Da Madrid, il nostro inviato
Non sarà una giornata facile da dimenticare per Gabriel Diallo quella che lo ha visto protagonista di un importante upset al Mutua Madrid Open. Il canadese ha battuto in tre set Grigor Dimitrov, salvando tre match point, di cui due in risposta. Curiosamente anche l’ultimo giocatore a raggiungere i quarti in un 1000 da lucky loser, Alexey Popyrin (Cincinnati 2023), nella miglior settimana della sua carriera aveva battuto il bulgaro negli ottavi di finale annullando tre match point. Era a Montreal lo scorso anno, quando da n.62 del mondo addirittura vinse il torneo.
Chiaramente questa è una semplice coincidenza, ma sicuramente valida per strappare un sorriso. Diallo ha iniziato da n.78, ora arriverà almeno al n.53. Nel torneo che ha visto per la prima volta nella storia dei Master 1000 un lucky loser in finale, Struff nel 2023. Tanti dati interessanti…ma il più interessante è la qualità del gioco del canadese, in costante crescita. E lui stesso, dopo un clamoroso 77% di punti vinti con la prima, ne ha parlato in zona mista.
“Non ho mai servito così in tutta la mia vita“, sorride il canadese, “ho servito in maniera incredibile, coprendo i miei spazi, giocando benissimo i colpi in uscita. Lui ha cercato di variare, rispondere in maniera più pesante e cose del genere, ma oggi non ero io a servire immagino. Sono super contento del modo in cui ho giocato, non ho mai smesso di crederci. Neanche sui match point, le cose non sembravano star bene, ma ho sempre provato a darmi una chance, e fortunatamente ho trovato il modo di girare la partita. Ho subito trovato il break nel terzo e l’ho mantenuto fino alla fine. Ma ancora, il mio servizio è stato impeccabile“.
Una vittoria che sarà un fondamentale crocevia per la carriera del giovane canadese, il cui debutto in top 50 sembra ormai solo questione di tempo. E, nonostante uno status che sta via via consolidando, è arrivato lo stesso con la felicità di un bambino: “Oggi è stata di sicuro la miglior vittoria della mia carriera, probabilmente anche in termini di ranking. Ho giocato al livello più alto della mia carriera, ora si tratta di capire come mantenerlo e cosa possiamo cercare di migliorare in futuro. Grigor è uno dei migliori di sempre, sono cresciuto guardandolo, vedendogli battere qui Novak. Ero un bambino che sognava un giorno di giocare su questi palcoscenici. Oggi ho giocato di fronte a un pubblico incredibile, contro uno dei giocatori che ho guardato crescendo. Ho sorriso tanto, ho approcciato il match con tanto entusiasmo, non avevo nulla da perdere e mi ha aiutato“.
