[2] L. Darderi b. [WC] D. Prizmic 1-6 6-2 6-3
Dal nostro inviato ad Umago
Il secondo match in programma sul campo Centrale dell’impianto Stella Maris di Umago, il ‘Goran Ivanišević Stadium’, era considerato alla vigilia dagli addetti ai lavori il quarto di finale più interessante. A sfidarsi, infatti, erano Luciano Darderi, testa di serie n. 2 ma primo favorito del torneo dopo l’uscita di scena del n. 19 del mondo Franscisco Cernundolo, e la giovane promessa croata, il 19enne Dino Prizmic. Con la vittoria nel turno precedente su Basilashvili, il classe 2005 di Spalato – che nel torneo di casa era arrivato ai quarti anche due anni fa, sconfitto dal futuro vincitore Popyrin – si è assicurato il nuovo best ranking di 125 ATP. A dimostrazione dell’ottimo stato di forma del giovane tennista spalatino, reduce da una serie di quattro finali Challenger consecutive, di cui le prime due vinte.
Risultati che gli hanno fatto fare un balzo di oltre duecento posizioni nel ranking mondiale: era dal periodo tra la fine del 2023 e l’inizio 2024 che Prizmic non era a questi livelli, di classifica e di gioco. Da quando, per intenderci, a gennaio dello scorso anno riuscì persino a strappare un set a Djokovic al primo turno degli Australian Open. Sembrava l’inizio di una carriera in rapida ascesa per il vincitore del Roland Garros junior 2023, invece qualche problema fisico di troppo ne ha rallentato la crescita. Fino, appunto, alla vittoria al Challenger di Zagabria a maggio, con cui è iniziata la risalita. Insomma, una sfida tra due giocatori in fiducia – anche se il trionfo di Bastad e la serie aperta di sei vittorie consecutive di Darderi hanno un altro peso – e quindi un match da prendere comunque con le molle per l’azzurro, anche tenendo conto del prevedibile sostegno del pubblico al beniamino di casa e quindi di un’atmosfera calda.
E così è stato, con Prizmic che nel primo set ha letteralmente dominato, sfruttando anche un avvio sottotono del suo avversario (il 35% di prime messe in campo è già un dato sufficientemente significativo al riguardo). Ma Darderi è stato bravo a resettare a partire dall’inizio del secondo parziale e a invertire l’inerzia del match. E nonostante abbia cercato di opporsi – supportato anche dal pubblico – fino all’ultimo, il 19enne croato nulla ha potuto per contrastare l a ritrovata solidità dell’italo-argentino. Darderi conquista così la sua sesta semifinale ATP e garantisce, per il quarto anno consecutivo, la presenza di un tennista italiano tra i semifinalisti di Umago (Sinner, Zeppieri e Agamenone nel 2022, Arnaldi e Sonego nel 2023, Musetti lo scorso anno).
Primo set: Prizmic de luxe, Darderi annebbiato
Darderi sembra partire bene e conquista subito il break, sfruttando la tensione visibile di Prizmic, che però si riprende immediatamente, adottando fin da subito una tattica molto aggressiva da fondo campo – anche in risposta, dove entra dentro il campo sulla seconda dell’italo-argentino, sfruttando il fatto che la prima del n. 46 non ne vuole sapere di entrare in questo primi parziale. Darderi soffre l’aggressività da fondo dell’avversario e non riesce a trovare contromisure immediate. Una difficoltà evidenziata anche dall’eccessivo ricorso alla palla corta, nel tentativo – vano – di cambiare l’inerzia degli scambi. Dopo 20 minuti, il punteggio dice 4-1 Prizmic e rispecchia, sorprendentemente, quanto visto sino a quel momento in campo. Darderi ha due occasioni per muovere finalmente il punteggio, ma continua a non trovare il bandolo della matassa del match. Ed infatti, appena la prima di servizio torna a latitare, il croato riprende in mano le redini del gioco, rimonta e ottiene il terzo break con un sontuoso lob vincente. Prizmic è on fire e, anche grazie a due ace, chiude subito dopo il parziale per 6-1, prima che scocchi la mezz’ora di gioco.
