subito a terra, non per l’emozione, ma per crampi che lo immobilizzarono. Venne letteralmente trascinato fuori dal campo senza che potesse nemmeno stringere la mano all’avversario sconfitto e al suo team.

Nell’ottobre del 2006 a Linz si consumò un momento davvero drammatico nei primi giorni di torneo. Mary Pierce, due volte campionessa Slam, giocava il suo match di secondo turno contro Vera Zvonareva. Nel secondo set, dopo che la francese aveva conquistato il primo, Zvonareva aveva appena conquistato il punto del tie-break (così come fatto da Nadal contro Zverev) quando il ginocchio sinistro di Pierce si girò in maniera innaturale. Le sue lacrime lasciavano immaginare un serio infortunio, infatti si ruppe in quel momento diversi legamenti. L’allora 31enne Pierce non tornò mai più a competere dopo questo sfortunatissimo episodio.

Nel 2014 allo US Open a lasciare il campo in sedia a rotelle fu Peng Shuai in un match di semifinale, così come lo era quello tra Nadal e Zverev. La tennista cinese fu colta da crampi e malessere fisico contro Caroline Wozniacki, che conduceva saldamente il match 7-6 4-3 e servizio. Peng non fu in grado di riprendere in mano la racchetta e venne subito accompagnata al riparo dalla calura dell’Arthur Ashe Stadium di New York.

Un altro momento straziante che gli appassionati ricorderanno è quello che risale al torneo di Wimbledon 2017. Al secondo turno si sfidavano sul campo 17 Bethanie Mattek-Sands e Sorana Cirstea. Sul punteggio di un set pari, nel primo game del terzo set Mattek-Sands ha attaccato la rete inciampando sull’erba dei Championships: rottura del crociato del ginocchio destro. Ancora si ricordano le urla di dolore della tennista americana, facilmente ricollegabili al pianto di Zverev sullo Chatrier.

Un infortunio molto simile a quello di Zverev è capitato purtroppo anche a Mihaela Buzarnescu durante il WTA di Montreal 2018. La tennista rumena giocava un match molto tirato contro Elina Svitolina, quando nel bel mezzo del terzo set le si girò la caviglia destra: rottura dei legamenti e lungo stop. Non mancarono le polemiche nel post-match, alimentate dalla stessa Svitolina che ritenne tardivo l’intervento di medici e fisioterapisti sul campo.

C’è un episodio che risale al Roland Garros di due anni fa e riguarda il tennis italiano: Sara Errani fu protagonista di un match tiratissimo contro Kiki Bertens al secondo turno. Finì 9-7 al terzo set per la giocatrice olandese, che concluse l’incontro in preda ai crampi e venne portata negli spogliatoi in sedia a rotelle. Errani tuttavia fu polemica in sala stampa, accusando la sua avversaria di aver finto l’infortunio nel finale del match. “Non mi piacciono le prese per il c**o” il suo commento in quell’occasione.

Nel torneo che precedette quel Roland Garros 2020, giocato insolitamente d’autunno, anche il WTA di Roma dovette registrare un brutto infortunio. Negli ottavi di finale Daria Kasatkina si infortunò seriamente alla caviglia destra, impuntata nei pressi della linea del servizio della Grandstand Arena mentre provava a recuperare una palla corta. La sua avversaria, Vika Azarenka, fu la prima, insieme al giudice di sedia, ad avvicinarsi a Kasatkina, accompagnandola alla sua panchina e in seguito provò a consolarla e tranquillizzarla, per quanto possibile. Un momento di grande sportività.

L’ultimo infortunio che riportiamo è anche quello più singolare. Nel match di doppio tra Dabrowski e Stefani versus Gauff e McNally allo US Open 2021, all’inizio del tie-break (così come nell’incontro tra Azarenka e Kasatkina) Stefani appoggiò male il piede, infortunandosi al ginocchio. Ciò che risulta strano è che le altre tre tenniste continuarono a giocare il punto mentre Stefani era dolorante a terra nei pressi della rete.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement