Flavia Pennetta: "Mai avrei immaginato di arrivare in finale"

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Flavia Pennetta: “Mai avrei immaginato di arrivare in finale”

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TENNIS WTA PREMIER INDIAN WELLS – Semifinale F. Pennetta b. L. Na  7-6, 6-3

D. Sembri felice.
R. Lo sono (ride). Devo esserlo no? Cosa credi?

D. Cosa significa per te questa vittoria?
R. Beh, ovviamente è importante. È stata una buona partita. Credo di aver giocato davvero bene stasera. Abbiamo combattuto un po’, in Australia non avevo avuto alcuna possibilità. Oggi ho giocato molto meglio. Sono anche un po’ sorpresa, perché, all’inizio della settimana se mi avessi chiesto, Cosa ne pensi? Andrai in finale. Io ti avrei detto, non penso proprio (ride). Ma il mio tennis va bene, sono felice per come ho giocato. Ho lottato e ho cercato di fare del mio meglio. Quindi, ovviamente sono felice.

D. Sei stata abbastanza brusca e onesta con te stessa sulla qualità del match contro Stephens.
R. Beh, quello di ieri è stato un match completamente diverso. Dopo la partita non avevo delle buone sensazioni, ovviamente, ma c’erano delle condizioni differenti. Stasera il tempo era perfetto. Abbiamo giocato bene. Molto meglio di ieri.

D. Cosa farai adesso dovendo incontrare Aga in finale?
R. Cosa dovrei fare? Ci devo pensare adesso (ride)? No. Credo che dovrò essere aggressiva. Molto aggressiva. Dovrò cercare il vincente, ma non scambiare molto perché lei è un muro. Voglio dire, devo farlo sette volte il vincente contro di lei. Ma a Dubai ho giocato molto bene contro di lei, quindi spero di giocare allo stesso modo.

D. Quando pensavi al ritiro e poi hai deciso di continuare, qual è stato il tuo obiettivo? Voglio dire, stai raggiungendo dei risultati migliori ora rispetto a prima.
R. L’anno scorso pensavo, Ok, se chiudi l’anno fra le prime 100, andrà bene. Ho chiuso al 29esimo posto, mi pare, quindi molto meglio (ride). E quest’anno non ho pensato a voler essere 50 o 20, non mi importa. Ho lavorato tanto per migliorare il gioco in alcuni punti, per cercare di essere più aggressiva. Adesso è lo stesso, cioè non ho un obiettivo preciso. Non ho mai fatto grossi calcoli. Sono sempre stata così.

D. Il supporto del pubblico ti ha aiutato stasera o eri concentrata su te stessa?
R. No. Il pubblico negli Stati Uniti è sempre stato molto carino con me. Devo dire che mi sostiene sempre, anche quando gioco contro una tennista statunitense. Come ieri, non erano completamente per la Stephens. Cioè, erano più o meno anche per me. Anche a New York sono fantastici con me. Ogni volta sono – ricordo un match contro Zvonareva. Voi lo ricordate?

D. Lo hai rivisto quel match e …
R. Lei diventava pazza (ride).

D. Roberta e Francesca hanno vinto le loro prime partite della stagione in questo torneo. Ti senti come, Bene, ora devo fare qualcosa di spettacolare?
R. No, no, penso sia stata davvero dura per entrambe. Non è facile quando perdi, perdi e continui a perdere. Pensi che non tornerai a vincere. So cosa si prova, perché una stagione ho perso nove primi turni di fila. È davvero difficile. Quindi sono molto contenta per loro, e credo debbano trovare il modo di sistemare le cose e giocare meglio. La stagione è ancora lunga. Abbiamo appena iniziato, abbiamo ancora sette o otto mesi, più o meno.

D. Com’è stato per te? Sei stata la prima a venire fuori in Italia, ad entrare in top 10, e poi sono arrivate Sara, Francesca e Roberta.
R. Per l’Italia è momento importante. Hanno aspettato questo momento per tanto tempo, nel momento in cui è successo, sono impazziti. Ma è stato bello, perché ero negli Stati Uniti quindi non ho percepito bene quello che succedeva. In Italia se ne parlava molto. Forse troppo. Quindi è stato un bene essere lontana da tutto. Ma è bello, perché credo che in quel momento tutti pensavano che potevamo farcela. Anche Francesca, Sara e Roberta. Credo che negli ultimi 6 anni abbiamo fatto delle grandi cose nel circuito femminile, e adesso anche con gli uomini. È una cosa bella per l’Italia (ride).

D. Parlando degli uomini, com’è stato il supporto di Fabio?
R. Mi ha detto, buona fortuna, e io l’ho invitato a restare per la finale (ride).

D. Sono sorpreso che sia rimasto e non sia andato a Miami.
R. No credo che si allenerà qui fino a Domenica. Credo che vadano via domenica, ma non ne sono sicura.

D. Gli comprerai un nuovo biglietto aereo?
R. Devo parlare con lui. Forse con il suo coach, non con lui. Devo convincere Perlas.

D. Parlando del tuo coach, lo hai chiamato di nuovo quando stavi per servire per il match.
R. Lui mi ha chiesto, vuoi che venga? Io ho detto, Ok, vieni.

D. E hai perso il servizio di nuovo.
R. Ma credo sia normale. Voglio dire, anche prima ero… Ma non è colpa sua, è colpa mia.

D. Quante volte ti chiede se vuoi che venga in campo?
R. A volte capita. Quando deve dirmi qualcosa di molto importante o qualcosa…

D. Credi che tu oggi abbia raggiunto il tuo livello migliore di tutto il torneo anche se ci sono stati molti break al servizio?
R. Ho giocato davvero bene. Anche la partita con Stosur credo sia andata bene. Abbiamo avuto un buon momento. Anche con la Giorgi. Lei ha fatto molti errori, ma io sono stata abbastanza costante. Credo che quello di stasera sia stato il migliore.

D. Credi che le statistiche a volte mentono? Voglio dire, se le guardiamo, Li Na ha fatto 50 errori fra gratuiti e doppi falli, e qualcuno può pensare non sia stato un gran match. Tu invece dici che è stata una partita di ottima qualità. Così come lei.
R. Sbagliamo, ma facciamo degli errori perché cerchiamo di trovare il colpo vincente. Io credo sia andata bene, ma ovviamente più provi più capita di sbagliare. Credo che entrambe non abbiamo servito bene, ma il nostro torneo è stato straordinario. Lei è stata davvero brava. Ogni volta sentivo la pressione di dover servire, e mi è successo durante tutto il match, e ho pensato fosse lo stesso per lei.

D. In America hai raggiunto i tuoi migliori risultati. Cosa c’è fra te e l’America…
R. Devo venire più spesso, no? Non credi?

D. Quando lascerai il tennis pensi di vivere qui?
R. Nah. (ride). In realtà questo è il primo anno in cui gioco così bene in questi tornei. Di solito non gioco così bene. Gioco bene durante l’estate. Mi piacciono i tornei americani. Ma non c’è una ragione. Semplicemente gioco bene.

D. Qui ti senti più rilassata?
R. No, no, mi sento allo stesso modo. Ma a volte hai – non so, è la tua settimana e devi provare a fare di tutto.

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