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WTA Madrid: Kvitova rischia, bene Sharapova e Serena

TENNIS WTA MADRID – Esordio facile per Ana Ivanovic e Maria Sharapova, entrambe avanzano al secondo turno in due set. Rischia invece Petra Kvitova, costretta a lottare per due ore e mezza contro Sorana Cirstea, 6-1 5-7 7-6(4). Serena dà una severa lezione a Bencic: 6-2 6-1 in meno di un’ora.
[1] S. Williams b. B. Bencic 6-2 6-1
C’è poco da raccontare per il ritorno di Serena dopo la pausa presa dalla numero 1 del mondo dopo Charleston (“Sono esausta” disse in conferenza stampa dopo aver perso all’esordio). Fino al 3-2 c’è stata partita e sembrava che Serena Williams – che ha vinto cinque degli ultimi sei Premier Mandatory a cui ha partecipato – potesse avere delle difficoltà di fronte alla freschezza e all’entusiasmo di Belinda Bencic, diciassette anni appena compiuti e un ingresso in top-100 a inizio 2014. Ma quando Williams è tornata in vantaggo di un break la partita della svizzera è finita in maniera fin troppo brusca.
È Bencic a dover annullare la prima palla break ma la piccola Hingis (quella vera era seduta sugli spalti) riesce ad annullarla e a procurarsene due nel game successivo. Serena sale comunque 2-1 e dà la prima spallata sul 3-1. La statunitense fallisce uno schiaffo al volo sul 40-15 e rimette in partita Bencic, che prende coraggio e col rovescio fa 3-2. Ci si prepara ad un match con qualche spunto tecnico, invece la partita finisce. Serena mette quattro risposte una più aggressiva dell’altra e scava un gap che diventa prima fossa e poi un baratro. Bencic, frastornata dalla dimostrazione di forza, non può far altro che assistere all’esecuzione.
Il resto del match si può raccontare solo con i numeri. Serena sale 6-2 3-0 con una striscia di 12 punti a 0 nel secondo set (21 consecutivi, considerati gli ultimi 9 del primo). Nei primi due turni di servizio Serena mette sette ace e una prima vincente, impedendo a Bencic di giocare. La svizzera è talmente confusa che sbaglia lato del servizio ma la ragazza ha tigna e farà strada. Sul 5-0 arriva il game della bandiera e non è un regalo di Serena: Belinda le prova tutte, annulla pure un match point e allunga di un game la partita. Poco dopo Serena chiude con l’ace ma Bencic non si deve abbattere: colleghe ben più esperte di lei hanno subìto stese molto simili a quella di oggi, ma senza lottare.
[11] Ivanovic b. Keys 6-1 7-6(4) (Luca De Gaspari)
Esordio vincente per Ana Ivanovic nel WTA Premier Mandatory di Madrid. La serba testa di serie N.11 in Spagna ha aperto questa mattina il programma sul Campo Centrale battendo la giovane americana Madison Keys col punteggio di 6-1 7-6 in un’ora e 12 minuti.
Un match a due facce in cui nel primo set non c’è stata assolutamente storia: La Ivanovic ha infilato una serie di 5 giochi consecutivi dall 1-1 e il set e a fine set il conto dei punti totali segnava 26 punti a 13 per la serba. La Keys, che aveva iniziato bene infilando 5 colpi vincenti nei primi 3 giochi, ha cominciato a sbagliare troppo per poter fare partita contro una giocatrice del livello della Ivanovic, avanti a lei in classifica mondiale di 32 posti.
Nel secondo set la musica cambia completamente: se il break della Ivanovic nel terzo gioco del parziale, faceva presagire una fine rapida della contesa, l’americana non era disposta a cedere senza lottare: trova quindi il controbreak immediato che la fa entrare finalmente in partita. Da lì in poi il match prende una piega “maschile” con il servizio a farla da padrone. Nessuna delle due giocatrici concede palle break fino al logico tie-break decisivo.
Nel Tie-Break esce meglio dai blocchi andando in vantaggio per 2-0 e poi per 3-1 su una palla contestata dalla Ivanovic che però reagisce infilando 5 punti consecutivi per poi chiudere al secondo match point.
Le statistiche a fine match sono tutt’altro che straordinarie, la Ivanovic chiude con un onesto bilancio di 13/18 tra vincenti ed errori. La Keys, che ha dimostrato di non essere propriamente una giocatrice da terra battuta, ha chiuso con il doppio degli errori rispetto alla sua avversaria a fronte di appena 3 colpi vincenti in più.
