Atp Marsiglia: la finale sarà tra Gulbis e Tsonga

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Atp Marsiglia: la finale sarà tra Gulbis e Tsonga

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TENNIS – Ernests Gulbis disputa un match impeccabile e travolge Richard Gasquet 6/3 6/2. Il lettone è stato perfetto con tutti i colpi e piazza 15 ace. Tsonga fa valere l’esperienza vincendo 7/6 7/5 contro la sorpresa del torneo il tedesco Struff e accede così alla finale dell’Open 13 per il secondo anno di fila. Da Marsiglia, Laura Guidobaldi

(3) E. Gulbis b. R. Gasquet (1) 6/3 6/2
Derby del talento e del tocco tra Gasquet e Gulbis quest’oggi in una semifinale che entrambi raggiungono per la prima volta qui all’Open 13 di Marsiglia.
Si comincia subito con un gioco di fino da parte di entrambi i giocatori, che danno sfogo a tutto il loro miglior repertorio. Gulbis mette l’acceleratore sia con il servizio che con il dritto. Allo stesso tempo, fa muovere tantissimo Richard chiamandolo a rete con smorzate calibrate e velenose. Ma anche il francese, appena Ernests perde leggermente campo, avanza e chiude con le volé perfette.

Gli spettatori del Palais des Sport oggi sono certamente più numerosi rispetto agli altri giorni della settimana; tuttavia, lo splendido sole provenzale che brilla su Marsiglia – e per giunta di sabato – ha spinto senza dubbio molti potenziali spettatori a disertare gli incontri. Ad ogni modo, quelli che non hanno saputo rinunciare al tennis, sostengono con ardore il loro Richard, acclamandolo a più non posso con ripetuti “Allez Richard!”. E questo ancora di più quando il lettone mette a segno il primo break del set portandosi poi 2-0. Ernests è davvero lanciatissimo, soprattutto con il dropshot e gli ace che gli assicurano tanti punti. Richie gioca bene ma forse resta troppo dietro la linea di fondo, pressato senza sosta dal lettone che non tarda a salire 3-0. Grande tifo e sostegno per il tennista di casa, anche perché Gulbis ottimizza ancora il vantaggio conquistato all’inizio portandosi sul 4-1.
Richard in effetti appare meno dinamico e resta troppo arretrato. Adesso i suoi colpi non fanno male al lettone che, invece, è estremamente incisivo e risolutivo con tutti i fondamentali. Gasquet continua a commettere alcuni errori di troppo, producendo un tennis nettamente meno efficace riespetto a ieri.
Stanchezza, difficoltà a trovare le misure?

Comunque sia, anche il suo rovescio esemplare è, sì, esteticamente sempre meraviglioso ma quest’oggi non gli procura i tanti punti sperati. Ernests si apre benissimo il campo già con il servizio, a volte devastante, per poi chiudere il punto o a rete o con un fendente di dritto. E Sale ancora sul 5-2.
Il pubblico non smette di incitare Richard che sembra far fatica a trovare aggressività e profondità di palla. Infatti, se le palle di Ernsts rimbalzano quasi sempre pesantissime in prossimità della linea di fondo, quelle di Gasquet  arrivano quasi sempre nella metà campo.

Alla fine, grazie a un ace a 215 km/h Ernest Gulbis si aggiudica il primo parziale per 6/3.
Ancora errori per Gasquet mentre il tennista di Riga continua a martellare, questa volta con il rovescio, in tutti gli angoli del campo. Gli “Allez Richard” risuonano a più non posso sul centrale ma non c’è niente da fare: il francese, da 40-30, subisce il break in apertura di secondo set.
C’è da dire che Gulbis, almeno per il momento, disputa un match perfetto, senza alcuna sbavatura. Gasquet tenta di reagire tenendo la battuta successiva e avvicinandosi 1-2.

Gli spettatori, nel frattempo sempre più numerosi sugli spalti, non smettono di acclamarlo, esultando all’impazzata ad ogni suo punto. Il lettone però continua ad essere impeccabile e prende le distanze sul 4-1. Il transalpino, pressato da Ernests, continua a commettere ancora tanti errori mentre il lettone mantiene la sua grande precisione e potenza con tutti fondamentali. Con un altro ace Gulbis vola sul 5-1. Richard riesce a tenere il proprio servizio e va 2-5. Non basta. A zero e con l’ennesimo ace, Ernest Gulbis approda alla finale qui a Marsiglia vincendo 6/3 6/2. Match perfetto per lui, impeccabile e travolgente al servizio così come con tutti gli altri colpi. In conferenza stampa Gasquet ha riconosciuto la grande forma dimostrata in campo oggi del suo avversario : “Oggi è stato semplicemente più forte di me. Non c’è altro da dire. Con il servizio che ha e indoor era ancora più complicato. È andata così ho fatto del mio meglio ma oggi è stato più forte. No, non ero stanco, mi sentivo bene ma lui è stato migliore”.

