WTA Madrid, Pennetta out, Schiavone e Vinci ok

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WTA Madrid, Pennetta out, Schiavone e Vinci ok

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TENNIS WTA MADRID – Flavia Pennetta esce al primo turno del WTA di Madrid facendosi rimontare da Lucie Safarova. La brindisina ha dominato il primo set, poi ha perso di schianto il secondo ed ha ceduto il match nel settimo game del terzo, 1-6 6-0 6-3. Francesca Schiavone vince un match maratona contro Elena Vesnina, battendo la russa in tre set (6-4 6-7 6-4) e in più di tre ore di gioco, mentre Roberta Vinci archivia senza troppi patemi la pratica Hantuchova in due set, 6-4 6-4.

L. Safarova b. [12] F. Pennetta 1-6 6-0 6-3 (Daniele Vallotto)

Non era un esordio da prendere con le molle, quello di Flavia Pennetta. Lo dicevano i precedenti (3-1 per Safarova, tutti sul cemento) e lo diceva il momento della ceca, vicinissima a battere Maria Sharapova sulla terra di Stoccarda, dove poi la russa avrebbe vinto il titolo. Inoltre Flavia, dopo l’exploit di Indian Wells, ha faticato parecchio: due sole vittorie e tre sconfitte, anche se due di esse sono arrivate contro Ivanovic e Jankovic, due ex numero 1 del mondo. Il tabellone non è stato tenero nemmeno a Madrid ma sembrava che Flavia fosse riuscita a fare buon viso a cattivo gioco. Il primo set se n’è andato piuttosto velocemente, con Pennetta bravissima a far la partita e Safarova incapace di tenere il ritmo imposto dalla brindisina. La ceca ha perso tutti i suoi turni di battuta del primo set e non c’erano segnali di quello che sarebbe successo nel secondo set.

Safarova, si sa, è una giocatrice particolarmente inaffidabile ma la sua incostanza ha un rovescio della medaglia: anche dopo una scoppola come quella subìta nel primo set, Lucie può ritrovare all’improvviso il suo miglior tennis. E il suo miglior tennis fa molto male. Flavia ci ha messo del suo, cominciando a giocare più indietro e dando la possibilità alla sua avversaria di lasciare andare il braccio. Il servizio e soprattutto il dritto hanno ribaltato l’inerzia del match e così Flavia è stata costretta a sudarsi ogni singolo punto. Con Safarova libera di colpire senza doversi muovere troppo e una Pennetta troppo fallosa, il risultato è quasi scontato: un 6-0 con qualche rimpianto per Flavia, che ha perso tutti i punti più combattuti, quelli dove poteva e doveva fare la differenza. Da segnalare una Safarova intoccabile con la prima di servizio: 11 prime messe in campo e 11 punti conquistati. Sul proprio servizio la ceca concede appena sei punti, gli stessi che Flavia porta a casa con il suo, di servizio: una miseria.

Ma che il terzo set non fosse già deciso lo si è capito dal primo game, dove Flavia ha tenuto piuttosto facilmente il servizio dopo tre turni consecutivi persi. Nei primi due set c’erano stati nove break; nei primi sei game del terzo non c’è nemmeno l’ombra di una palla break. Ma quella che spinge di più è Safarova. Nonostante i consigli di Salvador Navarro, che intima a Flavia di stare più vicina alla riga, il dritto mancino di Lucie è un enigma irrisolvibile. Ed è proprio con l’ennesimo lungolinea di dritto che Safarova trova la svolta definitiva ed il break che decide il match, nel settimo game. Subito dopo c’è un altro turno quasi immacolato (nel primo set Safarova ha ceduto 17 punti su 21 al servizio, cioè l’81%, tra secondo e terzo ne ha ceduti 10 su 38, cioè il 26%) e altre tre palle break per Safarova, ossia tre match point. Flavia prova a prendere la rete e ne annulla uno ma sul secondo non riesce nemmeno a toccare il preciso passante di rovescio della ceca.

F. Schiavone b. E. Vesnina 6-4 6-7(3) 6-4 (Francesca Moscatelli)

Quest’anno Francesca Schiavone ha totalizzato ben 9 uscite al primo turno e soltanto due secondi turni, a Katowice e ad Indian Wells, a cui si aggiunge il match vinto oggi contro Elena Vesnina. I precenti fra le due vedevano solo due incontri, entrambi datati e sul cemento americano, in cui la russa ha prevalso in due set dal punteggio netto. Sulla terra, sicuramente prediletta dalla campionessa dei French Open 2010, Francesca ha potuto dire la sua, non senza faticare però: l’incontro si è concluso in 3 ore e 9 minuti col punteggio di 6-4 6-7(3) 6-4.

