Dopo la sconfitta di Bianca Turati in mattinata, anche Andrea Pellegrino esce di scena al primo turno, battuto dall’uzbeko Karimov con un doppio 6-3
In un campo 11 ai margini del Melbourne Park, davanti ad uno sparuto gruppo di spettatori, il ragazzo di Bisceglie mostra bei colpi, un servizio potente così come i colpi da fondo. Ha un anno solo più di Karimov ma ha il fisico già formato. Questa è forse la differenza che salta all’occhio: il giovane uzbeko – pur avendo 10 Kg di meno – tiene botta in termini di intensità a Pellegrino.
La partita non è troppo emozionante, con break e contro break che si susseguono nel primo set. Pellegrino serve bene, Karimov risponde meglio. Sul 5-3 Karimov si procura un set point che converte con un passante “sperato” fuori da Pellegrino in ritardo a rete.
Il secondo set inizia col sole che scompare dietro la Eureka Tower e lascia metà campo in ombra. Pellegrino non riesce a trovare la chiave del match e dà segni di nervosismo prendendo a calci una pallina e commentando su chiamate dell’arbitro. La svolta avviene al quarto gioco, quando Pellegrino prima mette una volè in rete dando 2 palle break a Karimov, poi sbaglia l’attacco di dritto, cedendo così il servizio: 3-1 Karimov. Nel gioco successivo l’uzbeko dal canto suo si salva da 0-30, trovando un servizio che, seppur meno potente di quello dell’italiano, diventa preciso. Quando Karimov serve per il match, Pellegrino sicuramente non è aiutato dall’arbitro che fa rigiocare il punto del possibile 30 pari, ma d’altra parte dà una mano all’avversario mettendo due risposte in rete ed una lunga per perdere con un doppio 6-3.
Pellegrino deve e può sicuramente crescere mentalmente; speriamo abbia anche margini fisico-tecnici per continuare a migliorare.
