Il day “2” del Terra Wortmann Open ha radunato quasi tutti i protagonisti del torneo, mettendo in scena match a dir poco entusiasmanti. Convincente l’esordio di Andrey Rublev, che ha velocemente liquidato Sebastian Ofner, raggiungendo Etcheverry agli ottavi di finale. Vittorie al cardiopalma per Machac, Michelsen e Humbert. Ecco le cronache approfondite dei suddetti match:
[4] A. Rublev b. [Q] S. Ofner 6-3 6-4
Un ottimo esordio ad Halle per Andrey Rublev che si sbarazza dell’austriaco Sebastian Ofner in due set, 6-3 6-4, in poco più di un’ora di gioco. Scintillanti percentuali al servizio del russo durante la partita, chiusa con un sensazionale 31/31 nei punti vinti con la prima palla. Ofner invece con il suo servizio ci litiga, e a risentirne è tutto il suo gioco, specie quello da fondo dove commette ben 13 gratuiti nel primo set. La quarta testa di serie rompe gli indugi nell’ottavo game e chiude 6-3 il primo parziale.
Nella ripresa l’austriaco sale al servizio, ma Rublev non accenna a smettere di servire sentenze. Il momento decisivo arriva nel settimo game: a Ofner non entra la prima palla e il russo ne approfitta per aggredire in risposta. Un rovescio affossato in rete dell’austriaco decide il secondo set, e il match, che Rublev chiude senza affanni 6-4. Sfiderà Etcheverry al prossimo turno.
[7] T. Machac [LL] J. De Jong 7-5 3-6 6-3
Il primo set del ceco è pressoché perfetto al servizio: 90% di punti vinti con la prima palla e ben 17 colpi vincenti. L’olandese riesce ad arginare la potenza del tennista ceco fino all’undicesimo game, quando cede il servizio e di conseguenza il set per 7-5. Nella ripresa la settima testa di serie rallenta il ritmo, la prima è meno ispirata, e De Jong ne approfitta servendo alla grande (85% di punti con la prima nel set). Inizialmente l’olandese si spinge fino al 4-1; poi Machac contro breakka, ma commette troppi errori nell’ottavo game, l’olandese ne approfitta per strappare nuovamente il servizio e chiudere il set 6-3. Il terzo set sembra quello più equilibrato: entrambi i giocatori si barricano dietro ai rispettivi servizi aspettando il pertugio giusto. Nel sesto gioco del parziale decisivo, è il ceco a fare lo scatto in avanti, approfittando di un pessimo turno di servizio di De Jong, che cede il break a 15. L’incontro sembra ormai ben saldo tra le mani di Machac, costretto invece a rifare tutto da capo a causa del contro-break subito nel game successivo. Il numero 7 del seeding riordina le idee, tornando a fare la differenza col rovescio e sfondando definitivamente la barricata olandese. Machac sfiderà Marozsan agli ottavi di finale di Halle.
A. Michelsen b. [5] F. Cerundolo 2-6 7-5 6-4
Partenza a fionda dell’argentino, che non lascia praticamente respirare il povero Michelsen, vincitore di un solo quindici nei primi tre game del match. Cerundolo preme dannatamente al servizio, e i punti in risposta vinti dallo statunitense – nel primo set – sono soltanto tre. Il sudamericano, al contrario dell’avversario, è un fiume in piena, e nell’ottavo ed ultimo gioco del primo parziale, mette a segno il secondo break in suo favore, siglando il 6-2.
Dopo 8 giochi di pura sofferenza, qualcosa si smuove in casa Michelsen. Il classe 2004 di Laguna Hills riduce il numero di gratuiti, prendendo coraggio per spezzare il dominio di Francisco, che inizia a mostrare un calo di rendimento nei turni di servizio. Le prime palle break in favore di Michelsen arrivano al terzo gioco del secondo set, e il numero 5 del seeding si rivela tutt’altro che glaciale nella gestione dei primi punti “pesanti” del suo match, consegnando il vantaggio allo statunitense a causa di un banale errore di rovescio. Lo statunitense dorme sonni tranquilli solo per una manciata di minuti, poiché il ritorno dell’avversario è immediato, e una volta ristabilita la parità, il set si fa più combattuto che mai. Cerundolo è ben lontano da quella serenità che lo ha accompagnato per tutta la durata del primo parziale, e i suoi colpi ne risentono negativamente, producendo una quantità di errori che spediscono Michelsen alla conquista del secondo parziale (7-5). Nel set decisivo, continua il trend positivo del giovane americano, che riesce a leggere perfettamente le traiettorie di Cerundolo, irrigiditosi parecchio con l’andare dell’incontro. Il break giunto nel settimo gioco spezza l’equilibrio: Michelsen vola agli ottavi rimontando in tre set Francisco Cerundolo.
T. Etcheverry b. P. Martinez 6-1 6-3
Debutto coi fiocchi per Tomas Martin Etcheverry, che dopo l’immediata uscita di scena da S-Hertogenbosch, ha messo in trappola – al primo turno – Pedro Martinez, sconfitto in poco più di un’ora e trenta di gioco. L’argentino è stato sin da subito in pieno controllo del match, dando una clamorosa scossa nel primo parziale, nel quale lo spagnolo ha portato a casa un solo gioco. La pressione di Etcheverry è continuata anche nei giochi seguenti, e i colpi da fondo dello spagnolo non lo hanno mai minimamente impensierito. Con questa vittoria, il sudamericano si regala Andrey Rublev agli ottavi.
D. Shapovalov b. [6] U. Humbert 6-4 4-6 7-6(4)
Il derby tra mancini non delude le aspettative. Che battaglia tra Ugo Humbert (numero 6 del seeding) e Denis Shapovalov, i quali, sul veloce manto di Halle, esaltano le loro traiettorie strette e le curve mancine al servizio, dando vita a un fantastico duello. È il canadese a partire meglio, sfoggiando il magico rovescio a una mano, che, quando funziona, lascia senza parole il pubblico presente sugli spalti. Il gioco di Shapovalov è concreto. Denis limita i danni sulla seconda di servizio e porta a casa il primo set per 6-4. L’avvio del secondo parziale rivede un canadese ispiratissimo e apparentemente pronto a prendere il largo. “Shapo” conquista il break, ma non conferma il vantaggio, mettendo in partita un timido Humbert. Il francese mette in moto il gancio mancino, approfittando di un calo dell’avversario e rimandando tutto al set decisivo. La strepitosa battaglia trova il vincitore al tiebreak del terzo parziale, dove fuoriesce tutti il coraggio di Shapovalov, prossimo avversario di Flavio Cobolli.
(ha collaborato Matteo Beltrami)