Fognini: "A Roma non ho mai giocato bene. Provo a farlo"

Interviste

Fognini: “A Roma non ho mai giocato bene. Provo a farlo”

Pubblicato

il

 

TENNIS ATP ROMA – L’intervista pre torneo di Fabio Fognini al Foro Italico

D. Quali sono le aspettative con cui inizi questi Internazionali d’Italia 2014?

R. Sto bene, ho ripreso il ritmo dopo Barcellona quando sono stato dieci giorni con febbre e problemi fisici. Il torneo di Monaco mi ha aiutato un pochettino a ritrovare buone sensazioni in campo. Non so dove arriverò, perderò al primo turno, farò secondo o terzo: non voglio pensarci. Ho una partita davanti contro un avversario molto tosto, ci ho già giocato, ci ho vinto, ma è un avversario molto pericoloso. Da una parte son traquillo, da italiano non nego che si vuole un bel torneo, cosa che non ho mai fatto però ci proverò

D. Le poverbiali pressioni che si porta dietro questo torneo come le stai affrontando?

R. Sto bene. Pressione? Un pochettino, ma è normale, ho ottenuto buoni risultati da solo  e con I miei compagni in Coppa Davis. Con il mio allenatore siamo concentrati per cercare di arrivare nel migliore dei modi all’appuntamento più importante che è Parigi.

D. Parigi è più importante di Roma? E queste ospitate che ci sono in televisione possono distrarti?

R. No, assolutamente non mi distraggono. Roma è un appuntamento importante che precede il torneo dei miei sogni

D. Con Rosol a Parigi per buona parte del match è stata equilibrata, poi hai cominciato ad incartargliela. Quali sono I suoi lati forti e quelli invece da sfruttare?

R. E’ un avversario che ha già dimostrato di saper battere gente forte. Ovviamente a Parigi vinsi in 4 set, fu una partita combattuta, ma alla fine l’ho sfrutatta bene facendolo giocare perché lui è uno che sfrutta bene il servizio e I colpi forti e io dovrò rimanere concentrato per cercare di fargli allungare il punto il più possibile sperando di riuscire a portarlo a casa mia.

D. I campioni più importanti nei tornei più importanti cercano di isolarsi. E’ una cosa che tu fai, ti aiuta? O sei uno che legge I giornali?

R. Leggere si legge sempre, però dipende che cosa devo leggere. Magari sì, in questo torneo mi avete visto poco. Sono arrivato, sono stato in hotel, mi alleno e appena ne avrò l’opportunità me ne andrò via. Sono a Roma, in un torneo a cui tengo paticolarmente, dove non ho mai giocato bene, provo a farlo, magari non funziona però….

D. Il fatto di non essere riuscito a ottenere risultati importanti qui a Roma può condizionarti, o arrivarci in quello che è il miglior momento della tua carriera è un valore aggiunto?

R. Non pesno. Ci arrivo in maniera diversa dagli altri anni. Però non voglio mettermi nessuna pressione. C’è una partita importante al primo turno contro un avversario temibile. Ce la metterò tutta per tornare a giocare il mio tennis e giocare bene di fronte al pubblico romano che se giochi bene ti dà sempre una mano.

D. Cosa c’è di diverso qui agli Internazionali rispetto alla Coppa Davis dove invece ti esalti e riesci a dare il meglio?

R. Non saprei. L’anno scorso ho incontrato Nadal al 2°turno e questo complica la situazione. Non so, magari la voglia di far bene qui dove non ho mai fatto bene fa sì che entro in campo un po’ più teso però cercherò di…

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement