Dopo la bella vittoria ai danni di Karen Khachanov, rimontando da 2-5 nel secondo set e vincendo gli ultimi 5 giochi dell’incontro, Carlos Alcaraz è come di consueto intervenuto in conferenza stampa. Tenutasi come al solito quasi tutta in spagnolo, con solo le utlime tre domande svoltesi in inglese, di seguito vi proponiamo un estratto delle dichiarazioni del n° 2 del mondo, sempre più vicino a riconquistare il trono ATP. Per riuscirci dovrà vincere il torneo e a quel punto – indipendentemente dal risultato – gli basterà disputare solamente una partita a Roma, dove nel 2022 non ha giocato.
D: Nel 2023 hai disputato sei tornei e sei sempre arrivato almeno in semifinale. Quanto è importante la costanza?
Carlos Alcaraz: “È un dato fantastico, sto mantenendo un livello molto alto in qualunque torneo. È qualcosa su cui sto lavorando, non vogliamo giocare un torneo ad un livello e uno ad un altro, ma vogliamo restare sempre costanti e ad un alto livello”
D: Lo scorso anno hai vinto a Barcellona e a Madrid, ma hai saltato Roma. Quest’anno hai vinto a Barcellona e sei ancora in gara a Madrid: andrai a Roma?
Carlos Alcaraz: “Sì, il mio obiettivo è esserci a Roma. Dipenderà anche da come andrà qui e da come finirà per me il torneo, ma mi piacerebbe molto giocare in Italia. È un torneo a cui voglio partecipare e, attualmente, rientra nella mia pianificazione“.
D: So che ti hanno già fatto centinaia di domande sulla tua smorzata, ma in 40 anni di tennis non c’è mai stato qualcuno che ha raccolto così tanto successo con questo colpo. Il 99% delle volte passa sempre oltre la rete: qual è il trucco? Hai un segreto particolare?
Carlos Alcaraz: “Non saprei (sorride, ndr). È un colpo che ho utilizzato tanto quando ero più giovane, lo sento mio ed è un’ottima arma per me. A volte lo uso perché penso sia un bene, altre perché non so che cosa fare. A dire il vero lo sento bene e basta: in allenamento cerco di non giocarne tanti, ma in partita mi viene bene. Oggi, ad esempio, è stato più per un blocco mentale che per strategia, perché Khachanov è difficile da sfondare da fondo ed è più facile portarlo vicino a rete”
D: Venerdì compirai 20 anni, hai disputato 150 partite vincendone 117. Hai già vinto uno Slam, che sogni hai per il tuo futuro tennistico?
Carlos Alcaraz: “È incredibile, sono nel tour da due anni e mezzo e ho già giocato 150 partite, per di più vincendo la maggior parte di esse. È un orgoglio per me sapere che in così poco tempo mi sono consolidato e ho giocato così tanto. Tutti quei match mi hanno fatto imparare e crescere molto rapidamente. Non temo i 20 anni, sono un ragazzo molto amizioso e non voglio perdere neanche quando gioco a biglie. Non ho paura di stufarmi del tennis, adoro competere e non ho timore di stancarmi di vincere. Il mio sogno, ora come ora, è di diventare uno dei migliori giocatori della storia. So che è qualcosa di grande, probabilmente anche troppo, ma in questo mondo bisogna sognare e pensare in grande. Voglio essere parte della storia del tennis e lavorerò duro per riuscirci.”