F. Cobolli b. [LL] V. Sachko 5-7 6-2 6-2
Non un grandissimo match ma l’importante era assicurarsi la vittoria e Flavio Cobolli lo ha fatto rimontando il lucky loser ucraino Vitaliy Sachko, 5-7 6-2 6-2 in due ore e 35 minuti. Ben 108 gli errori non forzati complessivi (60 quelli di Sachko) e 24 vincenti a testa dicono le statistiche a fine match.
All’inizio di aprile a Bucarest, Flavio ha alzato il primo trofeo ATP della carriera, ma in seguito ha vinto solo tre dei sette match ATP disputati, deludendo anche le attese nel torneo Challenger della settimana scorsa a Torino. Per questo era quasi necessario approfittare dell’occasione e non lasciarsi sopraffare dalla negatività una volta perso il primo parziale, con il ricordo dei fantasmi bavaresi della brutta sconfitta con un altro lucky loser, Shevchenko. Anche perché l’ucraino, numero 235 del ranking e mai nei primi 150, è giocatore più modesto del kazako e deve ancora vincere un incontro del Tour, con questo che era il suo sesto main draw.
PRIMO SET – L’idea di Cobolli è quella di prendere l’iniziativa a inizio scambio, cercare di comandare il gioco, ma un avvio contratto di partita lo porta a commettere svariati gratuiti. Nel quarto game il tennista romano trova il break spingendo sulla diagonale di rovescio, punto debole dell’ucraino (3-1). Cobolli però non riesce a scappare nel punteggio perché Sachko trova la reazione immediata contro breakkandolo in un game avaro di prime e poco centrato per il romano.
L’ucraino cresce nella seconda metà di set, trovando più prime in campo; Cobolli invece fatica al servizio e nel settimo game cede nuovamente il servizio (4-3). Nel momento di servire per il set Sachko viene contro breakkato da un Cobolli che, spalle al muro, ritrova il suo tennis di spinta. Ma ancora una volta il romano fa e disfa perché nel game successiva cede nuovamente il servizio da sopra 40-0, e stavolta Sachko non perdona, chiudendo il set 7-5 in 1 ora e 8′
SECONDO SET – Cobolli cerca di scrollarsi di dosso la fine del set precedente brekkando Sachko nel secondo game. Ma come in una sceneggiatura già consolidata il tennista azzurro cede subito il servizio riportando in parità il punteggio. Nessun problema, perché nel game successivo Flavio piazza un paio di gran colpi e, con Vitaliy che gli dà una mano, torna avanti. Un paio di turni tenuti con facilità, poi un altro break sigillato dal rovescio vincente e Cobolli rimanda la questione alla partita finale. Primo però c’è un MTO per Sachko che riceve un trattamento alla schiena.
TERZO SET – Flavio continua decisamente più solido dell’avversario e, tenuto il servizio in apertura, si procura lo 0-40. Sachko recupera, il game si allunga e così il numero degli errori dei due contendenti, finché l’azzurro gira uno scambio chiudendo con il dritto e alla sesta chance sale 2-0. Confermato il vantaggio e piazzato un secondo break, il match pare finito e il servizio azzurro perso sul 4-0 solo una piccola distrazione. Giocando a sprazzi, Vitaliy cancella altre due palla break (15 salvate su 22, finora) e si avvicina, ma Flavio tiene affidandosi al sempre ottimo kick esterno, 5-2.
Come nel secondo set, Cobolli evita ulteriori preoccupazioni e, grazie ai soliti, numerosi regali di Sachko (doppio fallo sul match point compreso), guadagna il secondo turno in attesa di una sfida che si annuncia più impegnativa con Alejandro Davidovich Fokina o Gael Monfils.
scritto con M.S.
