Continua la favola di Joao Fonseca. Il giovane diciassettenne brasiliano, infatti, ha sconfitto il cileno Cristian Garin (n. 91 del ranking) durante gli ottavi di finale dell’Open di Rio. Il classe 2006 si sta rivelando come uno dei talenti potenzialmente più interessanti dell’universo tennistico mondiale. Già. Perché dopo la (netta) vittoria di ieri ottenuta contro Garin (6-4 6-4 il punteggio finale), Fonseca è diventato il quinto giocatore più giovane negli anni 2000 (dopo Nadal, Zverev, Khachanov e Nishikori) a centrare un quarto di finale in un torneo ATP, e il secondo più giovane a riuscirci in un ATP 500 (davanti c’è solo Zverev ad Amburgo 2014).
Il diciassettenne che ha scalato ben 341 posizioni del ranking durante le ultime ATP Finals di Torino ha fatto da sparring partner per “un certo” Jannik Sinner. Non solo. Pare che in terra brasiliana il soprannome del Nostro sia proprio “piccolo Sinner”. Sin qui, ad ogni modo, quella di Joao è stata una sorta di marcia trionfale. Epica, se vogliamo. Prima di sbarazzarsi di Garin, infatti, il brasiliano aveva regolato l’altro giovane talento Arthur Fils con un punteggio di 6-0 6-4 che non lasciava adito a recriminazioni di sorta. Adesso, il prossimo avversario di Fonseca, si chiama Mariano Navone. L’argentino, numero 113 del ranking, è riuscito a superare – in appena due set – il tedesco Yannick Hanfmann, n.56 ATP, con un perentorio 6-1 6-2. Per Fonseca, dunque, la strada verso la semifinale non sembra poi così difficile. E se il buongiorno si vede dal mattino, Brasile ed ATP potrebbero aver trovato una nuova stella del firmamento tennistico. Why not?
Francesco De Salvin