Il primo set ha visto la russa portarsi subito avanti di un break in apertura di match, Schiavone però ha continuato a lottare sui turni di servizio dell’avversaria, procurandosi una palla break già nel secondo gioco per poi riuscire a mettere in atto la rimonta sul 4-3, strappando a 15 il servizio alla propria avversaria e salvando due palle del contro-break nel game successivo. Sul 5-4 Vesnina ha ceduto nuovamente il servizio, consegnando il parziale all’italiana, 6-4.

Nel secondo parziale break e contro-break si sono alternati fino al quarto gioco, la prima a tenere un turno di servizio è Schiavone, ma non senza dover annullare ben tre palle break per il 3-2. Il game successivo, giocato su 21 punti, vede uscire vittoriosa dalla lotta la russa che ha tutta l’intenzione di inscenare una rimonta, tant’è che a sua volta annulla altre tre palle break. Francesca però non si fa scoraggiare e le fatiche del game precedente non influiscono sul suo turno di battuta, tenuto a zero (il primo dell’incontro), riuscendo poi a strappare nuovamente il servizio alla sua avversaria per portarsi avanti nel punteggio: 5-3. Vesnina è ancora lungi dal darsi per vinta: nel game successivo ottiene il contro-break e chiude il parziale al tie-break, ottenendo subito due mini-break e riuscendo a sfruttare la prima palla set disponibile.

Nel terzo set Vesnina si porta subito avanti di un break nel secondo gioco. Sul 3-1, 15-40, Francesca ottiene una prima palla del contro-break, ma gliene serviranno altre quattro per avere ragione del game e riportare il punteggio in parità. A questo punto Francesca non permetterà più alla russa di rientrare in partita, giocando in modo accorto sui propri turni di battuta, senza concedere ulteriori palle break e strappando nuovamente il servizio a Vesnina per il 4-3. L’incontro si conclude sul servizio dell’italiana che con un ace si regala tre match point, il primo è quello giusto per l’accesso al secondo turno del Mutua Madrid Open, dove l’attende il derby con Sara Errani.

R. Vinci b. D. Hantuchova 6-4 6-4 (Sara Niccolini)

Una qualità che accomuna Vinci ed Hantuchova  è che entrambe hanno la capacità di giocare sfruttando tutte le lunghezze del campo. La varietà dei colpi di Roberta è ben nota e sempre apprezzata dallo spettatore e indubbiamente più accentuata e meglio sviluppata di quella della slovacca, ma non dobbiamo dimenticare che quest’ultima è stata un’ottima doppista e tra le meno dedite ad un tennis impostato attorno alla sola potenza di tutta l’onda delle giocatrici dell’Est Europa degli ultimi quindici anni.

Il match è ruotato intorno a due elementi: la quantità di errori non forzati in rapporto ai vincenti e la percentuale di prime palle in campo. Vinci in particolar modo ha faticato ad entrare nel match perché, da un lato non si aspettava un campo tanto rapido e dall’altro, commetteva troppi errori, sia in fase di palleggio che al servizio. Non abbiamo assistito alla tipica partita da terra rossa con scambi lunghi e le giocatrici a due metri dalla linea di fondo campo,  perché questa non è la strategia preferita da entrambe e il match ha iniziato a decollare quando ad una Hantuchova molto costante, anche nei suoi errori, si è affiancata una Vinci il cui servizio ha iniziato a girare, anche se alcune fasi di indecisione si sono viste qua e là.

