Roland Garros interviste, Nadal: "Roma, Montecarlo, Madrid e Barcellona sono il passato"

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Roland Garros interviste, Nadal: “Roma, Montecarlo, Madrid e Barcellona sono il passato”

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TENNIS ROLAND GARROS – L’intervista pre-torneo di Rafael Nadal.

Come ti senti adesso che sei a Parigi? Mentalmente e fisicamente come stai oggi?
Durante la stagione su terra sono migliorato settimana dopo settimana. La settimana scorsa a Roma, come hai detto tu, è stata dura fisicamente. Ho giocato molto, ma a volte hai bisogno di queste cose, no? E credo di aver giocato un po’ meglio durante l’intero torneo e specialmente dopo i primi due turni, i quarti, la semifinale e la finale. Credo di aver fatto un passo in avanti positivo, e sono felice del modo in cui ho concluso Madrid e Roma. Non ero felice di quello che avevo fatto a Montecarlo e a Barcellona, e sono felice di essere tornato in un posto che mi ha dato molto, e voglio godermi questi primi giorni qui. Spero che il tempo migliori.

Rafa, la terra è diversa quest’anno al Roland Garros?
Mi sono allenato solo un giorno, mi sono allenato ieri sul campo centrale, e sì, è un po’ diverso. Credo abbiano rinnovato i campi, per questo la terra è un po’ più stabile. Attorno si muove un po’ troppo e ci sono alcuni piccoli sassolini che rendono i movimenti un po’ più difficili. Ma probabilmente sarà pronta per il torneo. Mancano pochi giorni, e probabilmente la sistemeranno. Sono degli specialisti, no?

Quando torni a Parigi in questo stadio, le sensazioni, i sentimenti, i ricordi ti ritornano in mente o adesso sono diventate una routine?
Non è mai una routine giocare qui, no? È sempre un’emozione enorme avere la possibilità di giocare il Roland Garros. Come ho già detto prima, per me questo è il posto più importante della mia carriera. È sempre molto emozionante avere la possibilità di tornarci ed è sempre una grande notizia il fatto che potrò giocare di nuovo il Roland Garros. È molto eccitante.

All’inizio della stagione sulla terra hai detto di avere qualche problema di fiducia. Quindi adesso con i tornei alle spalle, a che punto credi sia la tua fiducia adesso che inizi a giocare qui?
Non lo so. Roma, Montecarlo, Madrid e Barcellona adesso fanno parte del passato. Adesso siamo qui e l’unica cosa importante è riuscire ad allenarsi bene dopo che avrò finito con le interviste. Mi allenerò oggi, e anche domani e Domenica, e cercherò di essere pronto per giocare. La dinamica è sicuramente positiva, è la realtà, quindi questo è importante per la fiducia. A Roma sentivo di riuscire a giocare senza molto nervosismo, senza l’ansia con cui ho giocato nei primi due tornei e a tratti anche a Madrid. Quindi queste sono cose sempre positive, ma adesso l’importante è questo torneo. E alla fine si tratta di un altro torneo, no? Sono felice di essere qui. Sono felice di poter lottare per cercare di dare il meglio. E ci proverò. Questo è tutto. Questa è l’unica cosa che posso dire. Ci proverò.

Se vincerai il primo turno contro Ginepri e Dominic Thiem farà lo stesso contro Mathieu, potreste incontrarvi, lui è uno degli astri nascenti del circuito. Cosa pensi di lui?
Beh, sta giocando davvero bene. Quest’anno ha giocato ad un livello molto alto. Non ho avuto la possibilità di vederlo giocare spesso però ho sentito solo cose positive su di lui. Tutti dicono che sarà un top player nel futuro. E io vedrò. Prima devo affrontare Ginepri.

Domani c’è la finale di Champions League. Vedrai la partita?
Qui a Parigi. Ancora non lo so (ride).

Nel tuo hotel?
Non lo so ancora. Devo trovare il posto giusto per guardarla.

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