Clamoroso a Sydney: l’Australia, storica dominatrice della Coppa Davis con 28 titoli in bacheca e seconda più vincente di sempre nella competizione, è stata eliminata dal Belgio che conquista così un posto nelle Final 8 di Bologna. Dopo l’iniziale shock dei due singolari persi nella prima giornata, gli uomini di Lleyton Hewitt erano riusciti a rimettere in piedi la sfida con il successo in doppio di Hijikata e Thompson e con la vittoria di de Minaur su Bergs. Ma nel match decisivo Aleksandar Vukic si è dovuto arrendere a un Raphael Collignon in versione eroica, capace di firmare l’impresa che condanna gli “aussies” all’uscita di scena e proietta il Belgio tra le migliori otto nazioni del mondo.
[AUS] R. Hijikata/J. Thompson b. [BEL] S. Gille/J. Vliegen 6-7(7) 6-3 6-4
Nel match di doppio, che ha riaperto le speranze australiane prima della sfida tra De Minaur e Bergs, la coppia composta da Rinky Hijikata e Jordan Thompson ha firmato una vittoria in rimonta contro i belgi Sander Gille e Joran Vliegen. Dopo aver ceduto il primo set al tie-break 7-6(7), gli australiani hanno alzato il livello alla distanza, trovando maggiore incisività al servizio e più aggressività nelle fasi cruciali. Il duo oceanico ha così ribaltato l’inerzia dell’incontro, imponendosi con i parziali di 6-3 6-4 e accorciando le distanze nella serie, riportando l’Australia sul 1-2.
[AUS] A. de Minaur b. [BEL] Z. Bergs 6-2 7-5
Il match si apre con grande intensità, ma l’equilibrio del primo set si spezza già nel quarto gioco, quando Bergs perde il servizio al termine di un game molto combattuto: de Minaur sale 3-1 e da lì controlla senza affanni. Con game rapidi e solidità al servizio, l’australiano riesce a strappare nuovamente la battuta al belga alla prima occasione utile, chiudendo il parziale 6-2. Nel secondo set l’inerzia sembra cambiare: Bergs alza il ritmo e nel settimo gioco si procura due palle break, trasformando la seconda grazie a un tennis propositivo e aggressivo. Tuttavia, l’immediato contro-break riporta il punteggio in equilibrio sul 4-4. Il belga continua a spingere in risposta, ottiene un nuovo break dopo uno scambio di altissima intensità e va a servire per il set, ma ancora una volta non riesce a difendere il turno di battuta e de Minaur riaggancia sul 5-5.
Il numero 8 del mondo rischia di nuovo nel gioco successivo, quando Bergs ha due chance per tornare avanti, ma questa volta l’australiano si salva e si porta 6-5. Nel dodicesimo game è il belga a cedere sotto pressione: una serie di errori concede due match point all’Australia, e de Minaur sfrutta il secondo, chiudendo 6-2 7-5 in un’ora e mezza. Con questa vittoria l’Australia riequilibra il tie sul 2-2, e de Minaur si prende la rivincita immediata dopo la sorprendente sconfitta subita contro Raphael Collignon.
[BEL] R. Collignon b. [AUS] A. Vukic 6-7(5) 6-2 6-3
Match adrenalinico, dove entrambi i giocatori hanno espresso un livello altissimo di gioco e uno spirito altamente combattivo. Il primo set si apre con un break per parte, poi il gioco scorre rapido ed equilibrato, con entrambi solidi al servizio e Collignon particolarmente incisivo nei propri turni. La tensione sale nel decimo game, quando il belga si procura due set point ma non riesce a concretizzare. Sul 5-5 è Vukic ad avere un’occasione di break, sprecata con un dritto facile in avanzamento che finisce in corridoio. La frazione si decide così al tie-break, costellato da sorpassi e controsorpassi: a spuntarla è l’australiano, che si impone 7-6, facendo esplodere la Ken Rosewall Arena.
Nel secondo set Collignon conferma le sue qualità di lottatore: parte subito forte, strappa il servizio all’australiano nel game inaugurale e consolida il vantaggio portandosi 2-0. Nel quarto gioco dà spettacolo con difese ostinate e colpi di classe, salendo 3-1. Ormai lanciatissimo, ottiene un altro break a zero con una sequenza di vincenti da antologia che lo spinge sul 5-2. Vukic, invece, cala vistosamente, meno reattivo e incapace di contrastare l’intensità del belga. Con il decimo ace, Collignon chiude il set 6-2, in una prestazione che il telecronista sintetizza con un’esclamazione eloquente: “Togli quella maschera e confessa al mondo chi sei!”.
Il terzo set si apre con lo stesso ritmo intenso dei precedenti. Collignon, in piena fiducia, annulla due palle break senza esitazioni e nel game successivo piazza un break a zero, volando 3-1 grazie al suo rovescio lungolinea, vera arma letale. Vukic prova a restare agganciato, ma il belga non concede spiragli e nel nono gioco piazza l’allungo decisivo: un secondo break che chiude i conti e gli consegna il match con il punteggio di 6-7(5) 6-2 6-3 in poco più di due ore di gioco.