ATP Roma interviste, Bolelli: "Vittoria importante per risalire la classifica"

Interviste

ATP Roma interviste, Bolelli: “Vittoria importante per risalire la classifica”

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Simone Bolelli, Foro Italico 2014
 

TENNIS ATP MASTER 1000 ROMA – Primo turno: S. Bolelli b. S. Travaglia 3-6 7-5 7-6(5). L’intervista del dopo partita a Simone Bolelli.

Q: Una vittoria più difficile del previsto in una partita che immagino fosse abbastanza sentita.
Sì, era sentita. Ho iniziato malino, lui mi ha sorpreso, ha giocato bene in alcuni momenti e io non avevo buone sensazioni. Ho rincorso quasi tutta la partita e alla fine fortunatametne anche se non giocando troppo bene sono riuscito a lottare, a fargli giocare I punti importanti e alla fine ho vinto, forse anche con un pochino di esperienza in più. Ma lui secondo me ha giocato un gran match.

Q: Alla luce della tua recente storia tennistica questa è una vittoria che vale quasi quanto la vittoria di un torneo.
E’ una vittoria importante, era un match di un Masters 1000, a Roma, e per me sono punti preziosi perché sto cercando di risalire il ranking, quindi fare bene in questi tornei è fondamentale sia per la fiducia che per il ranking.

Q: Contro Raonic cosa ti aspetti?
Raonic è un giocatore che serve molto bene, aggressivo, dovrò  cercare di prendere in mano la partita il prima possibile. Dovrò provare a rispondere meglio possibile, ha un servizio devastante. Il vantaggio sulla terra è meglio, vedremo…cercherò di entrare in campo un pochino meglio rispetto a oggi.

Q: Come sei riuscito a cambiare la partita nel terzo set?
5-3 ho servito io, game facile: 40-0, poi 40-15. Poi 5-4 30 pari io ho giocato un dritto sulla riga e sono riuscito ad andare sulla palla break e lui lì forse ha avuto un po’ di fretta, ha sparato subito un rovescio lungo linea e ha sbagliato. Sono momenti, episodi che a volta vanno bene e a volte vanno male. Io, non giocando benissimo, ho cercato su queste situazioni di avere la meglio:  quando la partita va in lotta, o quando bisognava fare il punto cercavo di farlo giocare e vedevo che in alcuni momenti aveva fretta. A volte faceva dei winner pazzeschi ma a volte sbagliava e in quelle occasioni l’ho fatto giocare un po’ di più.

Q: Cosa ti ha sorpreso di più? Lo conscevi bene, lo conscevi poco?
Lo conosco, non benissimo, abbiamo giocato un paio di volte, gli ho visto fare qualche partita, ha un gioco abbastanza aggressivo. Mi ha sorpreso col rovescio, col dritto sapevo che giocava bene, ma col rovescio spesso sul lungolinea mi lasciava fermo.

Q: Sul 6-5 hai avuto 2 match point e poi siete andati al tie break, hai avuto qualche dubbio?
Insomma, lì il match point lui ha sempre servito benissimo. Uno non l’ho giocato, l’altro ho risposto e lui ha tirato un rovescio pazzesco incrociato. Lì ha giocato bene lui. Poi sul 4-1 al tie break ho cominciato a respirare un po’. 4 pari lui ha fatto un passante pazzesco: ‘eccolo lì – mi son detto – ci risiamo’ e poi ho giocato un buon punto io sul 4 pari. 5-4 ho risposto bene ma lui secondo me ha avuto fretta, ha cercato ancora il rovescio lungolinea. Poi il match point  è stato un punto lunghissimo, ho fatto un winner di dritto e è andata bene. Sono contento perché ho lottato, le sensazioni non erano buone, era importante portare a casa questa partita e ce l’abbiamo fatta.

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