Per la Ivanovic al secondo turno ci sarà un derby serbo contro Bojana Jovanovski che ieri ha battuto al primo turno la nostra Karin Knapp.
[5] Kvitova b. Cirstea 6-1 5-7 7-6(4) (Francesca Moscatelli)
L’inizio al Mutua Madrid Open non è dei più facili per Petra Kvitova, che dopo un primo set dominato si trova a faticare e non poco nel secondo, per poi chiudere al tie-break del terzo.
Due palle break fronteggiate in tutto il primo set, una proprio nel primo game, ma subito annullata grazie alla profondità e velocità di palla tipiche della ceca. Nel game successivo Petra si porta subito avanti nel punteggio, complice un rovescio incrociato fulminante che le porta due palle break, la seconda realizzata martellando da fondo, con Cirstea impossibilitata a contenere i colpi della propria avversaria. La rumena cercherà tuttavia di non perdere campo, tentando di tenersi vicina alla riga di fondo, soprattutto in risposta. Poco valgono gli sforzi di Sorana che nel quarto gioco perde di nuovo il servizio consentendo a Kvitova di issarsi 4-0 in 15 minuti. Cirstea però non demorde e nel game successivo si procura la palla del contro-break, grazie ad una risposta di rovescio ben piazzata, si va ai vantaggi e un dritto inside-out le permetterà di accorciare le distanze: 4-1. Il sesto gioco, sul servizio della rumena, è il più lottato del set: Kvitova si fa sempre più aggressiva in risposta, procurandosi una prima palla break sul 40-40, Cirstea, però, non ha alcuna intenzione di lasciar andare il game, lottando fino a riportarsi in vantaggio. Una risposta vincente di Petra e siamo di nuovo sul 40-40, lungolinea fulminante di dritto, 40-A, poi di nuovo parità, un doppio fallo, 40-A, Cirstea trova un ottimo angolo di dritto da metà campo a uscire, 40-40, due ottime risposte e Kvitova sale 5-1. Il game successivo è quasi una formalità per la ceca, che chiude il parziale sul proprio servizio: 6-1.
Nel primo game del secondo parziale Cirstea si trova sotto 30-40, ma la ceca spreca la palla break buttando fuori un rovescio, poco male, sarà la rumena a consegnarle il game con il quarto doppio fallo. Il game successivo è in qualche modo cruciale per l’esito del set, Sorana, sotto di un set e di un break, prova a fare gioco ad ogni costo, cercando di tenere i piedi in campo e muovendo Kvitova il più possibile, in un attimo si procura tre palle break e non spreca la propria occasione, riportando il punteggio in parità: 1-1. Dal doppio fallo la rumena vincerà 8 punti consecutivi per poi conquistare un ulteriore break e un totale di 4 game, conducendo il parziale 4-1, sino al ritorno in partita di Petra. Nel settimo gioco, complice un ulteriore doppio fallo di Cirstea, Kvitova riesce a piazzare il break che la riporta in partita, inanellando a sua volta una striscia di quattro game consecutivi che la portano a servire per il match. Niente da fare però, Cirstea non ha alcuna intenzione di lasciar andare il match, non dopo aver dimostrato a se stessa di poter fare gioco, riuscendo quindi a strappare nuovamente il servizio alla ceca a seguito di un game lungo 12 punti. Un altro break a zero nel dodicesimo gioco e Cirstea chiude il parziale 7-5.
Nel terzo set regna l’equilibrio, inizialmente Cirstea sembra avere le redini del gioco, portandosi avanti 2-0, ma Kvitova recupera il break di svantaggio già nel terzo game, dando inizio ad una strenua lotta sui servizi, specialmente per la rumena, che più di una volta è costretta a fare gli straordinari per arginare l’aggressività dell’avversaria in risposta. Non mancano nemmeno le chiamate contestate, per due volte Cirstea chiede l’intervento del giudice di sedia, senza però ottenere nulla, tanto più che Kvitova non si fa distrarre e piazza un ace per chiudere l’ottavo gioco a zero. Cirstea si mantiene impeccabile sui propri turni di servizio e Kvitova non è da meno, sempre più aggressiva, tanto da scendere anche a rete. Si arriva sul 6 pari e non può che essere il tie break a decidere il match, il cui esito è sempre sembrato dipendere dalla capacità della ceca di concentrarsi nei momenti cruciali. La prima a servire è Cirstea che subito si trova sotto di un mini-break, poi 0-3; la rumena però non intende arrendersi e lottando da fondo campo riesce a portarsi avanti 4-3, complice un errore di rovescio della ceca. Da qui in poi Petra, deciso che era arrivato il momento di chiudere un incontro rivelatosi più insidioso delle aspettative, metterà a segno quattro punti consecutivi, chiudendo tie-break e match 6-1 5-7 7-6(4) in quasi due ore e mezza esatte.
