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[3] D. Medvedev b. [22] A. Zverev 6-2 7-6(3)
Una rincorsa apparsa difficile sin dall’inizio. Finisce ancora al tie-break tra Daniil Medvedev e Alexander Zverev: il russo batte il rivale tedesco agli ottavi degli Internazionali di Roma con un punteggio di 6-3 7-6(3), aggiudicandosi così il pass per i quarti contro il tedesco Yannick Hanfmann. Sul Grandstand del Foro Italico i due hanno messo in scena l’incontro-scontro tanto atteso: è stato il loro quindicesimo incrocio e con questa vittoria la testa di serie n. 3 si porta avanti 9-6 sul suo avversario preferito. Un match complesso, con tanti momenti di parità – soprattutto nel secondo set –, che alla fine di 1h55’ di gioco ha visto l’ago della bilancia pesare dalla parte di Medvedev.
Primo set: che fatica per Sascha!
Si inizia con colpi profondi da fondo campo e Medvedev cerca subito margine portando a casa due game di fila: sfila facilmente il servizio a Sascha nel primo e lo lascia a zero nel secondo. Il ventiseienne russo inizia ad accusare la prima pressione e, per non accumulare preoccupazioni, si sforza di portare a casa il primo game e rimettersi in scia. Lo fa con un ace, concedendo all’avversario un solo punto. Ma è solo una parentesi. Il numero 3 al mondo non si fa sorprendere e continua il suo gioco facile (e agile), lasciando tuttavia un altro game a Zverev: lo fa sul 2-1, bravo ancora il tedesco a tenere il servizio. Ma dopo, nulla da fare. Nonostante Sascha provi di continuo a insinuarsi nel gioco del russo, arriva sul 5-2 il primo set point per Medvedev: riesce, grazie a una palla dell’avversario che rimane a rete. Su 46 punti giocati, il bilancio tra quelli vinti dalle due parti è 29 a 17.
Secondo set: Zverev si ingegna ma Medvedev arriva (ancora) per primo al traguardo
Il set si apre con Sascha al servizio che porta a casa i primi due punti. Nonostante ciò, il tedesco continua ad accumulare tensione e scende spesso a rete per tentare di chiudere il gioco. Spesso sbaglia. Prosegue una situazione di generale parità, in cui tuttavia è sempre Zverev a rincorrere Medvedev, e mai il contrario. Annullando con un ace la prima palla break per il russo, Sascha fa suo il primo game. Well done: tiene il servizio. Nel frattempo Medvedev non si è addormentato: si rimette in pari, ma non senza doversi impegnare. Il tedesco ha cambiato marcia e lui ne ha preso atto. Sul 2-2 Zverev tira fuori dal cilindro una serie di colpi vincenti: dopo un ace e uno smash, scende a rete e riesce ancora ad affilare punti. Si prende il game con un altro gioco sotto rete, una palla di dritto messa sulla riga della diagonale. A Medvedev basta però il servizio a riportarlo coi piedi per terra. Si torna alla parità. Il settimo game è lunghissimo, alla fine ad aggiudicarselo è (stranamente) Medvedev. Zverev vince due game di seguito: sul 40 pari del secondo chiude un lungo gioco in diagonale con una voleé di rovescio. Non basta però a prendersi il game, che finisce ancora una volta per un suo errore nelle tasche del russo. La rincorsa infinita arriva al tie-break: Medvedev inizia a giocare più al limite alla ricerca di risposte immediate. Le ottiene, ma è ancora testa a testa con Sascha. Fino al 3-3 al tie-break, dove Medvedev stacca e non concede più nulla all’avversario: il match è suo.
Marianna Piacente
