La USTA annuncia un nuovo Centro Tecnico ad Orlando

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La USTA annuncia un nuovo Centro Tecnico ad Orlando

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TENNIS – La USTA annuncia lo spostamento del Centro Tecnico da Flushing Meadows ad Orlando con la costruzione di uno straordinario impianto con più di 100 campi.

Si parla ormai da tempo della crisi del tennis americano, almeno per quel che riguarda il settore maschile, che lo scorso anno per alcune settimane non ha visto alcun suo rappresentante nella Top 10 (prima volta nella storia da quando è stata introdotta la classifica ATP nel 1973) e che non si aggiudica un titolo del Grande Slam da ormai più di 10 anni, ovvero dagli US Open 2003 vinti da Andy Roddick. E gli americani, come loro abitudine, quando si trovano di fronte ad un problema, reagiscono sempre con grande pragmatismo e con un modus operandi cui rimangono generalmente piuttosto fedeli: scaricare tutta la potenza di fuoco del loro strapotere economico direttamente nel cuore del problema, nella profonda convinzione che questo metodo sulla corsa lunga garantisca i migliori risultati.
E’ in quest’ottica che si può certamente inquadrare l’imponente progetto di sviluppo lanciato la settimana scorsa dalla USTA (United States Tennis Association), la quale ha annunciato l’intenzione di costruire un nuovo centro tecnico nazionale nella località di Lake Nona, alle porte della città di Orlando in Florida. La struttura, la cui costruzione dovrebbe costare circa 60 milioni di dollari, una volta completata offrirà più di 100 campi da tennis (suddivisi tra cemento e terra battuta) e sarà composta da diversi nuclei ognuno dedicato ad una specifica funzione, in modo da fornire una gamma completa di infrastrutture per tutte le fasi dello sviluppo tecnico ed agonistico dei tennisti in erba.

Ci sarà una zona dedicata ai tornei di base, completa di 24 campi in terra battuta, 16 in cemento e due aree giocatori, più uffici amministrativi per la direzione di gara, sale massaggi, palestre, zona incordatori, bagni pubblici e zone miste.
Un’altra zona sarà riservata allo svolgimento delle competizioni per college. La University of Central Florida disputerà tutte le gare interne in questo impianto che conterrà 12 campi in cemento, un centrale che permetterà la disputa di due match contemporaneamente (cosa abbastanza comune nelle competizioni NCAA), dotato di schermi giganti e tribune per 1.200 spettatori, oltre a zone ristoro, bagni pubblici e spogliatoi per atleti, allenatori e arbitri.
Le nazionali USA avranno poi a loro disposizione un’altra area apposita, equipaggiata di otto campi in cemento ed altri otto in terra battuta, ove si potranno allenare i migliori atleti selezionati dalle 17 Sezioni locali in cui la USTA ha diviso il suo territorio. A questa zone se ne aggiungerà poi un’altra esclusivamente dedicata al programma “High Performance and Player Development” che si occupa dei ragazzi e delle ragazze che stanno per affrontare il passaggio al tennis professionistico. Qui ci saranno otto campi in cemento, sei in terra battuta ed altri otto campi coperti, oltre ad una foresteria capace di ospitare 32 ragazzi e ragazze nella quale gli atleti avranno accesso ad una palestra completa con sala pesi e macchine per il condizionamento fisico.
A completare il quadro di questo sbalorditivo progetto verranno poi aggiunti otto campi da mini-tennis più altri otto campi tradizionali che saranno a disposizione di tutti gli appassionati, locali e non, che vorranno approfittare di questo impianto senza eguali nel panorama tennistico mondiale.

