ATP Montecarlo interviste, Nadal: "Ho giocato troppo corto"

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ATP Montecarlo interviste, Nadal: “Ho giocato troppo corto”

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TENNIS ATP MONTECARLO – D. Ferrer b. R. Nadal 7-6 6-4. L’intervista del dopo partita.

Q. Ci puoi spiegare cos’è successo? Un giorno no per te o un giorno sì per lui?
RAFAEL NADAL: E’ stato semplicemente un incontro di tennis. Si vince o si perde. Quando il tuo avversario gioca meglio, è normale perdere. Non ho giocato bene, con la giusta intensità nel mio diritto. Ho giocato troppo corto. Gli ho dato la possibilità di controllare sempre lo scambio. Ha fatto meglio di me, quindi gli faccio i complimenti.

Q. Perdere qui fa più male che perdere in un altro torneo?
RAFAEL NADAL: No, perdere fa male ovunque. Sulla terra rossa sempre un po’ di più. Non per la sconfitta, quanto per il fatto di non avere sentito le giuste sensazioni in campo. Non sono contento di come ho giocato soprattutto nel secondo set dopo aver perso il primo. Non ho avuto la giusta intensità all’inizio del secondo set. Gli ho dato grandi chance e non è fattibile.

Q. Hai commesso 44 errori non forzati oggi. E’ insolito per te. Che motivi pensi ci siano dietro questi errori?
RAFAEL NADAL: Non sto giocando abbastanza bene principalmente. Non gioco con la giusta intensità nelle gambe. Quando succede, gli errori non forzati arrivano. È vero che ho iniziato l’anno molto bene a Doha e in Australia. Ma non voglio mentire, dopo quello che è successo in Australia ho avuto difficoltà a trovare ancora l’intensità, la fiducia e la potenza che ho sempre avuto. Anche quando ho vinto a Rio, e ho giocato la finale a Miami, qualcosa nella mia testa e nel mio gioco è rimasto. Continuerò a lottare per trovare al più presto la soluzione.

Q.  Hai parlato di fiducia. C’è qualcosa che la sta influenzando? Come quando eri 4 a 1 contro Gabashvili.
RAFAEL NADAL: Non c’entra niente. Non conta quello che è successo nelle prime due partite. Sarebbe stato probabilmente difficile riprendermi se avessi perso quel punto nel primo gioco sul 4-1, ma è una storia diversa. Ieri ho giocato bene con fiducia. Il problema sorge quando la partita diventa tirata e al limite e io non riesco a rispondere nel modo giusto come normalmente faccio.

Q. Rispetto alla fiducia: quello che è successo in Australia è ancora in un angolo della tua mente?
RAFAEL NADAL: Non so. Penso che dopo quello che è successo, non solo perdere, ma anche il dolore alla schiena che ho avuto, ho dovuto fare delle terapie e stare fermo per tre settimane. Ho giocato a Rio e dopo mi sono fermato per altri 12 giorni perché la schiena mi faceva ancora male.
Da allora la schiena va molto meglio. A partire da Indian Wells mi sto allenando regolarmente. Non è una scusa la schiena. La tenuta fisica è buona. Cercherò delle soluzioni per la prossima settimana a Barcellona.

Q. Qual è il sentimento prevalente ora? Frustrazione, rabbia, incertezza o sorpresa?
RAFAEL NADAL: Perdere contro David Ferrer non è una sorpresa. Frustrazione? Non può essere frustrante perdere una partita di tennis. Nella vita ci sono cose più importanti. Ma non sono felice di come ho giocato, so che devo e posso fare di più di oggi. Quando senti che avresti potuto fare di meglio, vai sempre a casa con un sentimento non bellissimo. Non ho trovato soluzioni di gioco. Si può perdere contro David perché è un giocatore fantastico. Nessuna frustrazione o dramma, è solo una partita di tennis. Ma alla fine preferisco vincere (sorriso).

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