[4] B. Shelton b. [13] F. Cobolli 6-4 4-6 7-6(1)

Un vero peccato! Dopo un match per lunghi tratti condotto se non dominato nel gioco e nel punteggio, Flavio Cobolli si contrae al momento di servire per il match sul 5-4 nel terzo set e finisce per cedere il match a Ben Shelton.
Il tennista romano era riuscito a disinnescare il servizio di Shelton, che si è ostinato per tutta la partita a servire a tutta potenza senza cercare traiettorie più corte e angolate con Cobolli che continuava a rimandare le sue bordate da molto fuori la linea di fondo. Dopo un primo set vinto di rabbia da Shelton, Cobolli aveva progressivamente preso in mano le redini del gioco impedendo all’avversario di giocare sui propri turni di battuta e imponendo la legge della sua risposta nei game di ribattuta. Ma sul più bello, al servizio sul 5-4, Cobolli ha commesso quattro errori gratuiti (tra cui un doppio fallo) ed ha iniziato a naufragare fino ad essere totalmente dominato nel tie-break decisivo.
La partita
Già nel primo turno di battuta Cobolli si trova sotto pressione con una palla break da affrontare, annullata grazie a un diritto in rete di Shelton. Due giochi più tardi i problemi per il giocatore romano continuano, e con una volée smorzata di diritto lo statunitense ottiene subito il break per il 3-1. Il ritmo dei palleggi non è altissimo, ognuno dei due protagonisti fa passare i propri colpi comodamente sopra alla rete, cercando rotazione e profondità per impedire all’avversario di trovare angoli. La palla del controbreak immediato viene cancellata da una curva esterna micidiale da sinistra, Cobolli si aggrappa al game mettendo a segno un paio di bei passanti, ma alla fine il tabellone dice 4-1 per Shelton.
Papà Bryan in tribuna non è tranquillo e chiede a suo figlio un altro break, probabilmente perché la risposta di Cobolli non lo lascia tranquillo. Un altro game ai vantaggi sul servizio di Shelton se ne va con l’americano che si issa sul 5-2. Ma Flavio non molla, tiene con grande autorità i suoi turni di battuta e continua a rispondere con continuità alle bordate di Shelton che non sembra riuscire a trovare uno schema per poter comandare il punto. Sul 3-5 Cobolli riesce finalmente a ottenere il controbreak riuscendo progressivamente a prendere campo sugli scambi da fondo, ma al momento di provare a raggiungere la parità subisce il colpo di coda di Shelton che azzecca un ottimo game di risposta e chiude il set 6-4 in 59 minuti.
La sgasata conclusiva di Ben non cambia comunque il trend della partita che lo vede faticare tremendamente quando lo scambio inizia. Cobolli riesce a rispondere con grande continuità nonostante la potenza delle prime di Shelton, e al terzo game riesce a conquistarsi il break di vantaggio. Nel cambio di campo sul 2-1 il fisioterapista arriva a far visita a Flavio, che lamenta un dolore al quadricipite destro avvertito principalmente durante il movimento del servizio, ma alla ripresa del gioco tutto sembra funzionare a meraviglia e il vantaggio viene consolidato. Qualche errore inizia ad affiorare nel gioco dell’azzurro, Shelton prova a recuperare lo svantaggio, ma Cobolli è granitico sui suoi game di battuta e porta a casa il parziale in soli 36 minuti.
Anche nel terzo set continua ad essere Cobolli a tenere la sua battuta con più disinvoltura del suo avversario, che salva una palla break in apertura con un altro servizio esterno, e due giochi più tardi deve rimontare da 15-40, ma lo fa sempre con grande autorità. Ma è solo questione di poco tempo: con una risposta di diritto vincente Cobolli va 0-40 sul 2-2 e completa il sorpasso grazie a un diritto in rete di Shelton.
L’azzurro continua spedito sui suoi turni di battuta: tiene il servizio per il 5-3 con otto punti ceduti negli ultimi otto turni di battuta, ma al momento di servire per il match, ovviamente, la tensione sale. Due errori e un doppio fallo lo inguaiano sul 15-40. Il primo viene salvato, ma sul secondo un diritto in corridoio sancisce il 5-5.
La corrente cambia improvvisamene, Shelton è più rilassato al servizio e Cobolli ha perso la tranquillità della prima parte del set. Sul 5-6 Shelton arriva al match point, ma il suo diritto in lungolinea finisce in rete. Dopo due ore e 19 minuti di gioco si arriva al tie-break decisivo.
Shelton saetta con un diritto anomalo sull’1-0, Cobolli prova a imitarlo ma sbaglia e concede il primo minibreak (2-0). L’americano lascia andare il braccio e Flavio non tiene l’accelerazione: 3-0 e due minibreak per Shelton. Uno dei due viene recuperato, ma Cobolli si trova comuque a servire sull’1-4, per poi dover andare al cambio di campo sull’1-5 dopo un errore di diritto. La partita finisce pochi minuti dopo con il dodicesimo ace di Shelton, e i due che si chiariscono a lungo dopo la stretta di mano per qualche parola che l’angolo di Flavio potrebbe aver detto a Shelton nel corso della partita.