Secondo set: Darderi si ritrova
All’inizio del secondo set Darderi cerca di reagire. L’urlo di rabbia dopo un winner di dritto, bissato subito dopo in seguito a uno smash vincente, testimoniano la volontà del classe 2003 di cambiare l’inerzia del match. Nel mezzo, dopo una riga di Prizmic, Darderi aveva chiesto simbolicamente l’aiuto del cielo. Aiuto che si materializza nel game successivo, in modo analogo, permettendogli di impattare sul 40 pari e, dopo due scambi intensissimi, di ottenere il break. Ora Darderi è finalmente in partita: l’intensità da fondo è salita, gli scambi si allungano e il n. 143 ATP prova a tenere botta. E in un primo momento ci riesce: sfrutta un paio di errori in larghezza dell’azzurro, che perde il servizio. E un po’ anche la testa: si sfoga con pallina e racchetta e poi reagisce contro il pubblico, che aveva fischiato il suo comportamento. L’episodio gli costa un warning e relativa discussione con l’arbitro. Ora alcuni scambi sono durissimi. Darderi, dopo uno di questi, sorride – evidentemente lo sfogo di poco prima gli ha fatto bene – e sbuffa per la fatica platealmente e simpaticamente rivolgendosi ai tifosi, proprio sotto la nostra postazione, che lo avevano appena incitato, dato che il punto che gli valeva una doppia occasione per il break. Che si materializza poco dopo, complice un doppio fallo del croato, che appare in netta difficoltà. Adesso è il numero 46 del mondo a mettere i piedi dentro il campo e a comandare lo scambio, mentre Prizmic è costretto a remare da fondo. La tenacia del croato viene quasi premiata da un paio di errori di Darderi – ancora un po’ altalenante – ma l’azzurro, con il servizio finalmente ritrovato dopo la buia parentesi del primo set, annulla una palla break e si porta sul 4-1. I due continuano a darsele di santa ragione da fondo, ma Prizmic è sempre più in ambasce: da bordo campo si nota chiaramente che, rispetto al primo set, impatta la palla spesso con il peso del corpo all’indietro – troppo, per questi livelli – con conseguente ridotta efficacia dei suoi colpi. Darderi invece ora è tornato in quello che abbiamo denominato “Bastad Mode”: non sbaglia praticamente più e gioca sempre con tanta profondità. Troppa per il suo giovane avversario, che cede il servizio per la terza volta nel set: 6-2 Darderi, che pareggia il conto dei set.

Terzo set: Prizmic lotta, ma non basta contro questo Darderi
Il pubblico, che si pensava potesse essere un fattore e invece sinora si era espresso in maniera piuttosto equa per i due, prova a farsi sentire all’inizio del terzo set, quando il giocatore di casa mette tutto quello che ha per restare attaccato al match. Ma ora Darderi gioca sciolto, mentre Prizmic – già partito con un tutore al gomito e con il taping sui muscoli posteriori di entrambe le cosce – appare anche meno brillante fisicamente. “Dino! Dino!” lo incitano dalle tribune del Centrale, e lo spalatino usa questa energia per impattare sull’uno pari, dopo un game lunghissimo in cui annulla due palle break che potevano subito indirizzare il parziale decisivo dalla parte di Darderi. La resistenza del croato e un paio di leggerezze – come la scelta discutibile di sfidare lo spalatino a pittino – costano all’italiano un pericoloso 30 pari sul proprio servizio nel quinto gioco, che però risolve con autorità. Ora il pubblico incita il giocatore di casa dopo ogni punto – ma in maniera mai eccessiva – mentre Prizmic cerca di prendersi ogni secondo possibile per recuperare dopo gli scambi più intensi (anche se rispetto al secondo set sono calati di numero). Ma non basta: alla prima occasione, Darderi gli strappa il servizio nel sesto gioco. Troppo superiore ora da fondo il tennista di origini argentine, per profondità e consistenza dei colpi. Ma quando sembrava che il n. 2 del seeding potesse inserire il cruise control fino a fine match e viaggiare tranquillo verso la vittoria, con orgoglio il 19enne spalatino si crea l’occasione per il controbreak. Darderi l’annulla con un bellissimo passante incrociato di dritto, ma l’entusiasmo e soprattutto il tempo perso a festeggiare il punto gli costano il secondo warning. Ne nasce un’altra scenetta con l’arbitro, ma poi – nonostante tutto – Darderi tiene i nervi saldi e, con il servizio, conferma il break per il 5-2. Non ci sono altri sussulti – se non un fallo di piede sanzionato a Darderi quando stava servendo per il match – e poco dopo l’azzurro chiude 6-3, dopo 2 ore e un quarto circa, e accede alla sua sesta semifinale in carriera a livello di circuito maggiore. Per raggiungere la sua quarta finale e la decima per un tennista italiano in terra croata dovrà sfidare domani il suo ex connazionale (ed amico, come ha detto al microfono subito dopo il match) Ugo Carabelli, che ha regolato senza grossi patemi il qualificato spagnolo Llamas Ruiz, ritiratosi sul punteggio di 6-4 5-2 per l’argentino.
Gli altri match
Detto della vittoria del n. 51 ATP Camilo Ugo Carabelli, che raggiunge così la sua quarta semifinale ATP, nel primo quarto di finale della parte alta del tabellone, invece, nuovo exploit dello spagnolo Taberner. Dopo aver eliminato il campione in carica Cerúndolo, il 27enne tennista di Valencia supera in due set (7-5 6-3) anche il finalista di Bastad, l’olandese De Jong, e conquista così la sua prima semifinale nel circuito maggiore. Dove ad attenderlo c’è la testa di serie n. 4, Damir Dzumhur, che nel match della sessione serale ha dovuto rimontare un set e lottare per 2h e 20′ prima di avere la meglio (3-6 7-5 6-2) sull’altra grande sorpresa del torneo, il 24enne francese Droguet, proveniente dalle qualificazioni.