Roger Federer, in un’intervista al Sonntagszeitung, non si sente di escludere una sua partecipazione ai play-off di Coppa Davis di settembre: “Può essere che giochi, ma può essere anche che non giochi”
A Dubai, meno di un mese fa, Roger Federer aveva detto che per tutto il 2015 non avrebbe partecipato alla Coppa Davis. La Svizzera, campione in carica, ha quindi affrontato il Beglio senza il suo numero 1 (e senza il numero 2, Stan Wawwrinka) venendo eliminata al primo turno. Il prossimo impegno dei rossocrociati è il play-off di settembre e Federer non dà per scontato che non ci sarà e lo ha raccontato a René Stauffer del Sonntagszeitung: “Non so davvero cosa succederà. Può essere che ci sia, oppure che non ci sia. Però vorrei che questa domanda non mi fosse più posta. Non è un tema che voglio affrontare poco prima di una partita“. Lo svizzero ha anche parzialmente corretto il tiro sulla Coppa Davis, quando aveva detto che giocare la Coppa Davis era stato un peso: “È stata una frase che ho detto a Dubai e non aveva a che fare con il mio match. Ho risposto senza rifletterci molto perché tutto ciò che volevo era farmi una doccia e rilassarmi. Forse avrei dovuto pensarci meglio“. Ad ogni modo Federer rifila qualche stilettata all’ITF che obbliga i giocatori a partecipare alla Coppa Davis per poter essere convocabili alle Olimpiadi (“Lo trovo strano, è come essere incatenati“) e poi rincara la dose: “Il problema è che non puoi mai dire nulla contro la Davis. L’ITF si nasconde dietro l’affermazione che solo in Coppa Davis giochi per il tuo Paese ma io non sono d’accordo, è una follia. Io sono Roger Federer e gioco sempre per la Svizzera e sono sempre orgoglioso di farlo, non solo in Coppa Davis“.
