Wertheim: "Nadal-Djokovic, rivalità che non piace"

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Wertheim: “Nadal-Djokovic, rivalità che non piace”

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TENNIS – “Nadal e Djokovic si sono affrontati 39 volte, il serbo ha un bilancio migliore rispetto a Federer negli scontri diretti. Ma Federer-Nadal è considerata la più grande rivalità del nostro sport. Razionalmente, Nadal-Djokovic dovrebbe essere la rivalità definitiva. Ma semplicemente non piace abbastanza” scrive John Wertheim sulla sua Mailbag su Sports Illustrated. 

Con la conclusione delle  Barclays ATP World Tour Finals di Londra, è tempo di tirare le somme sulla stagione tennistica appena conclusa, ma è soprattutto un’ occasione per analizzare una volta di più il ruolo di Nadal, Djokovic e Federer nel tennis attuale; non si sottrae all’insidioso compito Jon Wertheim ,senior editor per Sports Illustrated.

Quando ci si vuole addentrare in un percorso affascinante ma tortuoso, ove i dati numerici dicono tanto ma non dicono tutto , è forse bene incominciare dalla fine; Rafael Nadal e Novak Djokovic, assoluti protagonisti del 2013, si sono affrontati anche nell’atto conclusivo della Masters Cup (per gli aficionados che ancora preferiscono chiamare così le Finals) e incontrandosi per la trentanovesima volta in carriera hanno fatto registrare il record, ennesimo, dell’era Open.

Nadal e Djokovic hanno giocato più volte di chiunque (39 appunto) nell’ era Open e questa rivalità sembra essere molto più competitiva di quella tra Nadal e Federer. Lo spagnolo è in vantaggio con entrambi, ma nel primo caso 22-17, nel secondo 22-10 “ esordisce il columnist nella sua consueta tennis Mailbag.

Si sono incontrati nella finale di ogni torneo del Grande Slam (Federer e Nadal non si sono ancora incontrati agli US Open), si sono affrontati anche al Masters, hanno fissato record straordinari e ogni volta che si sono trovati l’uno di fronte all’altro è sempre stato estremamente raro individuare il serio favorito alla vittoria; tuttavia questa grande rivalità sembra ancora essere in secondo piano  rispetto a quella tra Federer e Nadal”.

Ma sulla questione Wertheim è in imbarazzo: “Lunedì Djokovic ha battuto Nadal per la terza volta nel 2013 , pareggiando di fatto il computo degli scontri diretti per quest’anno.  Inoltre sono nati ad appena un anno di distanza, quindi sono entrambi nella miglior fase delle rispettive carriere e sentiremo parlare di loro ancora per molto. Quindi perché questa non è sbandierata come la più grande rivalità dello sport, o almeno del tennis? Onestamente sono perplesso. Perché molti la considerano in secondo piano rispetto a quella tra Federer e Nadal?”.

Alla domanda retorica segue una risposta dettagliata . “Ritengo che Nadal-Federer è (era?) un contrasto vivido di stili –la grazia spontanea di Roger contro il faticoso tennis di corsa di Rafa, il divino contro il terraiolo, il destro contro il mancino, il tennis che talvolta può essere di volo contro un tennis agonistico  e da combattimento. Potrei scriverne un libro su quest’argomento ma la verità è che la rivalità tra Nadal e Djokovic esce sconfitta dal paragone”.

Ad ogni modo la supremazia della rivalità Federer-Nadal non prescinde dai fan e Wertheim lo sa : ”I loro ammiratori li hanno seguiti con passione, si sono spesi emotivamente e mentalmente per anni pur di seguire le sorti del loro beniamino. Ora in loro è subentrata una sorta di stanchezza, riesce difficile investire altro tempo ed energie in una nuova rivalità; per questo Nadal e Djokovic non hanno la stessa risonanza fuori dal campo. Va detto che le partite di questi ultimi poi  non sono il massimo, sono lunghe e combattute certo, ma non offrono lo stesso confronto di stili e non è abbastanza”.

“Empiricamente e razionalmente, Nadal-Djokovic dovrebbe essere la rivalità definitiva. Ma semplicemente non piace abbastanza ,ecco tutto” La sentenza del columnist.

Se però il primo posto spetta ai dioscuri Federer-Nadal, non si può non prendere in esame la grande macchia che entrambi presentano sul loro curriculum. Il record negativo di Federer negli scontri diretti con Nadal (10- 22) e la mancata vittoria di Nadal alle ATP World Tour Finals, quinto torneo per ordine d’importanza dopo gli Slam.

Wertheim è chiaro. “Inutile girarci attorno, il record negativo di Roger è una grande macchia per il suo blasone , un vero neo nel suo curriculum ed ogni altra metafora di questo tipo andrebbe bene. Ciò però non lo esclude dal novero di chi potrebbe fregiarsi del titolo del più grande di tutti i tempi. Allo stesso modo, il fallimento di Rafa a vincere un titolo alle Finals non è insignificante perché, oltre a competere contro i migliori sette della stagione , si tratta di un torneo che suona come un lascito per i posteri. Certo non è semplice avere ancora benzina nel serbatoio dopo che sei in viaggio da 10 mesi ma in ogni caso nemmeno questa lacuna vanifica gli altri successi di Nadal. Non lo estromette dal contenzioso GOAT.”

Se però devo dire la mia e se sono costretto a scegliere, direi che il triste record di Federer contro il suo principale rivale è decisamente il più negativo tra i due” la chiosa finale. Luci ed ombre della vera rivalità del tennis moderno.

Andrea Pagnozzi

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