 

Questa nuova casa che stiamo per costruire al tennis americano segnerà un cambiamento epocale per il nostro sport –  ha dichiarato Dave Haggerty, Presidente ed Amministratore delegato della USTA nel corso della presentazione in Florida – questa struttura all’avanguardia, unica al mondo, sarà il punto d’incontro per tutto il tennis negli USA e ci consentirà di fare la differenza a tutti i livelli, dalla base dei praticanti fino ai massimi livelli professionistici. L’apertura di questo impianto creerà 154 nuovi posti di lavoro nella comunità locale e costituirà la prima struttura USTA operativa per 12 mesi l’anno”. L’attuale centro tecnico, infatti, è basato al National Tennis Center di Flushing Meadows, sede degli US Open e che a causa del rigido clima di New York non può essere utilizzato a pieno durante l’inverno, se non limitatamente ai pochi campi coperti a disposizione nella zona est dell’impianto. In Florida, invece, le temperature consentono di giocare all’aperto per 12 mesi l’anno (anche se in estate la calura e l’umidità possono essere opprimenti durante il giorno, almeno per i tennisti amatoriali), consentendo in questo modo di massimizzare l’utilizzo delle nuove strutture.

Siamo davvero al settimo cielo per la costruzione di questo nuovo centro – ha confermato Patrick McEnroe, General Manager USTA per il settore Player Development – Non vediamo l’ora di iniziare a lavorare qui con tutti gli allenatori sparsi per il territorio per trasformare i nostri migliori juniores in  professionisti di livello mondiale”.

Come detto, la USTA finanzierà in larga parte la realizzazione del progetto, anche se non mancheranno i  contributi da parte dello Stato della Florida e della Città di Orlando. L’area di 25 ettari nella zona di Lake Nona sulla quale sorgeranno tutte le strutture verrà affittata dalla USTA ad un prezzo simbolico di $1 l’anno per i prossimi 30 anni. Il sindaco di Orlando Buddy Dyer ha confermato che la città si è impegnata ad investire $200.000 per la riconfigurazione della rete stradale nei pressi del nuovo impianto, e la USTA ha firmato un accordo di partnership con Visit Orlando, l’ente turismo della città della Florida, che si impegnerà a promuovere la nuova “attrazione” agli oltre 57 milioni di visitatori che ogni anno si recano nella città sede di Disney World. Il Presidente della USTA Haggerty ha infatti confermato che Orlando ha avuto la meglio sulle altre località candidate ad ospitare il nuovo centro grazie all’appoggio garantito dalle autorità locali.

Questo “Paese delle Meraviglie” per gli appassionati di tennis dovrebbe aprire i battenti entro la fine del 2016, e per il momento è stato battezzato semplicemente come “The New Home of American Tennis”, anche se i vertici USTA non hanno escluso che nel corso della costruzione si potrebbe decidere di adottare un nome più formale.

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ATP

ATP Miami: Sinner express, avanza senza problemi su Rublev

Jannik Sinner batte per la terza volta in carriera Andrey Rublev con una prestazione superlativa. Sesta vttoria su un top10 e quarti di finale in grande stile

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Jannik Sinner (sinistra) e Andrey Rublev (destra) - Miami 2023 (foto Ubitennis)

Da Miami, il nostro inviato

[10] J. Sinner b. [6] A. Rublev 6-2 6-4

Continua senza sosta la marcia di Jannik Sinner verso i piani altissimi della classifica. In un percorso a tappe forzate verso il traguardo finale delle Nitto ATP Finals di Torino, Jannik Sinner è arrivato senza perdere un set ai quarti di finale del Miami Open presented by Itaù, e lo ha fatto sconfiggendo nel suo ultimo incontro Andrey Rublev, numero 6 del seeding e numero 7 del ranking mondiale, che veniva da 10 vittorie negli ultimi 12 incontri sul cemento, compresa la finale nell’ATP 500 di Dubai.

 

Sinner aveva già battuto Rublev in precedenza, ed era in controllo del punteggio lo scorso anno al Roland Garros quando fu costretto a ritirarsi, ma non l’aveva mai sconfitto in una maniera così dominante e perentoria.

Un match giocato splendidamente dal ragazzo di Sesto Val Pusteria, che ha lasciato solamente sei game al suo avversario senza mai concedere una palla break. E soprattutto ha dimostrato una superiorità quasi schiacciante dalla parte del rovescio, con il quale ha quasi sempre dominato gli scambi mettendo in enorme difficoltà il russo.

