WTA Miami: Settebello per Serena, Li Na dura solo un set

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WTA Miami: Settebello per Serena, Li Na dura solo un set

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TENNIS WTA PREMIER MIAMI – Per la settima volta Serena Williams è regina di Miami. Nel primo set Li Na ha servito due volte per il set, subendo poi un parziale di 11 giochi a 1. Per l’americana si tratta del titolo n. 59.

[1] S.Williams b [2] Li Na 75 61

Molti si aspettavano una carneficina, visti i precedenti (10-1 per Serena), ed invece abbiamo avuto una partita. Quantomeno un set, di grande intensità, se non proprio di straordinario tennis. Poi è intervenuta una combinazione di fattori, quali le impareggiabili doti tecniche ed agonistiche di Serena Williams e l’incapacità di Li Na di approfittare di un inizio letargico della n.1 del mondo per scippare il primo set e mettere un po’ di pressione su Serena. O almeno provarci. Perché il problema sta proprio lì (se mi si scusa il gioco di parole): Serena sembra sempre completamente calma, non si fa mai cogliere dal panico, consapevole che il risultato della partita dipende in gran parte da lei, dal suo livello di gioco, che se portato alle vette di cui è capace, non può essere contrastato da nessuna avversaria.
E di contro, le sue rivali giocano sempre con l’angoscia di questa tigre che potrebbe risvegliarsi da un momento all’altro, cosa che le rende vulnerabili a se stesse, alle proprie insicurezze, prima ancora che a Serena.

Il match come detto si è consumato tutto nel primo set, durato ben 1 ora e 13 minuti. L’inizio è tutto per Li Na, che si porta subito 2-0, ma non velocemente come avrebbe dovuto e potuto: i primi game durano 10 minuti, si vede subito che Serena non è a suo agio, litiga con il vento sul lancio di palla del servizio, ha una percentuale di prime palle patetica (38%), e commette errori su errori specialmente sul diritto (tre consecutivi per concedere il break nel game d’apertura, durante il quale ha anche insolitamente cambiato racchetta). I game sono comunque tutti molto combattuti, specialmente quelli sul servizio di Serena; Li Na annulla tre palle break per il 2-2 con tre splendidi colpi vincenti e sembra perfettamente a suo agio sul campo, dove a dispetto del vento fa un caldo molto umido e fastidioso.
Dopo i primi cinque game Serena prova ad alzare la parabola dei suoi colpi per limitare gli errori gratuiti, ma con pochi risultati. I minuti passano, si ha la sensazione che prima o poi Serena inizierà a spingere sull’acceleratore, ma invece è Li Na che conquista un nuovo break per andare a servire per il set sul 5-2 pesante. La statunitense capisce che più gli scambi si allungano, maggiori sono le occasioni per lei di commettere un errore, per cui decide di andare in forcing sulla risposta, e la tattica paga dividendi: il primo controbreak arriva subito nel game successivo, un rovescio lungolinea cancella il set point a Li Na sul 5-4, e con un parziale di 10 punti a due Serena si porta in vantaggio per 6-5. Qui si gioca il game chiave di volta del match, un game da 18 punti, nel quale la cinese ha quattro opportunità per agguantare il tie-break, tutte negate o dal forcing di Serena o da una sua decisione molto avventata (quella di fermare il gioco per chiamare il “Falco” su un pallonetto in recupero di Serena che è poi risultato ampiamente in campo). Anche due set point per la Williams se ne vanno come sono venuti, il secondo del quale cancellato da una splendida seconda di servizio esterna, ma sul terzo a Li Na non riesce una difficile volée bassa di diritto e le sue speranze di conquistare il set si infrangono in rete come la sua volée.

Dopo una lunga pausa fisiologica per entrambe le giocatrici, il secondo set si apre come si era chiuso il primo, ovvero con Serena a completare la striscia di sei giochi consecutivi tenendo la sua battuta nonostante il quarto doppio fallo del suo pomeriggio. Tre diritti sbagliati le costano il game seguente, ma sarà l’ultimo della partita a prendere la via di Li Na, che tiene il campo egregiamente, ma non riesce più a provocare gli errori di Serena come accadeva nel primo parziale, e soprattutto non può non sentire il contraccolpo psicologico della rimonta subita. Sull’1-4 la cinese si aggrappa al suo turno di battuta, annulla tre palle break, ma dopo 20 punti deve cedere alle cannonate di risposta di Serena (che ha fatto più punti sulla prima di servizio dell’avversaria che non sulla seconda) ed alzare definitivamente bandiera bianca nel game seguente.

Settimo sigillo a Miami, dunque, per la Williams “minore”, se così si può dire, che in un certo senso cancella le sconfitte di inizio stagione con Ivanovic e Cornet, e ristabilisce le gerarchie del tennis in attesa del recupero delle sue sfidanti più credibili, Viktoria Azarenka su tutte. La forma che ha mostrato durante il torneo non è stata straordinaria, soprattutto durante il suo match d’esordio contro la “baby” Caroline Garcia (nel quale la pioggia l’ha certamente aiutata), ma ha saputo alzare il suo livello di turno in turno, portando in campo il tennis necessario per sbaragliare tutte le sue avversarie e confermare la vittoria nel suo torneo di casa (abita a Palm Beach Garden, a poco più di 100 chilometri da qui).

Nonostante la sconfitta Li Na è apparsa comunque piuttosto contenta della sua prestazione: “Non credo di aver sbagliato gioco, o di aver iniziato a giocare peggio dal 5-2. Lei probabilmente ha alzato il suo livello. Non sono insoddisfatta della partita, ho provato a fare parecchie cose, come le discese a rete, anche in risposta, non credo di aver giocato male. Da un paio d’anni a questa parte conosco meglio il gioco, riesco a capire meglio il gioco delle mie avversarie e come adattare il mio al loro, questo è l’aspetto su cui voglio continuare a migliorare”.

Serena Williams, dal canto suo, elegantissima in un elegante completo bianco e truccata di tutto punto per la sessione con i fotografi, ha ancora una volta ricordato quanto si senta a casa propria in questo torneo e quanto ci tenga a far bene: “Tanti miei amici mi vengono a vedere, sono a due passi da casa, quindi se mi dimentico qualcosa posso tornare a prenderla, e posso anche vedere il mio staff medico se ho qualche problema. Tutto questo contribuisce a rendere il torneo molto speciale per me”. Il pubblico ha anche contribuito ad alzare il suo livello quest’oggi dopo i primi deludenti game: “Sentivo che la gente voleva vedere un bel match, e mi son detta che dovevo provare a regalar loro una partita migliore, per cui mi sono rilassata ed ho iniziato a giocare meglio”. Nonostante i tanti trionfi ed un posto già indelebile nella storia di questo sport, Serena è ancora intenzionata a migliorarsi ed a vincere: “Ho già ottenuto tanti record, ma vorrei migliorarne altri… anche se non voglio dire quali. Mi diverto ancora a giocare e voglio continuare a farlo finché posso”.

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