Dal canto suo Gulbis ha confermato la sua soddisfazione per un match in cui tutto ha funzionato: “Servizio, volé, oggi è andata davvero bene, mi sentivo in fiducia. Ero un po’ stanco da ieri e volevo accorciare un po’ gli scambi ma poi è andata molto bene”. E il Top 10, forse è vicino? “No, non mi piace parlare di questo. Non lo so. Adesso penso al match di domani. Per il resto si vedrà. Per domani, qualunque cosa accada, sono pronto (sorride)”.

(2) J.W. Tsonga b. J.L. Struff 7/6 7/5
Grande attesa per la seconda semifinale dell’Open 13, che vede opposti la grande sorpresa del torneo, il tedesco Jan-Lennard Struff e il detentore del titolo Jo-Wilfried Tsonga. Il tennista di Warsteim, che raggiunge a Marsiglia, per la prima volta in carriera, una semifinale di un torneo Atp, ha già ottenuto lo scalpo di altri 3 francesi durante la settimana: Guez, Benneteau e Llodra. Come affronterà oggi il n. 10 del mondo?

Apparentemente senza alcun timore reverenziale e concentrato. Infatti, c’è grande equilibrio nel primo set, tant’è che i due arrivano senza break sul 5-5. Il Palais adesso è gremito è gli appalusi per Tsonga sono alle stelle. Il tedesco Struff, 23 anni e n. 117 del mondo, mostra da subito cose pregevoli : un ottimo servizio dall’alto del suo 1,96 m e grande potenza, nonché grande abilità negli smash e alla volé. Le sue bordate fanno davvero “male” e Tsonga rimane spesso “fulminato” dalla sua battuta e dal dritto.
Anche il francese però sembra solido, soprattutto al servizio. Ma, ad un tratto, l’incontro viene turbato da un ospite alquanto inaspettato….”Batman” che, per parecchi minuti, svolazza tranquillo e forse anche un po’ intimorito sul centrale: infatti, un ignaro pipistrello va prima da Jo, poi passa dalla parte di Jan, poi va verso il pubblico, da una parte all’altra delle tribune, poi si avvicina rapidamente all’arbitro Carlos Bernardes che se la ride divertito, per poi ricominciare con il suo giretto ! Alla fine, si posa da qualche parte o forse esce da dove era entrato, con il divertimento del pubblico e il sorriso dei due giocatori che ci scherzano su.

Intanto si arriva al tie-break. E c’è una grande prodezza di Jo che recupera una volé praticamente finita e, con un pallonetto calibratissimo, rimanda indietro Jan che poi sbaglia. Il tedesco serve molto bene e, appena può, guadagna la rete per rubare il tempo a Jo. Questi, a volte, colpisce fuori misura ma anche Struff  “regala” qualcosa e si arriva così al 3-3. Il pubblico scoppia in un boato all’ace e alle volé del francese che si porta 5 punti a 3. Alla fine, grazie ad un altro servizio vincente il tennista di Le Mans riesce a chiudere il primo set vincendo 7 punti a 4.
Nel secondo set Tsonga si distrae subito perché commette 2 doppi falli e altrettanti errori, cedendo così il break al tedesco. Adesso però è Jo ad avere, per due volte, la possibilità del controbreak. Ma Jan-Lennard le annulla entrambe, inducendo all’errore il francese che si innervosisce. E, alla fine, Struff salva il servizio e si porta 2-0 per poi salire 3-1.

Entrambi ora concedono qualcosa di troppo, Jo strappando a volte con il dritto e il rovescio e Jan affossando la palla a rete rigido sulle gambe. Grazie però all’ottimo servizio, il transalpino accorcia le distanze e si avvicina sul 2-3. Ma anche Struff serve bene e si distacca ancora prima sul 4-2 e poi 5-3. Il 23enne di Warsteim spinge sempre tantissimo, non avendo paura di rischiare e questo lo induce spesso all’errore. Ed ecco che ora il francese ha 3 palle break dopo 3 gratuiti dell’avversario. Ma gliene basta una e, non solo c’è parità sul 5-5, ma Jo torna nuovamente in vantaggio nel match conducendo 6-5. Adesso Struff sembra aver perso misura e concentrazione, commette troppi errori sparacchiando fuori o a rete. Tsonga, invece, rimane concentrato, attento e attaccato allo score, cosa che gli permette, alla fine, di avere a disposizione 3 matchpoint. Jan ne annulla uno ma, affossando un rovescio a rete, scatena il boato del pubblico che acclama la vittoria di Jo-Wilfried Tsonga. Il n. 1 del mondo approda alla finale dell’Open13 per il secondo anno di fila e per la terza volta in carriera. Ad aspettarlo ci sarà l’imprevedibile e talentuoso Ernests Gulbis…

Laura Guidobaldi

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