PRIMO SET – Inizio della partita con cielo velato e sole che faceva capolino tra le nubi, lascito dei temporali della sera prima che hanno fatto sensibilmente aumentare l’umidità. La partenza di Sinner è a razzo, quella di Rublev un po’ meno travolgente, e il break arriva subito al terzo gioco quando dopo due accelerazioni di rovescio di Sinner il russo si trova 15-40. La prima palla break viene annullata con un diritto vincente, ma sulla seconda un diritto di palleggio finisce in rete.

Sul suo servizio Sinner è una sentenza (saranno solo quattro i punti persi in questo set sulla sua battuta, e due soli in più nel set successivo), e in risposta aggredisce le seconde come lo abbiamo visto fare solo molto di recente. Rublev cancella una palla del doppio break con uno schema servizio-diritto, ma il 4-1 pesante arriva poco dopo: se Sinner riesce a tenere il diritto di Rublev fuori dallo scambio non c’è gara.

Sull’1-5 Rublev muove il punteggio nella sua casella a forza di prime di servizio, ma il set ormai è andato e Sinner perfeziona il 6-2 in 32 minuti.

SECONDO SET – La breve durata del primo set fa si che il consueto esodo di spettatori che vanno a rinfrescarsi alla fine di ogni parziale sia molto meno consistente de solito, anche se la giornata è decisamente calda e l’orologio segna quasi mezzogiorno. Rublev resiste meglio a Sinner di quanto aveva fatto nel primo set, ma sulla battuta dell’altoatesino è sempre traffico a senso unico. Sul 2-2 Andrey recupera da 15-30 con il servizio e con un po’ di fortuna quando un suo recupero di rovescio finisce per diventare una palla corta incrociata sulla riga. Il break arriva due game più tardi, quando Sinner carica in risposta sulla seconda di servizio e Rublev cede la battuta con un altro errore di diritto.

Prima che Sinner serva per il match sul 5-4 il deejay prova a mettere un po’ di pepe nella sfida scegliendo “Hit Me With Your Best Shot” di Pat Benatar come canzone per il cambio di campo, ma Jannik è inscalfibile e chiude il match in un’ora e 12 minuti raggiungendo i quarti di finale a Miami per la terza volta in carriera.

VICINO ALLA TOP 10 – Con questa vittoria Sinner diventa virtualmente n. 10 del ranking mondiale e potrebbe essere superato solamente da Khachanov o Paul nel caso in cui si aggiudicassero il torneo. Per consolidare il suo ritorno nei Top 10 Sinner dovrebbe vincere anche il prossimo match contro chi si qualificherà tra Botic Van de Zandschulp ed Emil Ruusuvuori. Con Ruusuvuori ci sono stati quattro precedenti confronti diretti (più uno a livello Challenger), tutti vinti da Sinner (che invece aveva perso il primo scontro in un Challenger in Australia), ma alcuni con punteggi molto equilibrati come il 10-8 al tie-break del terzo set dello scorso anno qui a Miami. Contro Van de Zandschulp invece sarebbe uno scontro inedito.

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ATP

ATP Miami: Sinner e Sonego entrambi agli ottavi come nel 2021

E’ la quinta volta che due italiani raggiungono il quarto turno in un Master 1000 sul veloce. Gli ultimi Sinner e Berrettini ad Indian Wells

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Lorenzo Sonego - ATP Miami 2023 (Twitter @Federtennis)

Per Sonego è stata una delle migliori partite della sua carriera. Quella contro l’americano Tiafoe non era per l’italiano una partita con i favori del pronostico. Ma un’ora e due set dopo Lorenzo riesce nell’impresa di vincere una partita forse inattesa per noi, ma assolutamente alla portata per lui. A fine match il nostro Gibertini lo incalza: la migliore partita di sempre? La migliore qui a Miami, e tra le tre migliori di sempre. Conoscevo l’avversario, sono entrato in campo molto determinato. Si è trattato di una partita quasi perfetta, senza sbavature, ho fatto pochi errori e sono stato molto aggressivo come l’avevamo preparata”.

