Frizzante, mai banale e soprattutto lucido. Specialmente quando non ha una racchetta tra le mani, lì è diverso. E’ uno dei temi affrontati da Daniil Medvedev in conferenza stampa dopo la vittoria all’esordio contro Cameron Norrie all’ATP di Pechino, il 500 che lo ha visto cedere solo in finale davanti a Jannik Sinner due anni fa. Il russo ha sottolineato come le cose non siano andate per il verso giusto nella stagione corrente, senza riuscire a individuare le cause dietro ai risultati deludenti di questo 2025.
Un’annata pessima che lo ha portato a interrompere il rapporto con Gilles Cervara dopo 8 anni, per affidarsi a Thomas e Rohan Goetzke con cui, a detta del diretto interessato, proverà fino a fine stagione. Tristemente agli onori della cronaca la sfuriata all’US Open nel primo turno contro Benjamin Bonzi, il moscovita ha evidenziato come il tennis lo porti a essere cattivo protagonista di questo genere di intemperanze.
D. Hai dichiarato di aver avuto un bell’allenamento a Monaco prima di venire qui. Ora hai giocato tre match in Cina. Pensi che il tuo tennis sia già tornando?
Daniil Medvedev: “Non ancora. Sono molto lontano da ciò. E’ un processo che va avanti passo dopo passo. A volte c’è un grande divario. Non lo sai mai. Al momento è passo dopo passo. Oggi, ad esempio, penso di aver giocato meglio rispetto ai due match a Hangzhou. Sono felice e non vedo l’ora di fare un po’ meglio nel prossimo match.”
D. Quando partecipi a tornei come questo dove hai avuto grandi risultati in passato, pensi a quei risultati ? Pensi di aver bisogno di quel livello per vincere? In quanto al sodalizio con Thomas e Rohan Goetzke, quale sarà il loro ruolo? Quale sarà la differenza rispetto a quello che faranno?
Daniil Medvedev: “Quando vengo qui non penso ai risultati degli scorsi anni perchè ero in una posizione diversa. Venivo qualche volta dopo la finale all’US Open. Lo scorso anno ho perso ai qurti, ma contro Jannik Sinner. Perdevo solo con Jannik e Carlos Alcaraz. Ora sono in una situazione differente. Ho bisogno di ritrovare il mio gioco passo dopo passo. Solo allora potrò rincontrare giocatori come Carlos e Jannik nel torneo (sorride). Su Thomas e Rohan, è solo l’inizio. E’ difficile dirlo esattamente. Fino alla fine della stagione stiamo solo provando. Certamente Rohan non potrà viaggiare quanto Thomas. Quella con Thomas sarà più una base giornaliera, Rohan ci sarà qualche volta, parlando di ciò che pensa. Sin qui è stato fantastico e divertente lavorare con loro.”
D. Al momento, ti sembra di avere le idee chiare su ciò che devi fare, ma hai solo bisogno di tempo? Ti sembra di essere ancora alla ricerca di un progetto e di una strategia da seguire?
Daniil Medvedev: “Non c’è ancora chiarezza. Non ancora. Ma ci sto provando. Non sono così lontano dal trovarla. Ci vorrà tempo, servirà dedizione, magari non ne ho avuta abbastanza. Penso di essere sempre stato uno con dedizione, ma forse ho avuto dedizione in un altro modo, cosa che non ho avuto quest’anno. Ho dedizione, l’ho sempre avuta. Forse non l’ho incanalata nel giusto modo. Forse dovevo cambiare direzione e dedicarmi a questo progetto. È quello che sto cercando di fare passo dopo passo adesso. Come dicevo, quello che mi rende fiducioso è stato l’allenamento a Monaco, dove non c’era nessun torneo in arrivo, senza stress né telecamere. Sono stato in grado di mettere in pratica un livello eccezionale di tennis, è ancora in me. Devo solo trovare il modo di replicarlo in un campo di tennis, nei tornei ovviamente.”
D. Parlando di dedizione, quello che abbiamo visto quest’anno non è il Daniil Medvedev che tutti conoscono, quindi sei arrivato al punto di sentirti davvero preoccupato che le cose non stessero andando come al solito? Non lo dico in senso negativo, ma quanto ti ha distratto l’allargamento della tua famiglia?
Daniil Medvedev: “E’ il bello del tennis, ma anche la cosa più difficile e scusate se alle volte esagero, mi comporto in modo un po’ folle in campo. Molti amatoriali vengono da me in Francia o a Monaco. Vengono e dicono “Guarda, sono come te, sono calmo. Normalmente sono calmo. Per strada, sono calmo. Litigo con mia moglie, e sono calmo. Poi vado a giocare a tennis e impazzisco”. Il tennis può farti impazzire. Non lo so perchè mi fa impazzire. Mi chiedi perchè ho avuto un brutto anno? Non conosco la risposta esatta. Può essere la mia seconda figlia. Può essere la mia relazione con Gilles Cervara, non lo so. Può essere che invecchiando penso molto di più rispetto a quando ero giovane. può essere solo sfortuna o che fisicamente non mi sentivo bene. Non si sa. Non ho una risposta alla tua domanda sulla famiglia allargata, amo le mie due figlie e amo mia moglie. Non è un problema per me. Anche se giocassi male perchè ho una seconda figlia, sono felice di ciò e non mi importa. Ovviamente ero preoccupato e sono ancora preoccupato. Sto cercando un modo per dimostrare a tutti che sono capace ancora di grandi cose.”