Forse a sorpresa, ma neanche troppo: Jakub Mensik batte all’ATP Master 1000 di Miami il fresco vincitore di Indian Wells, Jack Draper, inscenando una prestazione quasi perfetta.
Qualche rammarico per il britannico, probabilmente provato dalle fatiche della scorsa settimana, ma comunque bravo a mantenere in equilibrio una sfida che poteva avere punteggio ben più severo.
J. Mensik b. [6] J. Draper 7-6(2) 7-6(3)
Il vincitore di Indian Wells parte subito meglio: break in apertura e due turni di battuta consecutivi a zero. Mensik, forse preso alla sprovvista da un così rapido avvio, impiega qualche punto in più a trovare il giusto timing sulla palla. Nel game in cui riesce, per la prima volta, a offendere il servizio del britannico, arriva anche l’inaspettato controbreak, alla prima chance. L’inerzia ribaltata porta il ceco ad avere ben due occasioni di possibile allungo, ma è bravo Draper a non lasciarsi sopraffare, restando concentrato e portando il parziale al tiebreak.
Sono sufficienti due minibreak a decretarne l’esito, a favore di un Mensik praticamente perfetto da ogni lato del campo, apparso sempre più ingiocabile al servizio.
Alla ripresa è ancora il più giovane dei due ad apparire maggiormente centrato: manca 4 palle break nel terzo gioco, ne annulla una in quello successivo e continua a macinare punti diretti al servizio.
I giocatori a questo punto devono fermarsi per diversi minuti per far defluire il pubblico: dopo la comunicazione che il match di Joao Fonseca è stato spostato dal Grandstand allo Stadium, il pubblico brasiliano in paziente attesa del loro beniamino dalla mattina non gradisce e vuole andarsene subito. Alla ripresa, Draper conferma quanto di buono fatto vedere negli ultimi giochi, nonostante l’ottimo livello di un sempre attento Mensik. Il britannico continua ad apparire discontinuo, fra ottimi affondi e banali errori.
Senza che più nessuno riesca ad avvicinarsi in risposta, è tempo di tiebreak. Il primo a sbagliare, è ancora una volta Draper: lungo il dritto lungolinea in uscita dal servizio, e Mensik può allungare. Il ceco, alla battuta, non smette di martellare a suon di prime vincenti, impedendo al britannico di tentare la rimonta. Forse frustrato, ormai deluso, arriva il doppio fallo sul 5 a 2, che manda Mensik a triplo match point. Serve un miracolo per annullare il primo, strettissimo passante su cui nulla può in allungo il giovane 2005. Ma sul secondo, l’ace sancisce la perfetta prestazione del ceco, che ora attende Popyrin o Safiullin.