Il match si apre subito con due palle break in favore di Roberta, la seconda delle quali riesce a sfruttare mettendo a segno un bellissimo lob di rovescio tagliato che supera Hantuchova, costretta a venire a rete dalla palla precedente dell’italiana che aveva colpito il net. La Vinci è un po’ lenta nell’approccio alla partita ed infatti fa un solo punto durante il suo turno di servizio lasciando a Daniela la possibilità di contro brekkare. I due successivi turni di battuta della tarantina sono perfetti, tanto da non lasciare chance alla slovacca di accaparrarsi un solo punto, la quale invece consente a Roberta di fare gioco durante i suoi game di servizio. Il settimo gioco è senz’altro uno dei punti di svolta della partita perché è il momento in cui Roberta entra definitivamente in partita e con due splendidi rovesci carichi di back spin piazzati all’incrocio delle righe nell’angolo destro di Daniela, riesce a brekkare l’avversaria e a condurre 4 a 3 nel primo set. Segue un 5 a 3 quasi perfetto per Roberta e Daniela mantiene la battuta che le consente di inseguire l’italiana 5 a 4. La Vinci sembra lanciata a chiudere rapidamente il primo set ma incappa in un passaggio a vuoto, ben rappresentato da ben tre doppi falli, di cui due consecutivi, ma dall’altra parte della rete non c’è un’Hantuchova che ne approfitta per eliminare ogni speranza nella mente dell’avversaria, bensì una che alterna splendidi rovesci lungolinea, capaci di annullare il primo set point, a errori non forzati che nei momenti determinanti pesano come macigni. Così Roberta riesce a portare a casa il set al quarto set point e dopo 13 punti.

Il secondo set si apre con una Vinci concentrata, anche se non proprio certa dell’efficacia dei propri colpi, e in questo senso sono state certamente importanti le parole scambiate prima dell’inizio del secondo set con il suo allenatore Francesco Cinà, il quale l’ha incoraggiata ad essere aggressiva e tranquilla, di spingere col servizio perché poteva essere un colpo determinante. Ottimi consigli che hanno avuto effetti immediati sul campo. Roberta sfrutta la palla break in apertura di set, tiene il servizio e passa in pochi minuti a condurre per 2 a 0. La Hantuchova non si spazientisce, resta concentrata su ogni palla, ma ormai è costretta a giocare per rincorrere. Durante i suoi turni di servizio si gioca di più, sia a fondo campo, che a rete, ma è stato difficile vedere palleggi che superassero i sei-sette scambi. Sul 3 a 1, 30 pari, con Hantuchova in battuta, la partita potrebbe avviarsi definitivamente nelle mani dell’italiana, la quale ne è consapevole e tenta di spingere; la tattica aggressiva le consente di avere a sua disposizione due palle break che non riesce a sfruttare, lasciando il game alla slovacca: 3 a 2 Vinci. I successivi quattro giochi scorrono rapidi perché entrambe assegnano ace o servizi vincenti e in pochi minuti lo spettatore si trova davanti al risultato di 5 a 4 per l’italiana che ha a disposizione il servizio. La prima battuta di Roberta è ormai una sicurezza e aggrappata ad essa si trova faccia a faccia col primo match point, vanificato da un ottimo diritto in spinta e lungo linea colpito da Hantuchova. Ancora un servizio vincente e secondo match point per Roberta, la quale sbaglia una difficile palla corta che rimbalza di pochi centimetri lontana dalla linea laterale. Di nuovo parità ma la slovacca si presenta un po’ ferma sulle gambe dando alla Vinci la possibilità di sfruttare un terzo match point, la quale mette fuori l’attacco. Seguono persino una palla break e un altro punto per la partita non sfruttati da entrambe, ma dopo ben 15 punti giocati arriva la quinta e definitiva palla match: la Hantuchova, scesa a rete per attaccare, sbaglia una volè non troppo difficile e una Roberta sollevata potrà avere un giorno di riposo prima di incontrare la vincente tra Wozniacki e Makarova.  6-4 6-4 in 1h 28 min.

Risultati primo turno:
[8] Maria Sharapova b. Klara Koukalova 6-1  6-2
Francesca Schiavone b. Elena Vesnina 6-4  6-7(3)  6-4
Roberta Vinci b. Daniela Hantuchova 6-4  6-4
[11] Ana Ivanovic b. Madison Keys 6-1  7-6(4)
Maria Kirilenko b. [Q] Kristina Mladenovic 6-4  7-5
[16] Sloane Stephens b. [Q] Monica Niculescu 2-6  6-3  6-2
Jie Zheng b. [Q] Mariana Duque-Marino 7-6(5)  6-2
[Q] Petra Cetkovska b. Stefanie Voegele 6-1  6-3
Lucie Safarova b. [12] Flavia Pennetta 1-6  6-0  6-3
[5] Petra Kvitova b. Sorana Cirstea 6-1  5-7  7-6(4)
Varvara Lepchenko b. [WC] Anabel Medina Garrigues 6-4  4-6  6-4
Shuai Peng (CHN) b. Kurumi Nara (JPN) 6-2  6-3
[1] Serena Williams b. [Q] Belinda Bencic 6-2  6-1

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