M. Berrettini b. J. Munar 6-4 6-2
Il “Martello” torna a sorridere. Comincia con il piede giusto il cammino di Matteo Berrettini nell’Atp 500 di Tokyo, dove l’ex top 10 azzurro ha battuto all’esordio lo spagnolo Jaume Munar con il punteggio di 6-4 6-2 in un’ora e 36 minuti di gioco.
Per il romano si tratta della prima vittoria dagli Internazionali d’Italia, quando sconfisse al primo turno Jacob Fearnley nel maggio scorso. Un netto passo avanti rispetto al torneo di Hangzhou di settimana scorsa – dove venne subito sconfitto in due set da Svrcina – grazie al quale pone fine alla striscia negativa di sei sconfitte consecutive.
PRIMO SET – L’inizio di Berrettini è incerto: sciupa tre palle break nei primi due turni di battuta di Munar, mentre è costretto a salvarne tre nel quarto game. Ma Matteo esce dal torpore dei primi minuti nel quinto gioco, quando piazza il break decisivo del primo parziale. Berrettini è stato poi bravo a respingere il ritorno di Munar facendo affidamento sull’uno-due servizio e dritto, salvando tre palle break per confermare il vantaggio (4-2). Scampato il pericolo Matteo ha chiuso agevolmente per 6-4.
SECONDO SET – Nel secondo parziale Berrettini dilaga. Il tennista italiano martella col dritto piallando il campo da gioco, al che Munar può solo cercare di limitare i danni. Il break arriva subito in apertura. Nel quarto gioco lo spagnolo avrebbe opportunità di contro-break per via di qualche gratuito di troppo del romano, il quale, lucidamente, si salva aggrappandosi alla prima palla. Berrettini avrò il tempo breakkare ancora Munar nel quinto game, chiudendo successivamente per 6-2.
Il servizio ha svolto un ruolo cardine per l’ex finalista di Wimbledon: Matteo ha servito 9 ace in 9 turni di battuta senza commettere neppure un doppio fallo, servendo il 58% di prime palle con il 79% dei punti. Ma il dato più interessante è che ha annullato tutte e 8 le palle break concesse al rivale.
Agli ottavi Berrettini è atteso dal vincente del match tra Casper Ruud, testa di serie numero 4, e la wild card giapponese Shintaro Mochizuki.
