ATP Madrid: Struff si prende la rivincita contro Karatsev. Primo lucky loser di sempre in finale in un Masters 1000

ATP

ATP Madrid: Struff si prende la rivincita contro Karatsev. Primo lucky loser di sempre in finale in un Masters 1000

A Madrid si fa la storia: Jan-Lennard Struff è il primo ripescato ad approdare in finale in un ‘1000’, vendicando la sconfitta subita nell’ultimo turno di qualificazioni. Da lunedì sarà best ranking

Pubblicato

il

Jan-Lennard Struff - ATP Madrid 2023 (foto via Twitter @MutuaMadridOpen)
 

[LL] J-L. Struff b. [Q] A. Karatsev 4-6 6-3 6-4

Quando due giocatori si incontrano due volte nell’arco di uno stesso torneo spesso succede che chi perde la prima partita poi si prende la rivincita. Capita ogni tanto alle ATP Finals, molto meno in altre competizioni, e anche questa sera questa strana regola viene rispettata. Dopo aver perso 6-4 6-2 al turno decisivo delle qualificazioni per il tabellone principale del Mutua Madrid Open, 10 giorni più tardi Jan-Lennard Struff (n°65 ATP) ha la sua rivincita, trionfando contro Aslan Karatsev (n°121) in un match molto più equilibrato di quello andato in scena pochi giorni fa. Il russo può comunque consolarsi: da lunedì si porterà alle porte della top50, guadagnando 70 posizioni e issandosi al n°51.

Nella prima semifinale in un Masters1000 per entrambi il livello di tennis è particolarmente elevato, nonostante fin dall’inizio la coscia sinistra di Aslan Karatsev sia vistosamente fasciata, con – in aggiunta – un tape su entrambe le braccia. Nulla di grave comunque, se non che a lungo andare il russo pagherà i tanti match giocati nell’ultimo periodo, con 12 incontri disputati nelle ultime tre settimane (tanti quanti ne aveva giocati da inizio anno). Il tedesco raggiunge a 33 anni la prima finale in un Masters1000 della sua carriera, la seconda complessiva a livello ATP dopo quella persa a Monaco di Baviera nel 2021. All’ultimo atto sfiderà Carlos Alcaraz: lo spagnolo, nonostante i precedenti dicano 1-1, partirà ampiamente favorito. Ma nel corso di questi giorni abbiamo ormai imparato a capire che, se deve esserci spazio per una sorpresa, questo è decisamente il torneo giusto.

Primo set: Struff parte meglio, poi Karatsev vince 5 degli ultimi 6 game

Karatsev vince il sorteggio e sceglie di rispondere, anche se, almeno inizialmente, la sua non è proprio una grande idea. Struff infatti parte subito fortissimo al servizio, con tre ace e una prima vincente nel primo game. Si gioca poco in avvio, eppure le volte che si entra nello scambio è il tedesco – un po’ a sorpresa – a conquistare i punti. Il russo commette un po’ troppi errori, come i tre gratuiti di dritto nel quarto game che consentono al lucky loser di prendersi il primo break del match. Sul 3-1, tuttavia, il n°65 del mondo non riesce ad allungare, vedendosi costretto a servire la prima seconda della sua partita dopo 15 minuti di partita e venendo punito in entrambi i serve&volley effettuati.

Il semifinalista dell’Australian Open 2021 inizia pian piano a sciogliersi e a carburare, trovando le contromisure al servizio del suo avversario e disinnescandolo sempre più spesso. Allo stesso tempo, il suo servizio comincia a fare molto male: il risultato sono due break consecutivi, che ribaltano completamente la situazione e gli valgono una striscia decisiva di quattro giochi di fila. Rischiano di essere cinque, ma sotto 3-5 il 33enne di Warstein annulla un set point e prova ad accorciare il distacco. Il verdetto è però solo rimandato di qualche istante, perché Aslan non ha problemi a fare suo il primo parziale: 6-4.

Secondo set: Struff questa volta allunga subito e pareggia i conti

Nonostante un rendimento particolarmente basso con la seconda – solo 4 punti vinti su 11 – Struff non si scoraggia, ricomincia a mettere più prime in campo e inizia anche a comandare qualche scambio in più e a limitare il numero degli errori. A fare la differenza è quasi sempre Karatsev, che tuttavia all’inizio del secondo set ha un momento di appannamento che gli costerà carissimo. Nel secondo game infatti, da 30-0, il n°121 del mondo si fa rimontare e, dopo aver annullato un break point, spara via un dritto che permette al suo avversario di allungare nuovamente.

Questa volta, però, il tedesco riesce a confermare il break, rischiando anche di prendersene un altro poco dopo. Il russo annaspa ma si salva, portandosi sull’1-3 ma continuando ad essere tenuto a debita distanza da uno Struff molto più preciso e penetrante da fondo. In tutto il set il teutonico, che appare più pimpante da un punto di vista fisico, perde appena quattro punti in cinque turni di battuta, vincendone il 94% con la prima (14/15) e pareggiando i conti: 6-3.

Terzo set: Struff ne ha di più, Karatsev cede alla distanza

Esattamente come accaduto nei primi due parziali il primo a uscire dagli schemi del servizio è Struff, non prima però di aver salvato due palle break (non consecutive) in apertura di set. Il russo, a dire il vero, può davvero poco su quelle due chance, che il n°65 del ranking annulla con merito e coraggio. Con quattro seconde vincenti nello stesso game il tedesco trova l’1-1 e, poco dopo, anche il break che indirizza il terzo set e l’intero incontro. Arriva nel quinto gioco con quattro punti di fila, anche per via di un Karatsev che, rispetto all’inizio del match, è visibilmente condizionato da qualche problema fisico. Nonostante la percentuale di prime in campo decisamente più bassa, il lucky loser si porta sul 4-2 e, da quel momento, non si volta più indietro.

Il 29enne russo è costretto a chiamare il fisioterapista sotto 3-4, che prova a massaggiargli e tonificargli la coscia sinistra, già fasciata da inizio partita. A questo punto del match è però difficile fare miracoli: Struff ha più benzina e, nel complesso, merita la vittoria nel torneo migliore della sua vita. Sul 3-5 Karatsev ha le spalle al muro, ma riesce a rimandare il verdetto finale annullando splendidamente quattro match point. L’appuntamento con la storia è solo rimandato: dopo due ore e un quarto il tedesco trionfa ancora una volta al terzo set – per la quinta volta su sei partite – imponendosi in rimonta 4-6 6-3 6-4 e divenendo il primo lucky loser di sempre a giocarsi un titolo ‘1000’. Da lunedì rientrerà in top30 per la prima volta da settembre 2020, lui che il 9 gennaio scorso era n°167 ATP. Non solo: la finale raggiunta gli garantisce anche un inatteso best ranking di n°28, che diventerebbe n°21 in caso di vittoria del titolo.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement