La notizia esclusiva di Spazio Tennis (a cura di Lorenzo Ercoli) fa luce sul caso Rybakina-Vukov, parecchio movimentato sino ai mesi scorsi. La tennista kazaka – eliminata da Vondrousova agli ottavi di finale di Flushing Meadows – aveva iniziato lo scorso febbraio una collaborazione con il coach italiano Davide Sanguinetti, e adesso pare che l’ex numero 3 del ranking abbia posto fine alla partnership, scegliendo come unica guida tecnica – a questo punto – il coach che la segue ormai dal 2019, Vukov: “Non ho mai avuto problemi con lui, per me è semplicemente bello rivederlo nel mio box – ha dichiarato Rybakina sul croato – Parliamo bene, non ci sono mai stati problemi di comunicazione“.
Una vicenda burrascosa, un tira e molla quasi ambiguo che va avanti da quasi un anno. Persino Goran Ivanisevic, entrato a far parte del team all’alba del 2025, aveva detto: “E’ una pessima situazione per tutti quanti, spero di continuare a lavorare con lei ma al momento è troppo complicato fare previsioni. Si tratta di una situazione surreale“. L’ex di Novak aveva rilasciato le suddette dichiarazioni durante la permanenza nel team di Rybakina, ma una volta uscitone fuori, ha aggiunto: “Sfortunatamente, sono successe cose fuori dal campo che non potevo controllare. Non voglio entrare troppo nei dettagli di quello che è successo, ma posso dire che è una storia molto triste e strana. Ho capito che la cosa migliore che potessi fare era andarmene da lì“, Le parole dell’ex numero due del mondo lasciano sgomenti, così come i comportamenti limite di Vukov nei confronti della giocatrice kazaka, notati dalla WTA che ha sospeso l’allenatore croato lo scorso autunno, revocando il tutto, però, in agosto.
Con l’uscita di Sanguinetti e la reintegrazione dello storico coach, il binomio Vukov-Rybakina continua.
