Zelijko Franulovic: "Vogliamo crescere, senza perdere la nostra identità"

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Zelijko Franulovic: “Vogliamo crescere, senza perdere la nostra identità”

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Il direttore del Master 1000 di Montecarlo si è concesso per alcune dichiarazioni sun numeri, lo stato di forma e le prospettive future del torneo

Zelijko Franulovic:”Vogliamo Mantenere la nostra identità!”

Come sempre impeccabile nel suo completo firmato, Zelijko Franulovic ha presenziato al sorteggio del tabellone della kermesse nel principato, al fianco del campione in carica Stan Wawrinka. Interrogato circa le sue sensazioni sull’edizione di quest’anno, Franulovic è apparso soddisfatto e ottimista: “Siamo partiti benissimo, le vendite sono eccellenti e siamo molto vicini al sold out; c’è aria di nuovo record, l’anno scorso gli spettatori totali sono stati circa centotrentamila, prevediamo di infrangere questo muro in questa settimana”. Lo Yacht Club di Montecarlo, vero gioiello di stile e architettura affacciato sulla baia, fa da sfondo all’intervista. “Il pubblico non è mai venuto meno, anzi l’affluenza è in aumento stagione dopo stagione. Da parte nostra c’è la volontà di migliorare ogni aspetto, strutture, accoglienza, comfort; inoltre, il tifo italiano è da sempre uno dei nostri punti di riferimento, come dimostra anche la conferenza stampa che ogni anno teniamo a Milano, oltre ai vari sponsor tecnici e non che firmano il torneo. In ogni caso, un torneo come il nostro deve puntare ad un’estensione globale e non settoriale; abbiamo registrato più di ottanta nazionalità diverse nel pubblico, direi che siamo sulla buona strada”. L’ultimo quesito, quando l’aperitivo inizia ad allietare stampa e protagonisti del draw, è rivolto al futuro: “Vogliamo lavorare sui dettagli; importanti lavori di ristrutturazione sono già stati effettuati, ora bisogna concentrarsi sui particolari. Abbiamo in programma la costruzione di una palestra per i giocatori, impianti medici migliorati e altre modifiche per fare ulteriori step in avanti; tuttavia non ci interessa paragonarci ai mille americani, perché facendolo rischieremmo di snaturare l’identità del nostro torneo”.

 

 

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