[8]Sharapova b. Koukalova 6-1 6-2 (Luca De Gaspari)
Una passeggiata di salute il match d’esordio di Maria Sharapova a Madrid. La russa recente vincitrice a Stoccarda, ha dominato la ceca Klara Koukalova lasciandole appena 3 giochi in poco più di un’ora.
La Sharapova è apparsa ben centrata fin da subito infilando 5 giochi consecutivi per iniziare il match in poco più di 20 minuti prima di chiudere per 6-1 approfittando dei 13 errori gratuiti della sua avversaria nel parziale.
Il secondo set è un po’ più vario solo perché anche la Sharapova fa fatica a tenere il servizio, cedendolo 2 volte nel parziale. La Koukalova però riesce a fare molto peggio ottenendo appena 4 punti al servizio su 20 nel set. A fine partita la ceca avrà ottenuto appena il 22% dei punti giocati sulla seconda palla.
La Sharapova conferma dunque la ritrovata forma con l’arrivo sul rosso e affronterà al secondo turno l’americana Christina McHale che ieri ha battuto la sua connazionale Davis al primo turno.
Risultati primo turno:
[8] Maria Sharapova b. Klara Koukalova 6-1 6-2
Francesca Schiavone b. Elena Vesnina 6-4 6-7(3) 6-4
Roberta Vinci b. Daniela Hantuchova 6-4 6-4
[11] Ana Ivanovic b. Madison Keys 6-1 7-6(4)
Maria Kirilenko b. [Q] Kristina Mladenovic 6-4 7-5
[16] Sloane Stephens b. [Q] Monica Niculescu 2-6 6-3 6-2
Jie Zheng b. [Q] Mariana Duque-Marino 7-6(5) 6-2
[Q] Petra Cetkovska b. Stefanie Voegele 6-1 6-3
Lucie Safarova b. [12] Flavia Pennetta 1-6 6-0 6-3
[5] Petra Kvitova b. Sorana Cirstea 6-1 5-7 7-6(4)
Varvara Lepchenko b. [WC] Anabel Medina Garrigues 6-4 4-6 6-4
Shuai Peng (CHN) b. Kurumi Nara (JPN) 6-2 6-3
[1] Serena Williams b. [Q] Belinda Bencic 6-2 6-1
Flash
Roland Garros: Miyu Kato, squalificata nel doppio femminile, gioca e vince nel misto. Ma piange in conferenza stampa. E Sorribes Tormo…
La giapponese abbandona in lacrime la conferenza stampa. Sorribes Tormo: “io e Bouzkova non abbiamo fatto nulla di male”

Quanto occorso domenica 4 giugno alla coppia Kato-Sutjiadi, che è stata come è noto squalificata dal torneo di doppio femminile del Roland Garros a causa di una pallina che, colpita dalla giapponese, ha accidentalmente centrato una raccattapalle alla testa, tiene banco anche nelle ultime ore attraverso le dichiarazioni (o i silenzi) di alcune delle protagoniste.
Il caso è stato senza dubbio controverso soprattutto perché è parso subito chiaro che nell’atteggiamento dell’atleta asiatica non sussistessero violenza o nervosismo, né il punteggio ne suggeriva i presupposti. Si è trattato in sostanza di un momento sfortunato, così come a volte per fortuna da un gesto dettato da nervosismo non succede nulla di grave (ricordiamo anche la pallata di Tsitsipas, esasperato dai trick di Kyrgios durante lo scorso Wimbledon).
Accade così che alla mortificata Miyu Kato venga concesso lunedì di giocare nel doppio misto, torneo dove è in corsa in coppia con il tedesco Tim Puetz. I due, opposti nei quarti di finale al duo brasiliano Stefani-Matos, hanno per la cronaca guadagnato l’accesso alle semifinali con un successo in due set per 7-6 6-2.
Durante la conferenza stampa di prassi, mentre il tedesco stava parlando del match vinto, Kato, sicuramente non abituata a tante attenzioni e su un caso così negativo per lei, ha cominciato a piangere e ha abbandonato la sala senza profferire verbo.
