Lorenzo Musetti avanza ai quarti di finale del China Open. Eppure a tenere banco non è solo la convincente vittoria su Adrian Mannarino. Nel corso del match d’esordio contro Giovanni Mpetshi Perricard, il numero 9 del mondo si è lasciato scappare una frase infelice sul pubblico cinese presente sugli spalti. Neppure le scuse prontamente fatte recapitare tramite un post sui social gli hanno risparmiato un’accoglienza assai frizzante.
Nel momento in cui Lorenzo ha messo piede in campo, si sono sentiti alcuni fischi da parte degli spettatori. Ma non solo. Durante i turni di servizio dell’azzurro, si sono uditi ironici colpi di tosse, anche se poi alla fine qualche applauso è comunque arrivato dalle tribune. Soprattutto dopo che l’italiano ha ribadito le sue scuse scrivendo “Sorry!” sulla telecamera.
Dopo il suo incontro di ottavi di finale, Musetti ha parlato ai microfoni di Spazio Tennis. “Ovviamente mi aspettavo questo tipo di reazione dei tifosi (i fischi, ndr). Credo di essermelo meritato da un certo punto di vista, per questo a fine partita ci ho tenuto a fare le mie scuse personalmente al microfono. In aggiunta a quelle sui social, spero che possano essere apprezzate” ha chiarito ancora una volta.
Poi l’attenzione si riposiziona sul tennis giocato: “Tornando al match, sono stato bravo a disinnescare il suo servizio, soprattutto lo slice mancino da sinistra” ha analizzato. “Non è stata una partita facile da gestire, sotto tutti i punti di vista. Parlando di tennis, però, ho avuto buone sensazioni: il dritto ha funzionato e da subito sono riuscito a comandare”.
Per ciò che concerne l’allarme scattato ieri dopo la notizia dell’allenamento saltato, Lorenzo ha fatto chiarezza: “Ho deciso di prendermi un giorno off per recuperare a livello fisico e mentale: contro Mpetshi Perricard avevo speso tanto”.
Poi Musetti ha guardato al futuro. Ad attenderlo c’è Learner Tien, contro cui non hai mai giocato prima e che ha negato il derby azzurro ai quarti. “Il quarto di finale contro Tien? Non mi ci sono neanche mai allenato, quindi sono curioso. Magari chiederò consiglio anche a Cobolli. Sicuramente è un ragazzo che ha grande potenziale ed è una partita che devo prendere con le pinze. Io, ovviamente, dovrò provare a far valere la mia forza: prendere iniziativa con il dritto sarà fondamentale”.
È proprio questo uno degli aspetti su cui sta lavorando insieme a Simone Tartarini: “A Cincinnati abbiamo fatto un cambiamento importante al servizio, sta dando i suoi frutti e continuiamo a lavorarci su. Poi, più che a livello tecnico, sto seguendo discorsi di tattica e atteggiamento. Prendere più rischi ed essere più coraggioso sono due aspetti importanti. Quando lo faccio, vedo la differenza. Questo mi aiuterà ad alzare la mia classifica”.
Classifica che, ricordiamolo, lo vede stabile alla nona posizione, con l’ottava piazza di Jack Draper a portata di mano. E anche la Race sorride come mai prima. Torino e le ATP Finals si fanno sempre più nitidi.