Nel dettaglio quella contro il semifinalista dello US Open 2022 è stata per Sonego una partita da record. Innanzitutto la percentuale di punti con la prima palla (91%) è la migliore della carriera. Così come i punti vinti con la seconda palla (82%, non era mai andato oltre il 78%). Infine è stata il il 13° match chiuso senza concedere palle break. Considerando il fatto che ha ottenuto tutto questo contro il n.14 del ranking si può affermare che questa rappresenti senza ombra di dubbio una delle vittorie più prestigiose ottenute dal piemontese nel circuito maggiore.

 

A suggello di questa vittoria abbiamo due italiani negli ottavi di finale di un Master 1000, Sinner e Sonego, come nel 2021. Si tratta della quinta volta in assoluto che questo succede (sul veloce). Prima di loro ci sono stati: Shanghai 2019 (Berrettini/Fognini) ; Miami 21 (Sinner/Sonego); Cincinnati 21 (Berrettini/Sonego) e Indian Wells 22 (Sinner/Berrettini). Sperando di poter spingerci ancora un po’ più in là, possibilmente con gli sfavori del pronostico.

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Flash

WTA Miami, Pegula pronta alla sfida con Potapova: “Gioca senza paura”

La statunitense chiude in due set la pratica Linette dopo aver annullato un setpoint. Ai quarti sfida con Potapova

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Jessica Pegula si esalta sul cemento di Miami. Arriva ai quarti di finale dopo aver chiuso in due set la pratica Magda Linette. Primo set vinto in scioltezza, secondo portato a casa dopo aver recuperato due break di svantaggio. La polacca va a servire due volte per il match, ma spreca un setpoint e poi va a casa a mani vuote. L’americana, invece, trova l’adrenalina giusta per chiudere in due parziali la contesa senza sprecare ulteriori energie: “E’ stato un match strano in cui ho giocato davvero bene, poi un po’ meno, ma nel complesso sono soddisfatta e credo sia un buon segnale ricevuto”.

A differenza di quanto espresso a Indian Wells, Pegula non è mai stata costretto a dover recuperare partenze ad handicap: “A Miami ho vissuto e mi sono allenato qui per molto tempo. Ho giocato molto bene ed è piacevole il clima che si respira. Fa più caldo, anche se ho giocato in un campo coperto da ombra”.

Poi spiega cosa sia successo sul 5-2: “Era un momento in cui percepivo che stava per cambiare qualcosa. Ho cambiato racchetta perché pensavo che la palla mi arrivasse addosso. Non ero a mio agio. Sono tornata alla racchetta che avevo già usato e ho vinto cinque game di fila. Ho vinto questa piccola battaglia mentale: ero arrabbiata con me stessa perché non riuscivo a giocare meglio. Rispetto al primo set, lei ha alzato il suo livello, io ho fatto un paio di errori e non stavo servendo ottime prime palle. Linette si era abituata al mio ritmo. Sono contenta di averla ribaltata“.

 

Sfida con Anastasia Potapova ai quarti di finale. La russa appare molto in forma e ha affermato di aver cambiato qualcosa nel suo tennis: “Non mi fa piacere sentirlo, perché l’ultima volta ho vinto a malapena. L’ho vista giocare un po’ questa settimana e sta giocando piuttosto senza paura. I campi qui sono molto più veloci e non so chi ne trarrà un vantaggio. Sarà un’altra dura battaglia in una fase di piena fiducia per lei. Le cose cambiano rapidamente da un giorno all’altro, per cui davvero è impossibile fare pronostici“.  

Ci potrà mai essere un WTA a Buffalo? “Mi piacerebbe averne uno lì. Non so dove perché Buffalo non è proprio un paradiso del tennis. Penso che sia sempre stato qualcosa a cui ho pensato, anche dopo la mia carriera, è avere un torneo in quella zona”.

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