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Madrid: esibizione old style con Panatta in campo e racchette di legno
TENNIS – Prima che il torneo avesse ufficialmente inizio, gli spettatori del Masters 1000 di Madrid hanno avuto l’opportunità di vedere all’opera campioni appartenuti a diverse generazioni tennistiche in una suggestiva esibizione con le ormai storiche racchette di legno.
Tra i protagonisti l’ecuadoregno Andrés Gomez, il cecoslovacco Jan Kodes, Manolo Santana (oggi direttore del torneo), il nostro Adriano Panatta e il sempre guascone Ilie Nastase.
Tutti e cinque infatti – chi più chi meno – hanno scritto pagine importanti nella storia del tennis su terra battuta.
Andrés Gomez vinse infatti – tra lo stupore generale – il Roland Garros nel 1990, soprendendo in quattro set un giovane Andre Agassi e coronando una carriera che già lo aveva visto due volte vincitore a Roma (nel 1982 e 1984).
Jan Kodes si impose invece a Parigi nel biennio 1970-1971 (rispettivamente contro Franulovic e Nastase). Nel 1970 e 1972 raggiunse anche la finale agli Internazionali d’Italia, sconfitto prima da Nastase e poi da Orantes.
Manuel Santana trionfò anch’egli due volte in terra parigina (1961 e 1964), sconfiggendo back-to-back il nostro Nicola Pietrangeli, ma non riuscì mai ad imporsi nel torneo romano, venendo battuto a sorpresa nel 1965 dall’australiano (poi divenuto italiano) Martin Mulligan (vincitore nuovamente nel 1967 contro Tony Roche).
Di Adriano Panatta è ben difficile, almeno per noi italiani, non ricordare lo storico 1976, quando si impose prima a Roma ed al Roland Garros (allora i due tornei si giocavano senza soluzione di continuità) e poi nella finale di Coppa Davis di Santiago del Cile.
Infine Ilie Nastase – “the Bucarest buffoon” – vinse gli Internazionali di Francia nel 1973 (battendo il yugoslavo Nikola Pilic) e si impose nella capitale romana per due volte, nel 1970 su Kodes e nel 1973 demolendo Orantes con un triplice 6-1. Venne invece sconfitto nel 1974 da un allora diciottenne Bjorn Börg.
Daniele Camoni