ITF "Città di Prato": Mosciatti, Turchetti e Bonacia sugli scudi

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ITF “Città di Prato”: Mosciatti, Turchetti e Bonacia sugli scudi

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TENNIS JUNIORES – Si allinea ai sedicesimi il tabellone maschile dell’ITF “Città di Prato”: buone prove per Mosciatti, Turchetti e Bonacia e, in generale, per gli italiani oggi in campo. Nel femminile avanza agli ottavi Tatiana Pieri, oggi unica superstite.

Tabellone maschile oggi allineato ai sedicesimi, e, dato il numero ancora alto dei nostri, fortunatamente con un solo derby. Si è avuto in tal modo un panorama più ampio del torneo con la discesa in campo di tutte le teste di serie, ma senza che nessuno sembri svettare in modo netto e schiacciante sugli altri. A riprova le partite sono state equilibrate e in genere combattute, con quasi tutti i giocatori di norma molto ben piazzati fisicamente, con la stessa impostazione tecnica dei colpi e la stessa filosofia di gioco. Torneo dunque ancora indeciso che possono vincere in molti. 

Mosciatti sugli scudi, ma non sono da meno Turchetti e Bonacia. Mosciatti compie infatti l’exploit del giorno eliminando la tds n. 1 Zheng in un match tra mancini che giocavano a specchio, e a parte il colore della pelle e dei capelli hanno anche fisicamente lo stesso colpo d’occhio. Il romano si è guadagnato la partita dopo che il cinese aveva riaperto il match vincendo il secondo set; 6/4 a favore di Mosciatti il terzo. Turchetti ha ormai abituato tutti ad uscire alla distanza e sul piano della pura resistenza ha pochi rivali: subìto l’avvio del norvegese Durasovic (si fa per dire, origini forse serbe), poco ci ha messo Turchetti per ribaltare la partita concedendo nei restanti set solo tre giochi all’avversario, accreditato della tds n. 2. Dal canto suo Federico Bonacia è stato un vero e proprio rullo compressore contro il cinese Qiu (tds n. 3) cui ha lasciato un solo gioco in tutta la partita. Pur privo di colpi eccelsi, Bonacia è un giocatore molto maturo e avveduto, che raramente perde dagli inferiori e fa spesso partita pari con i più forti. Essendo uscite di scena le prime tre teste di serie viene automatico riconfermare ancora una volta il valore aleatorio e relativo dei ranking giovanili. Autori dell’ulteriore eliminazione delle tds 12, 10 e 8 sono stati rispettivamente Giacomini, Stefanini (che continua la sua marcia inarrestabile), e Carli. Riccardo Balzerani, un altro giocatore che come si suol dire è messo assai bene in campo, ha avuto la partita in pugno contro la tds 6, Lin di Taipei, e pur avendo perso il tiebreak del secondo ha ceduto al terzo solo di pochi punti (6/4). Quasi in fotocopia la sconfitta del mancino Grison ad opera dell’australiano Delaney. Negli altri incontri dei nostri l’estroverso Cutuli ha dovuto sudare per risolvere il match contro l’ottimo Reitano, giocatore in costante ascesa cui manca solo un pizzico di potenza. Merzetti ha ceduto nettamente alla distanza al naturalizzato canadese Tabilo, altro mancino dal fisico apparentemente ancora gracile ma molto veloce nell’esecuzione dei colpi e con molte varianti al suo arco. Positivo infine Dalla Valle che estromette l’ennesima tds, la n. 14. Cade invece Morelli, che ieri aveva destato buona impressione, ma con un francese ormai navigato e tds n. 9.

Nel femminile definita la griglia degli ottavi con una sola italiana oggi vincitrice, Tatiana Pieri, a conferma del momento delicato del movimento giovanile femminile italiano, che, a parte le assenze qui a Prato, è senz’altro e cronicamente più debole del corrispondente maschile. Fuori anzitutto Anna Turco che ha fatto ben sperare recuperando un set all’avversaria americana che pareva davvero alla sua portata, prima di cedere di schianto nel terzo perso per 6/2. Nulla da fare anche per Camilla Abbate, crediamo già soddisfatta di essere approdata al main draw, per quanto affrontasse una qualificata come lei che l’ha sconfitta di misura, e per Francesca Brancato.

Lasciamo per ultimo l’incontro vinto per 6/1 6/3 da Tatiana Pieri sulla russa Polina Novikova. Tatiana ha offerto l’ennesima prova convincente dimostrando in certi momenti una superiorità schiacciante, una maturità di gioco veramente insospettabile, e una tranquillità e una freddezza raramente viste in una quindicenne. Pochissimi a fine partita i suoi gratuiti, tantissimi i recuperi impossibili, numerose le situazioni di difesa trasformate agevolmente in situazioni di attacco con il punto guadagnato. Rispetto alle ultime apparizioni Tatiana è stata più pesante nel servizio, efficace e non di rado devastante con il diritto anomalo, bruciante nella risposta al servizio, insidiosa con il back di rovescio bassissimo o flottante: il tutto condito con alcune finezze che hanno strappato gli applausi allo scarso pubblico, come smorzate in controtempo, lob millimetrici, schiaffi, e volées in contropiede. Rimane vero che l’avversaria si è rivelata legnosa e fallosa e anche poco mobile, per quanto capace di ottimi vincenti se lasciata impattare con comodo su palle lievemente più corte. Oggi è stata Tatiana a comandare il gioco, ma domani (o quando sarà in campo) contro l’esperta Theresa Van Zyl del Sudafrica sarà probabilmente l’inverso, e la Pieri dovrà stare attenta almeno a due cose, a mettere dentro più spesso la prima di servizio per non offrire una seconda ancora debole e facilmente attaccabile, e a tenere l’avversaria più sistematicamente dietro la riga di fondo, senza accorciare come oggi ha fatto troppo spesso. Quattro in tutto da domani le italiane in gara oltre a Pieri, e sono Lombardo, Chinellato e Torelli.

Essendo possibile a questo punto un primo orientamento si possono indicare con buone possibilità per il prosieguo del torneo, dall’alto, la britannica Brogan vincitrice della Stefanini, la temibile 1999 australiana Mendes tds n. 3, la Stokke giustiziera della Hofer, e la lituana Mikulskyte tds. n. 2 (ancora da decifrare la Parazinskaite). Ma anche Beatrice Lombardo, oggi in allenamento con la Hofer (con cui inaugura una ennesima formazione di doppio), ha un tabellone non disprezzabile, e potrebbe comodamente arrivare in semifinale o anche in finale. Ma dipende da lei.

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