Roland Garros, Berdych: “Non lascerò che la pioggia mi condizioni”

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Roland Garros, Berdych: “Non lascerò che la pioggia mi condizioni”

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TENNIS ROLAND GARROS – Berdych b. Polansky 6-3 6-4 6-4. Intervista del dopo partita.

Parlaci del match.
Mi ha fatto lavorare duro, non è stato affatto facile, aveva passato tre turni di qualificazioni, ci sarà un motivo, era in ritmo. Non aveva nulla da perdere e questo gli ha dato fiducia.

Cosa sapevi di lui prima del match?
Non molto, sono sempre di più i giocatori che si incontrano per la prima volta, ormai ci si abitua. Non è facile partire senza informazioni, ma negli Slam c’è il vantaggio di giocare al meglio dei cinque, si ha più tempo per adattarsi e capire lo stile di gioco dell’avversario. In ogni caso cerco di concentrarmi più su me stesso, per fare quello che voglio fare, e oggi ci sono riuscito.

È prevista molta pioggia questa settimana. Mentalmente come cercherai di rimanere concentrato ed evitare che le previsioni ti condizionino?
Ho già superato il primo turno, è già uno step importante; adesso ho due giorni di pausa, vedremo cosa capiterà dopo, adesso posso permettermi di rilassarmi almeno un po’. Ho alle spalle l’esperienza del 2010, quando piovve davvero molto e riuscii comunque ad andare in fondo, quindi cercherò di trarre qualcosa da quell’anno e di concentrarmi su me stesso. Non si può cambiare il meteo, bisogna soltanto essere pronti quando arriva il proprio momento.

Pensi che aver iniziato di domenica e avere due giorni di pausa sia positivo?
Preferisco giocare una volta ogni due giorni, quando c’è un giorno in più di pausa come quest’anno a volte è più difficile riprendere il ritmo. Bisogna semplicemente abituarsi.

Ti avranno chiesto più volte del tuo senso della moda. Parlaci della T-shirt di oggi e quali idee ci sono dietro. Te l’hanno proposta e tu hai accettato? Come hai deciso di indossarla?
Hanno deciso per i fiori per abbinarsi alla stagione, a metà tra primavera ed estate insomma. In questo periodo i fiori sono ovunque, quindi non è stato difficile convincermi; mi piace molto, è particolare, diversa. Oggi ad esempio non riuscivo a distinguere il mio avversario dai raccattapalle, erano tutti vestiti uguali; mi piace vestire in maniera differente. Si tratta di un marchio di moda, c’è bisogno che sia qualcosa di inusuale, non reperibile presso i soliti brands sportivi.

Parlaci della tua programmazione, con quanto anticipo pianifichi di giocare un torneo?
Già due settimana ho confermato che l’anno prossimo giocherò a Doha. In generale, di solito quando passa un quarto di anno già penso all’anno successivo; è un vantaggio, sfruttare la posizione in cui mi trovo adesso in vista di impegni futuri. La programmazione è fondamentale, se la sbagli puoi essere forte quanto vuoi, ma il tuo corpo non reggerà mai.

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