Passando alla coppia femminile che ha beneficiato del default, Sara Sorribes Tormo è stata sollecitata sull’argomento dopo il suo match di singolare perso con Haddad Maia e ha risposto laconicamente: “è sicuramente stata una situazione spiacevole. Anche per me e per Marie Bouzkova e stata dura sentire tutto quello che è stato detto. L’unica cosa che noi abbiamo fatto è stato andare dal giudice arbitro e spiegargli cosa era successo.
Poi abbiamo detto che la ragazza stava piangendo e che noi eravamo spaventate. La ragazza non aveva visto la pallina arrivare. Per il resto ha deciso tutto il supervisor, noi non abbiamo fatto nulla di male, è l’unica cosa che posso dire su quanto accaduto”. Sorribes Tormo e Bouzkova avevano avuto l’atteggiamento di chi sollecitava arbitro e supervisor a prendere la decisione di assegnare loro il match a tavolino e questo ha fatto sì che sui social abbiano ricevuto offese e attacchi di ogni tipo.
In ogni caso, la presenza di Kato nel torneo di doppio misto ci fa pensare a una soluzione intermedia che riconosce delle attenuanti alla tennista giapponese e forse implicitamente individua qualche responsabilità in carico al giudice di sedia, che non si è accorto dell’accaduto e non si è sincerato delle condizioni del raccattapalle.
Flash
Roland Garros, Coco Gauff ai quarti con grande personalità
Si interrompe il percorso di Schmiedlova. Avanza Gauff ma le si prospetta un quarto di finale da brivido con Iga Swiatek

Il percorso di Coco Gauff verso l’obiettivo della seconda finale consecutiva al Roland Garros continua. La giovane americana vince l’ottavo di finale con la ritrovata Anna Karolina Schmiedlova con il punteggio di 7-5, 6-2 in un’ora e 31′. Americana che spreca tanto nel primo set: sale 5-2 e arriva al set point sul suo servizio prima di un incredibile parziale di 10-3 che rimette tutto in discussione sul 5-5. La slovacca è imprecisa nel game che avrebbe potuto garantirle il tiebreak e quando Cori va per la terza volta a servire per il set lascia a “0” l’avversaria e chiude il parziale. Nel secondo ha vita facile grazie all’abitudine a giocare determinate gare e a una brillantezza atletica differente. Compito più agevole nel secondo set: dopo un break e un controbreak, l’americana infila una striscia vincente di cinque giochi a zero che spiazza la slovacca. Incidono i 14 errori di Schmiedlova, più del doppio di quelli commessi nel primo set. Gauff chiude con 22 vincenti e 22 errori non forzati, mentre Anna paga dazio con i 26 gratuiti a fronte di 17 vincenti. Gauff più aggressiva in risposta con la quale ha cambiato l’inerzia del match, ma deve interrogarsi su un black out che poteva costarle caro. Adesso per lei la sfida con la vincente tra Swiatek e Tsurenko per quel che potrebbe essere un revival della finale dello scorso anno contro Iga.
evidenza
Roland Garros: Jabeur facile ai quarti. Haddad Maia rimonta Sorribes Tormo in quasi 4 ore [VIDEO]
Il match della tunisina dura meno di un set di quello tra Haddad Maia e Sorribes Tormo. La brasiliana per la prima volta ai quarti Slam

[7] O. Jabeur b. B. Pera 6-3 6-1
Si rivela una formalità il match di ottavi di finale di Ons Jabeur. La tennista tunisina supera in un’ora e quattro minuti la statunitense Bernarda Pera e accede per la prima volta in carriera ai quarti di finale del Roland Garros, unico torneo nel quale non era riuscita a raggiungere tale traguardo.
Servizio che non è stato assolutamente un fattore in questo match, in particolare nel primo set. Sono ben otto i break nei nove game giocati. A decidere il primo parziale, infatti, è stato l’unico game di servizio tenuto da Jabeur. Gioco nel quale la numero 7 al mondo ha dovuto comunque fronteggiare una palla break. Percentuali disastrose per Pera al servizio con solo il 35% di punti vinti con la prima e uno su undici con la seconda. Jabeur dal canto suo si salva bene con la prima, sopratutto se al corpo dell’avversario, male con la seconda che viene facilmente attaccata da Pera. La statunitense sbaglia tanto sopratutto con il rovescio, vero punto debole della numero 36 al mondo.
Si tratta di una sfida tra due giocatrici non molto veloci nei movimenti in avanzamento, ma a fare la differenza è la sensibilità della mano di Jabeur che fa quello che vuole.
