Shanghai, la megalopoli più popolosa al mondo, cuore economico della Cina, vero ponte con l’occidente, tanto da essere chiamata la “Parigi d’oriente”, vuoi per la sua magnificenza, vuoi per la sua eleganza è l’appuntamento fisso che si staglia nel cuore dell’autunno tennistico, penultimo 1000 della stagione proprio prima di quello che fu Parigi-Bercy e che oggi si gioca nella moderna arena de La Défense Arena di Nanterre. Passaggio obbligato per tanti, ma soprattutto termometro dello stato di forma generale del movimento a fine stagione. Il 1000 cinese accoglie quest’anno una pattuglia azzurra numerosa e variegata: Musetti e Sinner, (il cui percorso abbiamo analizzato qui), rappresentano i fari della spedizione, ma anche gli altri italiani hanno incroci stimolanti. Alcuni si giocano la possibilità di accumulare esperienza, altri potrebbero ritagliarsi uno spazio da protagonisti.
Arnaldi nella zona di Medvedev e Alcaraz
Nel primo quarto c’è Matteo Arnaldi, numero 73 ATP, che attende un qualificato al debutto. Una vittoria gli spalancherebbe subito le porte del secondo turno contro Alejandro Davidovich Fokina, top 20 stabile e testa di serie numero 18. L’azzurro si trova però in un tratto di tabellone che può diventare una salita ripidissima: terzo turno ipotetico contro Daniil Medvedev e, se mai ci arrivasse, un quarto di finale contro Carlos Alcaraz.
Sempre nella parte alta, attenzione a Luciano Darderi, forza numero 26 del seeding. Per lui debutto al secondo turno contro il cinese Bu Yunchaokete o l’argentino Juan Manuel Cerundolo. In caso di vittoria, l’argentino Francisco Comesana o un qualificato attendono Musetti: possibile, dunque, un derby tricolore al terzo turno. In palio ci sarebbe un ottavo di finale contro Felix Auger-Aliassime o Jakub Mensik, prima di un eventuale incrocio con Alexander Zverev.
Berrettini sulla strada di Ruud e Shelton
Nella parte bassa la concentrazione azzurra è più folta. Matteo Berrettini, semifinalista a Shanghai nel 2019, pesca al primo turno Adrian Mannarino: unico precedente datato Australian Open 2018, quando il francese si impose in tre facili set. Al secondo turno ci sarebbe Francisco Cerundolo, e un eventuale terzo vedrebbe all’orizzonte Casper Ruud. Da lì in poi, la strada potrebbe portare a Ben Shelton, numero 6 del mondo, al rientro dopo l’infortunio.
Cobolli e Sonego nell’ottavo di Djokovic
Il quarto di tabellone presidiato da Novak Djokovic ospita Flavio Cobolli e Lorenzo Sonego. Il romano d’adozione, testa di serie numero 25, parte direttamente dal secondo turno e affronterà Jaume Munar o Marton Fucsovics. Sulla sua strada, in un ideale terzo turno, Andrey Rublev (già battuto da Cobolli ad Amburgo e Pechino). E, più avanti, l’incrocio di lusso con Djokovic, che il romano ha già affrontato a Wimbledon in un quarto di finale Slam.
Sonego invece comincerà contro un qualificato, per poi trovare subito Frances Tiafoe (i precedenti sono 3-1 per il torinese). In caso di vittoria, al terzo turno lo aspetterebbe proprio Nole, con cui è in parità negli scontri diretti (1-1).
Nardi e Bellucci nel quarto di Sinner
Luca Nardi e Mattia Bellucci, infine, sono capitati nel settore dominato da Sinner. Il marchigiano se la vedrà all’esordio con Sebastian Ofner, che l’ha già battuto due volte sul duro nei Challenger del 2023. In caso di vittoria, Nardi affronterebbe Giovanni Mpetshi Perricard, prima di un eventuale terzo turno da sogno contro Taylor Fritz.
Per Bellucci l’inizio è con Adam Walton, avversario già superato nelle qualificazioni di Atlanta 2024. In caso di conferma, al secondo turno ci sarebbe Tomas Machac e, a seguire, un potenziale incrocio con Alexander Bublik.
Qualificazioni: Zeppieri fuori, c’è Napolitano
Capitolo qualificazioni: Giulio Zeppieri, fresco del titolo Challenger vinto proprio a Shanghai poche settimane fa, è uscito subito contro Dalibor Svrcina. Resta in corsa Stefano Napolitano, ammesso con ranking protetto: al debutto lo aspetta Rinky Hijikata, seconda testa di serie, con in palio l’accesso al turno decisivo contro James Trotter o Tristan Boyer.
