Un anno dopo quel primo titolo ATP sfiorato proprio a Washington, Flavio Cobolli è tornato sui campi del William H.G. FitzGerald Tennis Center per riscoprire sensazioni positive. Sono passati (già) passati dodici mesi da quando, l’allora outsider del circuito, batteva il primo importante colpo tra i grandi del circuito, prima di inchinarsi, solo nell’atto finale, a Sebastian Korda. Evidentemente la capitale americana trasmette sensazioni positive all’azzurro, che nella notte italiana ha superato all’esordio Yoshihito Nishioka con il punteggio di 6-2 7-6(3), guadagnandosi un posto negli ottavi di finale.
Partenza sprint e break nel momento giusto
Il punteggio racconta di una partita mai realmente in discussione, anche se non priva di passaggi delicati. Cobolli parte con le idee chiare e, dopo due game interlocutori, è il primo a rompere l’equilibrio: break nel terzo gioco e 2-1. L’immediato controbreak del nipponico non basta a spegnere l’intensità dell’azzurro, che sale di giri proprio nei game successivi. Nel sesto gioco – un piccolo tour de force da 16 punti – Flavio lotta, si aggrappa al servizio e tiene, poi cambia marcia: quattro giochi consecutivi gli valgono il 6-2 in mezz’ora scarsa.
Nel secondo set è Nishioka a prendere il comando delle operazioni. Il giapponese, finalista qui nel 2022 (fermato da Kyrgios), scatta 3-0 grazie a un altro break nel game inaugurale, ma come nel primo set, Cobolli sa aspettare il momento giusto per reagire: il controbreak arriva immediato, poi Flavio risale fino al 3 pari. Si entra in una fase molto più tattica, in cui entrambi i giocatori tengono il servizio con autorità – anche grazie alla complicità di risposte spesso poco aggressive – e la partita scivola inevitabilmente al tie-break.
Lì l’azzurro parte meglio, sale 3-1, poi 5-2, e chiude alla prima occasione utile con una volée bassa di diritto incrociata che sorprende Nishioka e costringe il nipponico all’errore di misura sul passante. Dopo un’ora e 29 minuti, la missione è compiuta: 6-2 7-6(3) per Cobolli e ottavi di finale garantiti.
Il numero 18 del ranking – best ranking per lui – chiude con un saldo positivo nei colpi a uscire: 24 vincenti contro 34 gratuiti, ma soprattutto il doppio dei vincenti rispetto a Nishioka (12). È un dato che certifica una certa aggressività e voglia di prendersi il punto, a differenza del giapponese, apparso meno incisivo del solito, pur capace in passato di navigare ben più in alto (numero 24 del mondo nel 2022).
Frances Tiafoe batte Kovacevic e trova Cobolli a Washington
Adesso per l’azzurro l’asticella si alza notevolmente: lo attende Frances Tiafoe, beniamino di casa, nato a Hyattsville, Maryland, a pochi chilometri da Washington, numero 11 ATP e sesta testa di serie. Il beniamino del pubblico ha, però, rischiato grosso all’esordio contro Aleksandar Kovacevic. Dopo aver vinto il primo set 7-5, Tiafoe ha subito il ritorno dell’americano classe ’98, perdendo il secondo per 6-3. Solo nel terzo è riuscito a prendere il largo, con un break decisivo sul 4-3 e la chiusura per 6-3. “Non ho giocato bene oggi, ma voglio vincere più partite così”, ha dichiarato con grande onestà Frances dopo il match. “Nessuna scusa: bisogna trovare un modo per vincere. E così hai l’occasione di giocare meglio in quello dopo”.
Dati alla mano, ha fatto la differenza il servizio: l’11 del mondo ha portato a casa l’87% dei punti con la prima. A dargli una spinta in più, forse, anche l’outfit: una maglia oro e granata, ispirata ai colori dei Washington Commanders, la squadra NFL della capitale. Un modo per dichiarare appartenenza, prima ancora che stile.
Il tabellone mette ora di fronte Tiafoe e Cobolli per un ottavo di finale che promette spettacolo. L’unico precedente è favorevole all’americano, che vinse in due set a Delray Beach nel 2023 (6-4 6-2), sempre sul cemento, ma il Flavio di oggi è tutt’altra storia: più solido, più continuo, e soprattutto più consapevole.
Tiafoe, però, seppur ancora lontano dalla sua miglior versione, resta un osso duro, specialmente a casa sua. Negli ultimi tre anni ha sempre raggiunto almeno i quarti a Washington, semifinale compresa lo scorso anno.
Rublev shock: fuori al primo turno con il baby americano Tien
A fare ancora più rumore nel mercoledì di Washington è stata però l’eliminazione di Andrey Rublev. Il numero 10 del mondo, reduce da un’estate complicata, è stato sorpreso dal 18enne Learner Tien, mancino americano e volto emergente del circuito Next Gen. Tien ha dominato il match in due set, 7-5 6-2, portando a quattro le sue vittorie contro Top 10 in carriera – tutte ottenute nel 2024.
Il giovane californiano, con un gioco fatto di solidità da fondo e intelligenza tattica, ha mandato in crisi Rublev, che ha chiuso con 43 errori non forzati, soffrendo la tenuta mentale e fisica dell’avversario. Un risultato che apre ancora di più il tabellone nella parte alta, e che conferma come il Citi Open sappia regalare sorprese ogni anno.
A Davidovich Fokina il derby spagnolo con Munar
Nessuna sorpresa invece dal derby spagnolo in programma nella capitale americana, Alejandro Davidovich Fokina solido e centrato, si è imposto nel derby spagnolo con Jaime Munar con il punteggio di 6-4 6-2 in un’ora e 28 minuti, guadagnando l’accesso agli ottavi del “Mubadala Citi DC Open”. Una prestazione autoritaria per il numero 26 del mondo, bravo a tenere alto il livello nei momenti chiave e a spegnere sul nascere i tentativi di rimonta dell’amico-rivale.
Per Davidovich ora una sfida tanto intrigante quanto insidiosa: dall’altra parte della rete ci sarà il 18enne statunitense Learner Tien, protagonista, come detto, della grande sorpresa del torneo con la vittoria su Andrey Rublev. Il match è già da considerarsi come un interessante scontro generazionale sul cemento di Washington.