Anche nel secondo set continua la prestazione orribile di Pera. La statunitense chiuderà il match senza tenere neanche una volta il servizio. Jabeur, dopo il break subito in apertura, riesce a trovare le giuste misure approfittando ancora dei marchiani errori di Pera, che perde anche l’aggressività anche sulla seconda molto debole della tunisina. La statunitense viene anche abbandonata dal dritto, sentenza di un match che scivola agilmente nelle mani di Jabeur. Alla fine Jabeur in un match giocato non benissimo chiude con 16 vincenti e 14 gratuiti. Pera chiude con un saldo di negativo di -20 con ben 33 errori non forzati neanche lontanamente bilanciati dai 13 vincenti. La statunitense becca anche di poco cinismo visti le sole quattro palle break convertiti delle 12 avute.
[14] B. Haddad Maia b. S. Sorribes Tormo 6-7(3) 6-3 7-5
Restano in campo tre ore e 53 minuti Beatriz Haddad Maia e Sara Sorribes Tormo nel match di apertura di giornata sul Court Suzanne Lenglen, vinto dalla brasiliana testa di serie numero 14, in rimonta 6-7(3) 6-3 7-5. Le due tenniste erano al loro primo ottavo di finale Slam in carriera e stremate sono uscite dal campo dopo aver dato tutto durante il loro match. Probabilmente a gongolare però è Jabeur, prossima avversaria di Haddad Maia, che con largo anticipo aveva archiviato la sua pratica, mentre la brasiliana ha portato a casa il secondo match consecutivo al terzo set.
IL MATCH – Mai dare per vinta Sara Sorribes Tormo. La spagnola recupera un primo set che la vedeva quasi spacciata con la solita grinta e tenacia da terraiola vecchio stile. Parte meglio la brasiliana che nel terzo game strappa il servizio a zero, sfruttando gli errori di rovescio della spagnola e la sua aggressività in risposta. Haddad Maia sembra in totale controllo, con un’ottima gestione del tempo e del ritmo. I pochi errori compiuti dalla brasiliana non facevano presagire che ci fossero speranze di rimonta. Chiamata a servire per il set Haddad percepisce la tensione e con tre errori gratuiti, l’ultimo dei quali di dritto concede uno dei due break alla sua avversaria. Sorribes Tormo fiuta le difficoltà della numero 14 del mondo, con Haddad che cala drasticamente la velocità della seconda. Arriva il secondo break con la spagnola che agguanta il 5-5. In una partita dall’andamento altalenante arrivano ancora un break e controbreak che portano il match al tie-break. Nel gioco decisivo, l’attuale numero 132 del mondo Sorribes Tormo capitalizza al massimo l’efficacia del suo gancio di dritto e porta il tie-break a casa per 7-3.
In una sfida dall’alto impatto a livello nervoso, Haddad Maia subisce ancora la tenacia della spagnola che lotta punto su punto, approfittando delle vulnerabilità di una frastornata Haddad Maia. Sul 3-0 pesante e 40-15 per Sorribes Tormo arriva l’ennesima punto di svolta del match. Haddad Maia recupera il primo dei due break, con Sorribes Tormo che non sfrutta quattro palle del 4-0, e poco dopo agguanta la parità sfruttando un game con due doppi falli della spagnola. Il servizio di Sorribes Tormo non è un fattore, ma anche la brasiliana nonostante le doti fisiche non riesce ad essere incisiva. Haddad gioca bene le palle corte ma manca di precisione nei suoi colpi, col dritto, croce e delizia di questo match, spesso sbagliato per un non corretto posizionamento in campo. Al termine di un game combattuto e travagliato, Haddad Maia annulla un’altra palla break nel settimo gioco, e limitando gli errori e tira fuori tutta la potenza del suo dritto che la porta a condurre sul 6-3.
Nel terzo set la mancina sudamericana parte meglio con colpi puliti e aggressivi di dritto, colpo che continua a regalare soddisfazioni e soprattutto palle break. Tenere il conto dei servizi non mantenuti però è un’attività superflua a questo punto del match, dove le occasioni innumerevoli fioccano da una parte e dall’altra, con la tensione che sale a livelli altissimi. Le due tenniste, molto attive anche dal punto di vista vocale, mantengono comunque sempre un evidente rispetto reciproco e in alcuni passaggi anche lo spettacolo ne giova. Haddad è certamente quella più aggressiva a questo punto, e come detto il suo dritto mancino diventa l’arma decisiva: prima sul 5-4, in risposta, si guadagna tre match point ma Sorribes Tormo prolunga l’attesa. Alla fine un break all’undicesimo game manda la numero 14 del mondo a servire e riesce a chiudere 7-5.