TENNIS ROLAND GARROS – Abbiamo avuto anche più di 13 tennisti italiani nei due tabelloni di uno Slam, ma negli ultimi tempi ci rappresentavano più le donne che che gli uomini. Ascolta tutti gli audio raccolti oggi dai nostri inviati ed il mio videocommento
Clicca qui per il videocommento di Ubaldo Scanagatta
Fabrizio Fanucci: “Purtroppo Starace non è mai stato in partita”
Fanucci: “Filippo Volandri ha giocato bene, ma Querrey avrà fatto 30 aces e sempre sulle pallebreak”
Papà Tomljanovic: “Per Chris Evert, Alja è come una figlia” (prima parte)
(seconda parte)
PARIGI – L’ultima volta che c’erano stati più uomini italiani che donne fu in realtà solo due anni fa: nel 2012 avevamo 7 uomini e 5 donne. Il record assoluto al Roland Garros è stato quando abbiamo avuto, nel 2007, 17 giocatori in tabellone, 9 uomini e 8 donne.
Comunque mai eravamo in precedenza riusciti a vedere qualificati quattro uomini come stavolta: Paolo Lorenzi è l’ultimo arrivato dei quattro. Con Bautista Agut, n. 27 atp, però non lo vedo favorito. Paolo non ha mai passato un turno in 11 Slam, prima o poi lo meriterebbe, ma non credo sarà stavolta. Andrea Arnaboldi – una prima volta per il ventiseienne mancino lombardo, complimenti, bravo a non arrendersi mai e ad insistere! – e Simone Bolelli sono altri due “qualificati”: per l’appunto sono capitati uno contro l’altro. Così ne avremo almeno uno di sicuro al secondo turno.
Credo che Bolelli vincerà, come ha già fatto contro lo stesso avversario due volte nelle ultime settimane- si incontrano per la terza volta in quattro settimane, si verranno mica a noia? – e ciò lo aiuterà a salire in classifica più rapidamente che non a vincere un challenger.
Il quarto “qualificato” – che come Volandri e Schiavone è uno dei tre italiani in programma già oggi, nella domenica d’apertura, nella quale è impegnato pure Federer: vi rendete conto della differenza con Roma? A Roma Federer può permettersi di non giocare prima di mercoledì e il torneo dura una sola settimana, qui lo mettono in campo alla domenica di un torneo di 15 giorni! Altro peso, quello degli Slam, rispetto agli aspiranti Mini-Slam… – è Potito Starace, che non entrava più in tabellone di Slam da un bel po’ e che si imbatte in Tursunov, testa di serie n. 31. Sarà probabilmente dura, ma fino a 3 anni fa il favorito sarebbe stato lui per aver vinto tutti i tre precedenti, l’ultimo appunto nel 2011; quindi almeno psicologicamente ha un vantaggio che potrebbe sfruttare soprattutto se comincia bene: tre sconfitte contro lo stesso avversario non si dimenticano facilmente.
Dei tre uomini che non hanno avuto bisogno di passare per il filtro delle “quali” per Volandri contro Querrey potrei ripetere lo stesso discorso fatto per Starace con Tursunov anche se Querrey è molto più giù in classifica, n.64 (ma fra i due non ci sono precedenti).
Per Seppi posso dire che peggio di così non poteva capitare: il colombiano Santiago Giraldo è in gran forma, è n. 34 del ranking Atp, il primo a non essere compreso fra le teste di serie e decisamente più forte di molte che lo sono (temo Seppi incluso…anche se non ci sono precedenti).
Resta Fabio Fognini, il nostro uomo di punta e fresco di compleanno (27 anni) che ritrova curiosamente lo stesso avversario di un anno fa, il tedesco Beck: Fabio, testa di serie n. 14, non ha un brutto tabellone: se passa Andreas Beck, ex n. 39 del mondo, ha Bellucci o Benjiamin Becker al secondo. Abbordabili. Poi probabilmente Monfils, contro il quale qui a Parigi ha già sostenuto un’epica battaglia in due manches serali (quasi notturne) ottenendo una delle sue più importanti vittorie. Il suo settore (quarto) è presidiato da Stan Wawrinka, n. 3 del seeding. Non mettiamo limiti alla Provvidenza.
Francesca Schiavone, n. 53 oggi, ma campionessa al Roland Garros nel 2010 e finalista nel 2011, sarà l’unica tennista in campo questa domenica, e contro la croata Ajla Tomljanovic, n.71 Wta.
Francesca dovrebbe potercela fare, il clima è fresco, se vince andrà contro Vesnina o McHale.
Ho visto brevemente la croata perdere a Pattaja dalla Kudryatseva 64 75 dopo che all’Australian Open aveva perso soltanto 75 al terzo dalla Stephens. Sulla terra rossa ho visto solo alcuni risultati, come la vittoria con la Barthel a Stoccarda (ma è terra battuta indoor) e la Mladenovic a Strasburgo. Ma a Roma ha beccato in qualificazione addirittura 62 60 dalla Scheepers…: se tanto di mi dà tanto Francesca dovrebbe vincere agevolmente nel primo turno. Sul secondo si vedrà. Ma al terzo eventualmente Agnieszka Radwanska, fra le prime a vincere oggi e a dichiarare però – vedi anche i twitter di Ubitennis se volete vedere le prime frasi importanti dette dai protagonisti in tempo quasi reale – “La terra rossa non è la mia superficie prediletta, non mi considero una favorita ma semmai una outsider”.
QUALIFICAZIONI
Primo turno
(1) Paolo Lorenzi (ITA) b. Mohamed Safwat (EGY) 61 61
Jonathan Eysseric (FRA) b. Matteo Viola (ITA) 75 46 86
Lorenzo Giustino (ITA) b. (23) Tatsuma Ito (JPN) 63 46 64
Marco Cecchinato (ITA) b. Gregoire Burquier (FRA) 63 62
Simone Bolelli (ITA) b. Alex Bogomolov jr (RUS) 67(6) 63 3-0 rit.
(28) Samuel Groth (AUS) b. Flavio Cipolla (ITA) 76(5) 63
Jesse Huta Galung (NED) b. Thomas Fabbiano (ITA) 62 60
Andrea Arnaboldi (ITA) b. Johan Sebastian Tatlot (FRA) 63 75
Potito Starace (ITA) b. (29) Yuichi Sugita (JPN) 64 62
Secondo turno
(1) Paolo Lorenzi (ITA) b. Daniel Cox (GBR) 63 76 (4)
Filip Krajinovic (SRB) b. Lorenzo Giustino (ITA) 64 63
(6) Andreas Haider-Maurer (AUT) b. Marco Cecchinato (ITA) 62 63
Simone Bolelli (ITA) b. (9) Peter Gojowczyk (GER) 64 4-1 rit.
Andrea Arnaboldi (ITA) b. (17) Horacio Zeballos (ARG) 46 64 61
Potito Starace (ITA) b. Guido Andreozzi (ARG) 63 60
Turno decisivo
(1) Paolo Lorenzi (ITA) b. Mathias Bourque (FRA) 63 67(3) 63
Simone Bolelli (ITA) b. (28) Samuel Groth (AUS) 64 62
Andrea Arnaboldi (ITA) b. James McGee (IRL) 63 64
Potito Starace (ITA) b. (16) Frank Dancevic (CAN) 64 75