[7] J. Paolini b. I. Jovic 6-3 6-3
Jasmine Paolini fa il suo ingresso al terzo turno dello US Open superando la diciassettenne americana Iva Jovic in due set con il punteggio di 6-3 6-3. Il risultato non deve ingannare: Jovic ha esibito le proprie strepitose qualità di colpitrice mettendo alla frusta Paolini, soprattutto nel primo set, con stoccate prodigiose che hanno costretto Jasmine ad attingere a tutte le risorse di cui dispone in termini di difesa e contrattacco per tenere lo scambio ed aspettare l’errore della rivale.
Jovic possiede il tennis di una campionessa ma se ne serve in maniera disordinata e avventata, come del resto e lecito aspettarsi da una ragazza che ancora non ha compiuto 18 anni (lo farà a dicembre), e il dato sulle palle-break, due sole vinte su undici, sta a dimostrare come l’azzurra abbia costruito la vittoria gestendo incomparabilmente meglio le situazioni decisive.
In generale la nostra portacolori si è mossa meglio che non nei primi turni di Cincinnati ed è parsa soprattutto più concreta e meno fallosa; in uscita dal servizio è più reattiva e alla battuta ha palesato buone capacità di variare direzioni ed effetti. La prossima avversaria sarà Kessler oppure Vondrousova: il tabellone non è granché simpatico con lei ma Jas ci sembra partire da una buona base, da cui crescere per giungere al meglio già dal match di sedicesimi. Il cammino non è semplice ma, per quanto appena visto, spendere qualche granello di ottimismo non deve essere considerato segno di superficialità o arroganza.
Primo set: Jovic è un diamante grezzo ma l’esperienza di Paolini è decisiva
Paolini varia da subito il servizio con attenzione ma incappa in un paio di errori in manovra, figli del filo di tensione che comprensibilmente la tiene sulla corda all’inizio della sfida; il ritmo del palleggio è alto e Jasmine risolve la prima parità con l’aiuto di un dritto lungolinea già ben oliato. Jovic scambia senza timori ma l’azzurra si muove benissimo in orizzontale, dimostra di poter far ripartire lo scambio con prontezza e nel movimento in uscita dal servizio si ricompone con rapidità. La giovanissima americana è meno sicura al servizio, Jasmine sente di poter fare presto la differenza e una risposta vincente di dritto da sinistra verso destra le conferma il sospetto: arriva dunque il primo break e la testa di serie numero 7 si accomoda al primo cambio di campo con pausa sul punteggio di 3-0.
Il 3-0 si fa 4-1 ma il match è già cambiato: Jovic dimostra di avere i tratti tecnici e caratteriali della purosangue e sferza Jas in risposta, strappando un 15-40 meritatissimo. La ragazza è però frettolosa in risposta e spreca una opportunità e nella seconda chance la ragazza toscana compie un miracolo per tenere in vita una pallina tramortita da un diagonale della statunitense; nel complesso Paolini disinnesca ben tre palle-break. Nel frattempo, Iva sta difendendo con grande autorità i turni in battuta, mandando un messaggio chiaro all’azzurra sul lavoro che dovrà fare per riavvicinarsi al break.
È la numero 73 del ranking che sta facendo e disfacendo con spavalderia: Iva domina anche la prima parte del settimo game, ma di nuovo sul 15-40 si libera della pallina con troppa foga e non sfrutta le occasioni. Paolini viceversa dà il meglio di sé proprio in quei frangenti, tiene la profondità con grande cura e raccoglie gli errori della rivale con grande esperienza, portandosi sul 5-2. Jasmine gestisce il terzo 15-40 consecutivo grazie a nuove scelte scriteriate della rivale e il primo set è suo in nove game: 73% di prime palle per Jas, 45% per Iva, che non trasforma nemmeno una delle sette palle-break conquistate.
Secondo set: Paolini scappa subito e resiste al ritorno dell’americana
Paolini ha il grande merito di farsi trovare pronta nei pressure point, il punto debole della rivale; con fiuto infallibile prova subito a bussare in risposta nel primo game del secondo parziale e sorprende la teenager mentalmente ancora non rientrata nel match, mettendo a segno un break importantissimo, anche perché la palla-break è un doppio errore, forse strascico di detto disorientamento. L’azzurra non vuole mollare e accelera portandosi anche a rete con coraggio e con profitto; gli errori di Jovic sotto pressione aumentano e Jasmine firma dopo un quarto d’ora un fondamentale 3-0 con due break all’attivo. Per la campionessa in carica di Roma è il momento di sfruttare ogni angolo del campo ma la sua prima palla soffre di un calo di rendimento e il quarto 15-40 del match le costa il primo break al passivo.
Jasmine ha commesso anche un doppio errore nell’ultimo gioco ma Jovic le rende il favore nel game successivo; l’azzurra inoltre dimostra maggiore perizia nell’uscire dallo scambio in diagonale e in soli quattro punti scrive sul tabellone il 4-1 che riporta a due i break di vantaggio per l’italiana. Jovic continua a nascondersi sulla palle-break e ne manca ancora due prima di inabissarsi sull’1-5, ma ha un sussulto di classe con cui ritorna sul 3-5, togliendo il servizio a Jas nell’ottavo gioco. Sul 5-3 Paolini sale 0-40 ma la storia del game pare capovolgere il canovaccio del match perché Jovic annulla i tre match point e poi anche un quarto, che Jas si era procurato con un nastro mefistofelico.
Per Iva c’è anche una palla-game, che però lei schiaccia con un doppio errore; la tensione sale e non casualmente Paolini si riporta in cattedra e trasforma la quinta opportunità con una discesa a rete.
